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Parco Natura viva, le novità della nuova stagione

Il parco faunistico del veronese ha riaperto il 4 marzo con nuove coppie di animali, iniziative e sentieri tutti da scoprire 


Daniele Peretti


BUSSOLENGO. Dopo 54 giorni di chiusura, il Parco natura Viva ha riaperto con alcune novità, nuovi sentieri, nuove coppie, ma sempre con la stessa finalità: la difesa delle biodiversità. Oltre ad esserci un maggior numero di ghepardi, si è allargato anche il gruppo sociale dei leoni, retto da Madiba e tre leonesse.

Numo il crisocione è riuscito a conquistare il cuore di Pàlida ed hanno così formato una romantica copia. Ha cambiato casa la casuaria Kikori, uccello di grandi dimensioni che però non sa volare alla pari degli struzzi o gli emù.

Per il Parco Natura Viva, diviso in cinque aree che propongono le biodiversità dei cinque continenti, quello in corso sarà un anno particolare: si festeggeranno i 50 anni dall’assegnazione del premio Nobel a Konrad Lorenz, il padre dell’etologia. Tanti progetti e tante novità e non manca nemmeno l’appello. La Fondazione Arca, il ramo no profit del Parco, cerca volontari per sensibilizzare il pubblico sui progetti di tutela delle specie a rischio di estinzione. Gli interessati possono candidarsi al sito del Parco natura Viva. Domenica 19 marzo Festa del Papà, sarà una giornata del tutto particolare: sarà dedicata alle attenzioni ed alle premure che i papà bertuccia riservono ai loro piccoli oltre a particolari agevolazioni ai papà in versione umana.

«Riapriamo celebrando Numo e Pàlida, la nuova copia di crisocioni che si è formata da poco – spiega Cesare Avesani Zaborra, CEO del Parco – Numo è arrivato da Berlino per incontrare la nostra femmina, la quale lo ha accolto molto bene. Dopo una breve diffidenza iniziale, hanno iniziato a condividere lo stesso punto cibo pur avendone a disposizione due separati. Prima “spazzolano” insieme l’uno e poi si spostano sull’altro. Si tratta di una specie che viene da lontano, una “sopravvissuta” tra i grandi mammiferi sudamericani del Pleistocene, che oggi però è inserita nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN)».

«Altra scintilla che ci auguriamo scocchi è quella tra il nostro Casper e Kikori, giunta dalla Francia – aggiunge Avesani Zaborra – i due casuari sono considerati gli uccelli più pericolosi del mondo e non condivideranno la stessa “casa” come Numo e Pàlida. Si incontreranno solo nella stagione riproduttiva e poi lei lascerà che sia lui a covare le uova, allevando i piccoli». Altre due famiglie si stanno allargando, entrambe in zona africana ed entrambe a “vulnerabili” di estinzione. E’ il caso dei leoni, diventati ormai un bellissimo gruppo sociale retto da Madiba con le sue tre leonesse, e dei ghepardi, che saranno impegnati ancora per un po’ a trovare il giusto equilibrio dopo l’arrivo dei due fratelli “tedeschi” Aaron e Achill.

«Mooki e Nero – conclude l’amministratore – si stanno abituando pian piano. Con un lavoro adeguato, sarà presto possibile vederli tutti e quattro insieme». L’ultima novità è quella della Fattoria, l’area del Parco Natura Viva che nella quale sono ospitate le biodiversità delle razze domestiche, dove è arrivato il primo nato dell’anno 2023. È Zàzu, zebù nano originario dell’India, che in questi primi giorni di vita fa coppia fissa con la mamma.













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