Ai piedi del Cervino si pensa a un ticket turistico come Venezia
L'idea a Zermatt, sul versante elvetico, è di 12 euro. Ma a Cervinia: "Qui non se ne parla"
AOSTA. Tra i canali della Serenissima come nel cuore delle Alpi, il sovraffollamento turistico non conosce confini in alcune stagioni dell'anno. Per scoraggiare il "mordi e fuggi", ai piedi del Cervino si pensa a un contributo di accesso obbligatorio, come quello introdotto nei mesi scorsi a Venezia.
Per il momento l'idea è in fase di valutazione solo sul versante elvetico: a Zermatt - ha ricostruito la Radiotelevisione svizzera Srf - si discute di far pagare ai visitatori di giornata un ticket di 12 franchi (12,7 euro), pari a tre notti di imposta di soggiorno. Al momento la proposta sarebbe in attesa di un parere legale.
Invece in Italia, a Cervinia, il problema sembra meno sentito. "Per il momento non se n'è mai parlato. Si tratta di questioni che sarebbero da valutare con gli operatori turistici, con il consorzio", dice interpellato dall'Ansa Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche, comune che comprende la frazione di Breuil-Cervinia. "Se in futuro - aggiunge - l'idea dovesse essere presa in considerazione, bisognerebbe capire prima di tutto il funzionamento di questo sistema e poi analizzare i possibili ritorni".
A Zermatt il biglietto chiamato Green tag (etichetta verde) - a indicare la volontà di finanziare progetti sostenibili con i suoi proventi - potrebbe essere pagato tramite app. La sua eventuale introduzione mira a spingere i visitatori a rimanere più a lungo, soggiornando nelle strutture ricettive della località. Verrebbero esclusi fornitori, artigiani, e coloro che vanno a visitare altre persone che abitano nel comune. La proposta, affrontata la primavera scorsa durante un incontro tra amministratori locali e operatori turistici, è ancora in fase di valutazione secondo le testate giornalistiche svizzere.