L’agricoltura di domani: il diploma Fem a 56 nuovi giovani imprenditori
La cerimonia di consegna del brevetto professionale: il 30% dei partecipanti al corso delle 600 ore sono donne
SAN MICHELE ALL’ADIGE. Sono stati consegnati oggi nell’aula magna della FEM i diplomi ai 56 giovani imprenditori che hanno completato il corso delle 600 ore per il conseguimento del brevetto professionale agricolo che dà diritto fra l’altro all’accesso alla domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento aziendale.
Siamo arrivati così a 2500 giovani che dall’anno 1986 ad oggi hanno conseguiti il diploma diventando la linfa vitale del nuovo modello di agricoltura più rispettoso dell’ambiente e che guarda con determinazione alla qualità integrale dei prodotti.
Nella stessa occasione c’è stata anche la cerimonia di apertura del nuovo corso per giovani imprenditori agricoli al quale partecipano 64 giovani fra maschi e femmine scelti fra i 90 che avevano fatta richiesta.
Vanno rilevate due caratteristiche sempre più marcate: gli aspiranti imprenditori agricoli sono in larga parte, per ben il 70%, diplomati o laureati in ambiti diversi da quello dell’agricoltura.
Altra conferma importante: ben il 30% dei partecipanti sono donne.
All’incontro è intervenuto il direttore generale di FEM Mario Del Grosso Destreri, il dirigente del CENTRO Istruzione e Formazione, prof. Manuel Penasa, la responsabile del Dipartimento qualificazione professionale prof. Claudia Bisognin, il coordinatore del corso Paolo Dallavalle grande regista di questo progetto iniziato 23 anni orsono.
Ma per la verità vista la forte domanda di formazione a 360 gradi di tanti giovani, questo modello formativo era stato introdotti dai Clubs 3P già agli inizi degli anni sessanta dello scorso secolo, ed aveva come docenti i responsabili dei vari dipartimenti: frutticoltura, viticoltura, agricoltura di montagna a livello europeo. Fra gli insegnanti anche il compianto prof. Pietro Nervi recentemente scomparso.
Il percorso formativo è rivolto ai giovani di età compresa fra i18 e i 40 anni, che intendono insediarsi in agricoltura, e quindi ottenere il premio di primo insediamento in azienda agricola, ma sono privi del di un titolo di studio rilasciato da una scuola superiore o da una facoltà universitaria di carattere agricolo.
Obiettivo del corso ora sostenuto dall’Unione europea, è quello di garantire l’acquisizione di una serie di competenze mirate alla corretta gestione di un’azienda agricola. Va evidenziato, sottolinea Paolo Dallavalle, il fatto che solo il 10% degli iscritti ha già concretizzato il proprio insediamento all’interno di un’azienda agricola.
Ma che fine hanno fatto i 2500 giovani diplomato in 23 anni? Un dato molto importante che emerge da Dallavalle è quello che ben l’85% di loro ha concretizzato il proprio progetto aziendale in agricoltura. D’altro canto le nostre interviste domenicali sui giovani imprenditori/imprenditrici agricole che da oltre 12 anni escono sul Trentino, sono la prova della validità di questa scelta formativa. Nel proprio saluto il direttore generale Del Grosso Destreri, ha augurato buona fortuna sia a coloro che hanno iniziato il percorso biennale, sia coloro che hanno ricevuto il brevetto di imprenditore agricolo, ed ha ricordato come FEM si appresti alle celebrazione dei 150 anni dalla fondazione, evento che sarà un momento per riflettere sulla storia, ma soprattutto per guardare al futuro.
L’importaza della componente docenti è stata evidenziata dal dirigente prof. Manuel Penasa mentre la prof. Claudia Bisognin ha spiegato come i giovani con questo corso potranno maturare competenze importanti per i loro progetti futuri. E’ toccato a Paolo Dallavalle spiegare la struttura e l’articolazione del corso che come detto, ha la durata biennale per 600 ore. Egli ha sottolineato il fatto che quelli che sono stati diplomati oggi in larga parte hanno già idee chiare sul loro futuro e se non sono già insediati lo saranno a breve.