Estate sul Garda, record d’interventi: l’invito a una navigazione prudente
L’assessore alla tutela del lago del comune di Peschiera Filippo Gavazzoni: «In futuro sanzioni economicamente commisurate all'infrazione»
LAGO DI GARDA. La stagione turistica non è ancora finita, ma i numeri degli interventi effettuati sul Lago di Garda da Guardia Costiera, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Protezione Civile nel periodo compreso tra il 18 giugno ed il 12 agosto sono impressionanti.
Sono state ben 65 le operazioni di soccorso, di cui 39 solo della Guardia Costiera; 157 le persone soccorse; 42 i mezzi assistiti; 650 le ore di navigazione; 5250 le miglia percorse, con 1050 controlli ad unità da diporto e 292 sanzioni amministrative: senza dimenticare l’elevato numero dei morti annegati.
Il servizio di controllo è garantito a tutte le ore e le sedi operative sono dislocate lungo tutto il Lago di Garda in modo da ridurre al minimo i tempi necessari per il soccorso. Sotto questo aspetto il Lago di Garda detiene un primato ed è quello della maggiore presenza mezzi e persone per chilometro quadrato.
Le situazioni di pericolo nascono spesso dall’inesperienza delle persone che prima di tutto credono che il lago sia molto più sicuro da navigare rispetto al mare.
Spesso si tende a sottovalutare una caratteristica dell’area gardesana, che è quella dei repentini cambiamenti climatici – anche se è operativa una app meteo che con un preavviso di 24 ore segnala le perturbazioni con grande precisione – che innescano onde capaci di cogliere di sorpresa anche i navigatori più esperti. Ci sono poi le secche che costituiscono pericolosi tranelli.
Con l’attuale livello basso dell’acqua si vedono le secche più vicino alla riva, ma non quelle lontano dalle sponde. Di notte le luci dei litorali possono confondere facendo perdere l’orientamento ed è per questi motivi che sono stati imposti i limiti di velocità fissati in 20 nodi diurni e 5 notturni.
«Le regole ci sono già e sono anche applicate – spiega Filippo Gavazzoni assessore del Comune di Peschiera – servono però sanzioni economicamente commisurate all'infrazione, ovvero al rischio per l'incolumità pubblica che potenzialmente generano, affinché fungano da efficace deterrente (poche centinaia di euro non bastano)».
Servirebbe dunque, per l’assessore, un'app ufficiale da tenere attiva durante la navigazione, che fornisca una sorta di "portolano on line" con tutti gli avvisi necessari sul Garda per una navigazione sicura, per stimare le corrette distanze dalla riva, evitare le secche, orientarsi e avere le info reali sul meteo. Idee già in discussione con il tavolo di lavoro, coordinato dalla Comunità del Garda, per la revisione della legge interregionale sulla navigazione.