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Desenzano, tre realtà regionali a "Produttori in Cascina"

Sono Cantina Cesconi di Pressano, Trota Oro di Preore e l’altoatesina Klaus Lentsch. Saranno 25 gli espositori che andranno ad allestire un Villaggio dei Sapori (foto da trotaoro.it)


di Daniele Peretti


DESENZANO. Saranno tre le aziende regionali che presenti alla terza edizione di Produttori in Cascina che si terrà lunedì presso la Cascina Capuzza: Cantina Cesconi di Pressano, Trota Oro di Preore e l’altoatesina Klaus Lentsch.

All’appuntamento organizzato dai fratelli Luca e Rudi Montanari saranno presenti 25 espositori che andranno ad allestire un Villaggio dei Sapori dove si troveranno possibilità di degustazioni, presentazioni di nuove attività e prodotti, ma anche storia, assaggi e cultura.

Si tratta di un appuntamento riservato agli operatori del settore dell’accoglienza che potranno incontrare alcune eccellenze enogastronomiche del territorio a carattere interregionale. La giornata del lunedì è stata scelta in quanto tradizionale giorno di chiusura di molte attività di ristorazione.

Trota Oro di Preore è un’azienda di proprietà della famiglia Leonardi, nata nel 1988 con la produzione di trote affumicate, secondo una ricetta tradizionale che negli anni è stata perfezionata fino ad ottenere un prodotto dalle caratteristiche uniche e allo stesso tempo con buone qualità di conservazione. Dal 1988 la gamma dei prodotti lavorati si è ampliata, proponendo numerose referenze. Tra queste tartare, trota marmorata, salmerino alpino affumicato.

Klaus Lentsch è un talentuoso discendente di una storica famiglia di viticoltori altoatesini che nel 2008 decide di intraprendere una nuova strada producendo vini caratteristici di questa zona, come il Bachgart, Fuchs Lahn e Eichberg sono siti storici di vigna dei quali i vini possono prenderne il nome. Varietà con le quali si potranno scoprire i caratteristici sapori dei vini Cru della Vall' Isarco, dei vini bianchi dell' Oltreadige nonché i rossi forti dei pendii di porfido della Bassa Atesina.

Infine Cesconi i cui antenati, come attestano alcuni documenti dell’epoca, hanno acquistato ad inizio Ottocento il vigneto Olivar, la cui Nosiola, grazie all’intraprendenza del bisnonno Bernardino trasportata sui carri trainati dai buoi, arrivava fino ad Innsbruck. Successivamente il nonno Rinaldo, con l’aiuto del figlio Paolo, comincia a rifornire di vino diverse osterie di Trento.

Negli anni seguenti Paolo riesce, con grande impegno, a incrementare la superficie aziendale, e con l’affiancamento dei figli Alessandro, Franco, Roberto e Lorenzo, inizia la storia moderna dell’azienda.













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