il caso

Tragedia del Mottarone, la zia in Israele: "Non abbiamo rapito Eitan, non avevamo scelta"

Gali Peleg: non sapevamo sue condizioni, i genitori lo volevano qui

TEL AVIV


TEL AVIV. "Siamo stati obbligati, non avevamo più saputo quali fossero le sue condizioni mentali e di salute". Così Gali Peleg, zia materna di Eitan in Israele, si è riferita nell'intervista a Radio 103 all'arrivo del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone nel Paese.

"Non lo abbiamo rapito, lo abbiamo riportato a casa", ha spiegato aggiungendo che quella è una parola che "non useremo". "Potevamo solo vederlo per breve tempo. Ci hanno tenuto nascoste le sue condizioni di salute. Lo abbiamo riportato a casa, così come i genitori volevano per lui". Gali Peleg ha poi detto che la custodia alla zia paterna "risulta irregolare". 













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