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Mascherine e smartworking: la bozza del governo per il lavoro nel privato

Protezione con le Ffp2 e controllo della temperatura obbligatorio all'ingresso di fronte all’impennata dei casi. Lavoro da remoto in particolare per i fragili



ROMA. Mentre Gimbe rileva un’impennata di casi Covid del 50% negli ultimi 7 giorni, è pronta la bozza di aggiornamento delle misure anti Covid del governo: si va verso la conferma dell'uso della mascherine sui luoghi di lavoro privati e incentivo allo smartworking. Ingressi e uscite scaglionate se possibile, e ventilazione continua dei locali. 

La bozza sarà condivisa oggi (30 giugno) con le parti sociali. 

Le mascherine filtranti Ffp2, si legge nella bozza, "rimangono un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, soprattutto nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne ai lavoratori l'utilizzo nei contesti a maggior rischio".

Sara' ancora compito del datore - sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi - individuare "particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente".

Oltre all'obbligo di controllo della temperatura all'ingresso, che non dovrà superare i 37 gradi e mezzo, il lavoratore con la febbre dovrà comunicarlo subito al datore di lavoro e queste regole varranno anche per i lavoratori esterni come quelli che in appalto (fornitori, addetti alla pulizia o alla vigilanza). Prevista inoltre la sanificazione periodica dei locali e delle postazioni di lavoro e il lavoratore sarà "obbligato ad adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani". Infine la bozza indica la necessita' di ingresso e uscite scaglionate se possibile e la ventilazione continua dei locali.

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe registra che l’impennata dei contagi continua. in particolare, dal 22 al 28 giugno, sono stati registrati 384.093 casi rispetto ai 255.442 della settimana precedente. Crescono anche i casi attualmente positivi (773.450 rispetto a 599.930, +28,9%) e le persone in isolamento domiciliare (767.178 rispetto a 594.921, +29%).













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