Pagamenti con il Pos, marcia indietro del governo: cancellato il tetto a 60 euro
Roma evita lo scontro con Bruxelles. La premier Meloni: “Troveremo un altro modo per ridurre le commissioni sulle piccole somme”
ROMA. Dopo settimane di dibattito pubblico, con molti esercenti che già festeggiavano l’addio al bancomat per i piccoli pagamenti, ecco il dietrofront del governo sulla norma del Pos. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ieri (18 dicembre) in commissione ha delineato il maxiemendamento con cui si ritocca la Manovra economica: con "misure di carattere sociale significative". L'interlocuzione con l'Ue spinge il Governo a eliminare dalla Legge di bilancio la soglia di 60 euro per l'utilizzo del Pos.
"Nell'emendamento che presenterà il governo è prevista l'eliminazione della normativa relativa al Pos. Argomento che rimettiamo alla valutazione della commissione per quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni" ha detto Giorgetti.
E proprio sul Pos la premier Giorgia Meloni ha affermato: 'Se non ci sono i margini ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti".
Si allarga la platea per il taglio di 3 punti del cuneo fiscale. Passa da 20 a 25 mila, confermato l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75. Il Reddito di cittadinanza sarà per 7 e non 8 mensilità.
I mutui ipotecari potranno tornare dal tasso variabile al fisso. Via libera anche alla possibilità di presentare la Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110% del Superbonus.