Fasano, il Grand Hotel da aristocratica residenza di caccia alle attuali 5 stelle lusso
L’evoluzione di una struttura di grande charme, che ospitò personalità come D’Annunzio e Klimt e che oggi è una punta di diamante dell’ospitalità sul lago di Garda. Tre i ristoranti (uno stellato Michelin) e la nuova Aqva: 3600 metri quadrati dedicati al benessere ispirati alle terme romane
FASANO DEL GARDA. Nel 1888 l’attuale Grand Hotel Fasano era una residenza di caccia affacciata sul lago di Garda, meta gradita delle aristocrazie tedesche e austriache. Nei primi anni del ’900 ospita personalità come Gabriele D’Annunzio, Paul Heyse, Gustav Klimt, la duchessa di Leeds e la principessa Zu Schaumburg - Lippe. Il periodo buio è tra le due Guerre Mondiali quando arrivano sequestri, danni e requisizioni; la rinascita è nel 1948 quando la famiglia Mayr che tutt’ora lo gestisce, lo riporta all’antico splendore preservandone l’identità, senza limitarne l’evoluzione.
Riconosciuto Patrimonio Nazionale nel 1989, il Grand Hotel Fasano è oggi una struttura 5 stelle lusso che si trova all’interno di un parco secolare, 88 tra camere e suite che guardano sul giardino oppure sul lago. A disposizione degli ospiti la nuova Aqva: 3600 metri quadrati dedicati al benessere ispirati alle terme romane, tra piscine riscaldate, bagni turchi e saune.
Tre i ristoranti all’interno dell’Hotel: “Il Fagiano” che nel 2023 ha ricevuto la stella Michelin con lo chef Maurizio Bufi, la “Trattoria il Pescatore” con lo chef Claudio Santini e bistrot “Magnolia” che è la proposta più informale aperto solo a pranzo dove si mangia all’ombra di una magnolia secolare. L’animazione serale è tutta al Rama’s Lounge Bar e alla Terrazza “regno” del bartender pluripremiato Rama Redzepi.
Il segreto del successo e dell’alto indice di gradimento del Grand Hotel Fasano è senz’altro nella continuità generazionale: “I primi progetti del Grand Hotel Fasano compaiono su una mappa austriaca del 1852, conservata al catasto storico di Brescia, dove uno schizzo del 1888 traccia la prima sagoma dell’albergo”, dichiara la famiglia Mayr. “Da quel giorno a oggi sono passati 138 anni e l’albergo è ancora sotto la gestione della nostra famiglia. È una soddisfazione che va al di là di ogni aspettativa”.