arte

C’è un “Mondo Futurista” al Castello di Desenzano

La mostra, curata da Giordano Bruno Guerri, è stata da poco inaugurata e resterà aperta fino al 26 ottobre


di Daniele Peretti


DESENZANO. “Mondo Futurista “ è una mostra che rende omaggio al movimento nato nel 1909 col manifesto di Filippo Tommaso Marinetti che si sviluppa in un percorso fatto di iconici capolavori, suggestioni letterarie e opere riscoperte. La mostra è curata dal presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri e dallo storico dell’arte e direttore di MV Arte Matteo Vanzan. Affascinante anche il contesto che ospita “Mondo Futurista”: il castello di Desenzano, opera medievale del XIII secolo e così la modernità che ispirava il movimento futurista si intreccia con la pietra antica ed il passato.

Il titolo della mostra richiama quello dell’Universo Futurista di Giacomo Balla del 1918 ed attraversa uno spazio temporale di quarant’anni – dal 1901 al 1943 – con 50 opere esposte tra litografie, sculture, disegni, oli su tela, manifesti e documenti originali: un viaggio che parte dal “Lavacro dell’umanità” di Gaetano Previati e si conclude col “Biliardo” di Renato Di Bosso. Non potevano mancare le “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni esposte nell’esemplare storico realizzato dal fonditore Francesco Bruni.

In esposizione alla mostra, inaugurata il 4 maggio e che resterà aperta fino al 26 ottobre, anche opere di Fortunato Depero, Luigi Russolo, Benedetta Cappa Marinetti e molte altre figure protagoniste del movimento. Tra i documenti da non perdere le prime edizioni dei testi-manifesti di Marinetti: Mafarka il Futurista (1910) e Zang Tumb Tumb del 1914 dedicati alla poetessa desenzanese Enrica Piubellini.













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