Il raid

Lago di Garda, vandali in azione sul «battello spazzino»

Distrutta al porto di Desenzano la strumentazione di bordo, sparite anche le pistole lanciarazzi. I vertici di Garda Uno presentano una denuncia ai carabinieri



LAGO DI GARDA. Non c’è fine alla stupidità dei vandali. L’ultimo episodio, sul lago di Garda. è andato in scena a Desenzano del Garda dove ad essere preso di mira è stato il battello spazzino, il servizio di igiene pubblica di Garda Uno per tenere pulito il lago e le sue acque.

«Incredulità», è la parola usata dai responsabili del servizio, ad iniziare da Massimo Pedercini, nel guardare quello che è successo ad uno dei suoi due battelli.

Lo scafo era ormeggiato nel porto di Desenzano: ignoti, nel cuore della notte, hanno pensato bene di salire a bordo, entrare nella cabina di timoneria e prendere a sprangate gli strumenti di misurazione della barca. I vandali si sono poi impossessati delle attrezzature di bordo e delle pistole lanciarazzi, così determinanti nelle situazioni di emergenza proprio per la loro capacità di segnalare in pochi secondi la posizione di pericolo.

I vertici della società, con Massimo Pedercini e il presidente Mario Bocchio, hanno presentato una denuncia ai carabinieri che stanno cercando di risalire all’identità di questi vandali, visionando anche le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona del porto.

Ora Garda Uno dovrà cercare velocemente i pezzi per sistemare la cabina, in modo da poter riprendere nel lavoro di pulizia del lago così tanto apprezzato da residenti e turisti.













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