Il caso

Maxirissa sul lago di Garda, arrivano le prime quattro denunce

Giovani nei guai per resistenza a pubblico ufficiale e rissa. Il ministro Lamorgese al question time alla Camera: «Filtraggio alle stazioni e videosorveglianza sui treni diretti a Peschiera del Garda». E 30 poliziotti in più ogni weekend

IL 2 GIUGNO: Fra urla e danneggiamenti
IL FINE SETTIMANA: Spiagge blindate
LE FORZE DELL'ORDINE: Decine di giovani identificati
LA MISURA: Alcol vietato sulle spiagge fino a settembre
LE REAZIONI: Salvini rievoca la leva obbligatoria 



LAGO DI GARDA. Quattro persone sono state denunciate per singoli episodi di resistenza a pubblico ufficiale e rissa, nell'ambito delle indagini sulla maxirissa di Peschiera del Garda, avvenuta il 2 giugno scorso.

Gli accertamenti sono condotti dalla squadra Mobile della Questura, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia.

I fascicoli d'indagine aperti dalla Procura scaligera sono due, il primo per le molestie denunciate da cinque ragazze sul treno per Milano, il secondo per i fatti di Peschiera.

Nelle scorse ore il prefetto di Verona, Donato Cafagna, ha presieduto una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza, cui hanno preso parte anche i sindaci del lungolago e rappresentanti di Trenord.

E i fatti di Peschiera sono stati oggetto anche del question time alla Camera, con le parole del ministro dell’interno Luciana Lamorgese che ha annunciato il filtraggio alle stazioni e videosorveglianza sui treni diretti a Peschiera del Garda. C’era stata infatti una interrogazione parlamentare sulla maxirissa che si è verificata su una spiaggia di Peschiera dove erano arrivati, convocati tramite TikTok, oltre duemila giovani. Problemi che si sono spostati poi alla stazione e sui treni, dove cinque minorenni hanno denunciato di esser state molestate.

Per evitare il ripetersi di tali situazioni, ha spiegato il ministro, il prefetto di Verona ha dato «ulteriore impulso all'azione di sensibilizzazione già avviata, promuovendo una intensa attività di raccordo con gli enti locali, i soggetti del trasporto ferroviario e stradale e con i gestori dei parchi di divertimento del Garda».

L'obiettivo, appunto, è «di mettere in campo un modello integrato di monitoraggio, controllo, filtraggio del flusso dei passeggeri sia all'andata sia al ritorno da Peschiera che prevede anche l'impiego di carrozze fornite di apparecchiature di video sorveglianza interna e di contapersone».

Lamorgese ha poi sottolineato che per tutti i fine settimana, saranno a disposizione altri 30 poliziotti oltre agli «ordinari rinforzi delle tre forze di polizia disposti nell'ambito del potenziamento del servizio di vigilanza estiva».













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