la polemica

Gardesana, l’autovelox incubo degli automobilisti: 150 multe al giorno

Una vera e propria sollevazione popolare contro l’apparecchio fisso nei pressi di Pai, che colpisce spesso pendolari e autotrasportatori
LIMITI Dal semaforo che multa all'autovelox fisso



TORRI DEL BENACO. Non sono una novità, per molti automobilisti e pendolari, ma i numeri del “famigerato” autovelox di Pai, piccolo paese sulla Gardesana Orientale, nel territorio comunale di Torri del Benaco, fanno sempre sensazione. E sollevano, puntuali e immancabili, un mare di polemiche. Si stima che l’autovelox sotto accusa frutti qualcosa come 150 multe al giorno, molte delle quali comminate anche agli automobilisti trentini che si trovano a passare di lì, spesso per motivi di lavoro.

Siamo infatti ad appena una trentina di chilometri dal confine provinciale. Il limite, nel tratto di strada sorvegliato dall’autovelox, è di 50 all’ora. Tutto sommato facile da rispettare durante la stagione estiva, quando il traffico sulle strade del Garda non consente grandi libertà. Ma è in inverno che tutto si complica, con molti automobilisti che si fanno ingannare dal tratto rettilineo e superano con una certa disinvoltura il limite imposto.

Risultato, una pioggia di multe. In due mesi e mezzo sarebbero ormai 14mila le sanzioni elevate dalla Polizia locale di Torri del Benaco. In gran parte a carico di automobilisti e lavoratori di Malcesine e Brenzone, i due comuni veronesi a nord di Torri. Non è un caso che la sollevazione popolare contro l’autovelox sia partita proprio da lì, coi due sindaci Giuseppe Lombardi e Davide Benedetti chiamati dai rispettivi censiti a farsi tramite con il collega Stefano Nicotra (primo cittadino di Torri) perché l’autovelox sia rimosso o rimodulato, o almeno reso più visibile a chi transita da Pai.













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