Agricoltura

Lorenzo Bertamini, la passione nei campi con un occhio ai conti

Dal diploma di ragioneria all’impegno diretto in azienda, con tanti progetti nel cassetto


Carlo Bridi


PRATO SAIANO. Non è frequente trovare dei giovani che già da ragazzini hanno l’idea che per fare l’imprenditore agricolo è necessaria una robusta formazione di tipo economico, frequentando pertanto una scuola superiore come quella che forma i ragionieri.

Ebbene, è’ questo il caso di Lorenzo Bertamini, di Prato Saiano, frazione di Arco, il cui padre aveva indirizzato il ragazzino a fare il Floriani di Riva per diventare ragioniere. Il papà del nostro giovane di oggi ha fatto un ragionamento semplice: per fare l’imprenditore agricolo è necessario avere una base economica.

Lorenzo ha seguito il consiglio ed è uscito alla maturità con il 100 e lode. Era però carente nelle materie agricole per cui ha dovuto fare il corso delle 600 ore organizzato dalla FEM per poter ottenere il brevetto professionale agricolo ed accedere così al premio d’insediamento. Un premio che le è servito per lo sviluppo del laboratorio di trasformazione degli ortaggi e l’acquisto delle attrezzature necessarie per sviluppare questo comparto strategico per l’azienda.

Ma anche per fare un nuovo impianto di un ciliegeto.

L’organizzazione dell’azienda

Siamo in presenza di un’azienda tipo il GAEC francese, ossia un’azienda che ha come soci della società semplice agricola oltre a Lorenzo anche il fratello, la cugina già nostra giovane protagonista in passato, e il suo papà.

Un’azienda di dimensioni decisamente superiore alla media trentina, sono ben 20 ettari dei quali 4 coltivati ad ortaggi e fragole, 8000 metri quadrati sono coperti con serra che permette la produzione per una decina di mesi all’anno. La serra permette di coltivare, tutti gli ortaggi di stagione anticipandone e dilatando i tempi di raccolto dalla primavera ad autunno inoltrato.

«La commercializzazione - afferma Lorenzo – avviene tutta presso il nostro punto vendita collocato in punto strategico sulla trafficatissima strada nazionale fra Arco e Riva precisamente nella località San Tommaso. Oltre agli ortaggio precisa Lorenzo, coltiviamo a primavera e ad autunno anche le fragole rifiorenti, escluso l’estate perché è troppo caldo, ora siamo in periodo di raccolto che durerà, visto che siamo in presenza di piante rifiorenti, fino ad autunno inoltrato. Ora le fragole hanno un buon mercato perché l’offerta è molto scarsa, questo ci permette di realizzare 8 euro a kg nel nostro punto vendita. Ma una caratteristica dei nostri ortaggi è quella della freschezza, ad esempio raccolgo le insalate al mattino presto, afferma il giovane ed alle 9 sono già sul bancone di vendita. Io precisa ho la responsabilità della produzione degli ortaggi, e la tenuta dei conti dell’azienda, mio fratello cura assieme allo zio la parte frutticola dell’azienda di 16 ettari».

«La produzione in parte viene venduta nel nostro punto vendita (siamo dotati di una capiente cella frigorifera), e parte all’ingrosso. La cugina si occupa prevalentemente del punto vendita e del laboratorio di trasformazione dei nostri ortaggi».

Alla domanda del perché un ragioniere ha fatto la scelta dell’imprenditore agricolo, Lorenzo risponde che quella dell’orticoltura è sempre stata la sua passione anche perché è un tipo di produzione che –a differenza dei frutteti- vedi i risultati del tuo lavoro dopo pochi mesi e questo ti dà soddisfazione. E’ impegnato a tempo pieno in azienda dal 2015 e dopo pochi anni è stata costituita la società semplice agricola come sopra accennato, nella quale sono socio.

Molti i progetti futuri ma il più impegnativo è senz’altro quello dell’apertura di un nuovo punto vendita in un altro punto strategico, stiamo pensando alla città di Rovereto. Quando chiediamo se ha un sogno nel cassetto risponde che quelli relativi all’aspetto aziendale gli ha realizzati, ora il suo sogno è quello di farsi una famiglia propria con dei figli che possano seguire le orme del nonno e del papà proseguendo nella gestione dell’azienda.

Ma dopo 8 anni di intenso e faticoso lavoro in quanto quello dell’orticoltore è molto faticoso, è pentito della scelta? Assolutamente no è la risposta anche se ci sono come in ogni professione dei momenti difficili che però con la passione la professionalità senza dimenticare l’ottima intesa fra noi gli riusciamo a superare.

Lorenzo è un giovane molto sensibile all’ambiente ed alla produzione di ortaggi il più possibile salubri, anche se talvolta se vogliamo salvare la produzione dobbiamo fare degli interventi coni fitofarmaci. Ma ne usiamo il meno possibile. Abbiamo anche pensato al biologico, per certe colture sarebbe possibile, ma per altre no afferma. Per noi fondamentale è puntare sul km zero, sulla freschezza dei prodotti che proponiamo da aprile a novembre. Fra i suoi hobby, nei limiti del possibile cura il ciclismo sia come dirigente di una società sportiva che praticandolo almeno alla domenica. I suoi amici di scuola le fanno i complimenti e sono dei suoi clienti allo spaccio aziendale.

Con gli altri giovani imprenditori agricoli ho una bella intesa, Sentimentalmente è legato a Silvia laurea in economia e commercio che stà facendo il praticantato per diventare commercialista.













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