Un'altra strage in California, spara e uccide 7 persone

(ANSA) - NEW YORK, 24 GEN - Ancora sangue in California. A poche ore dalla strage nella sala da ballo di Los Angeles, un uomo apre il fuoco e uccide sette persone nell'area di Half Bay Moon, nella contea di San Mateo a sud di San Francisco. Il killer è sotto la custodia degli agenti, che lo hanno trovato nel parcheggio di una stazione di polizia nelle vicinanze. L'uomo è stato identificato nel 67enne Zhao Chunli e le vittime, secondo indiscrezioni, sono contadini cinesi. "E' stato fermato senza problemi e l'arma recuperata. Non c'è alcuna minaccia per la comunità", afferma la polizia. Chunli ha aperto il fuoco nel primo pomeriggio in due diverse località non distanti l'una dall'altra. I motivi del gesto folle non sono ancora noti e la polizia sta indagando per cercare di fare luce sull'accaduto. "Due ore fa ero con i miei colleghi a una veglia per le vittime" della sala da ballo di Monterey Park, ma non c'è stato tempo per ricordarle che "si è verificata subito un'altra sparatoria di massa, questa volta a Half Bay Moon", twitta il deputato Marc Berman. Gli fa eco il senatore della California Josh Becker: "farò il possibile per sostenere il Dipartimento dello sceriffo della contea di San Mateo e i funzionari di Half Moon Bay durante questi momenti difficili". Per la California, lo Stato americano con le leggi sulle armi più dure, si tratta della seconda strage in poche ore. Dopo la sparatoria alla sala da ballo di Los Angeles, alcuni senatori democratici hanno introdotto provvedimenti per vietare le armi di assalto e innalzare a 21 anni l'età per l'acquisto di pistole e fucili. Iniziative che hanno incassato il plauso di Joe Biden. "Chiedo al Congresso di agire con urgenza e - ha messo in evidenza il presidente - far arrivare sulla mia scrivania il divieto delle armi d'assalto". (ANSA).







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Fosse Ardeatine: Mattarella a Mausoleo per rendere omaggio

Fosse Ardeatine: Mattarella a Mausoleo per rendere omaggio ROMA (ANSA) - ROMA, 24 MAR - Arrivato al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dal ministro della Difesa Guido Crosetto, ha reso omaggio alle vittime nel giorno del 79esimo anniversario dell'eccidio. È così iniziata la cerimonia, alla presenza del Capo dello Stato. Sul palco, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la vice presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli. (ANSA).

Francia: 9/a giornata nazionale contro riforma pensioni

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - I francesi sono chiamati oggi a una nona giornata di scioperi e mobilitazioni nazionali contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron, all'indomani dell'intervista tv del presidente che ha suscitato critiche al veleno da parte di sindacati e opposizioni. Intervistato in diretta su TF1 e France 2 dopo settimane di tensioni sociali, Macron è andato dritto sulla sua strada, dichiarando che la riforma - la più importante del suo quinquennato all'Eliseo - verrà applicata "entro fine anno" e si è detto pronto ad assumersene tutta "l'impopolarità necessaria, in nome dell'interesse superiore della nazione". "Questa riforma non è un piacere, non è un lusso, è una necessità", ha martellato il capo dello Stato nell'intervista seguita da 10 milioni di telespettatori secondo i dati di Médiametrie, convinto della pertinenza del suo progetto che prevede l'innalzamento progressivo dell'età pensionistica da 62 a 64 anni. Un livello che resterebbe comunque al di sotto di quello introdotto ormai da anni da tutti gli altri grandi partner europei, Italia e Germania inclusa. Gli oppositori ritengono tuttavia la riforma "ingiusta", in particolare, rispetto alle donne e ai dipendenti con mestieri usuranti. La polizia prevede oggi ''tra i 600.000 e gli 800.000" manifestanti in circa 320 raduni previsti in tutta la Francia. A Parigi, il corteo partirà alle ore 14 da piazza della Bastiglia in direzione Place de l'Opéra. Circa 500 gilet gialli e altri 500 "elementi radicali", sono attesi a Parigi e "in provincia oltre una decina di città saranno oggetto di dimostrazioni dell'ultrasinistra", affermano le forze dell'ordine. E intanto continuano azioni di blocco dei depositi petrolfieri, ma anche di porti, strade, trasporto aereo, settore energetico ed università. La Direzione Generale dell'Aviazione Civile (Dgac) chiede alle compagnie aeree di annullare il 30% dei voli dall'aeroporto di Parigi-Orly e il 20% da altri aeroporti della Francia. All'aeroporto parigino di Roissy-Charles-de-Gaulle, i manifestanti hanno bloccato questa mattina l'accesso, costringendo i viaggiatori a raggiungere il terminal a piedi. Ieri, i porti di Marseille-Fos (sud) e Brest (ouest) sono rimasti bloccati su appello del sindacato CGT. Disagi anche nel trasporto ferroviario, con appena metà dei treni ad alta velocità Sncf in circolazione e un terzo dei treni espressi regionali. Previste pesanti perturbazioni anche nella circolazione della metropolitana di Parigi e dei treni di periferia mentre la capitale continua ad essere costellata dai rifiuti lasciati in strada a causa dello sciopero dei netturbini riconfermato almeno fino a lunedì. (ANSA).

Papa, ci sia coerenza tra ciò che si crede e ciò che si vive

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - "Oggi ci mettiamo in ascolto della 'magna carta' dell'evangelizzazione nel mondo contemporaneo: l'Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi di San Paolo VI. E' attuale, è stata scritta nel 1975 ma è come se fosse stata scritta ieri. E' attuale. L'evangelizzazione è più che una semplice trasmissione dottrinale e morale. È prima di tutto testimonianza - non si può evangelizzare senza testimonianza - dell'incontro personale con Gesù Cristo, Verbo Incarnato nel quale la salvezza si è compiuta". Lo ha detto papa Francesco nell'udienza generale, continuando il ciclo di catechesi sullo "zelo apostolico" del credente. Il Pontefice ha sottolineato che "la testimonianza di Cristo, dunque, è al tempo stesso il primo mezzo dell'evangelizzazione e condizione essenziale per la sua efficacia, perché sia fruttuoso l'annuncio del Vangelo. Essere testimoni". "Occorre ricordare - ha proseguito - che la testimonianza comprende anche la fede professata, cioè l'adesione convinta e manifesta a Dio Padre e Figlio e Spirito Santo, che per amore ci ha creati e redenti. Una fede che ci trasforma, che trasforma le nostre relazioni, i criteri e i valori che determinano le nostre scelte". Secondo Francesco, "la testimonianza, pertanto, non può prescindere dalla coerenza tra ciò che si crede e ciò che si annuncia e ciò che si vive. Essere credibili non lo si diventa solo annunciando una dottrina, un'ideologia, la persona è credibile se ha armonia tra ciò che crede e ciò che vive". "Tanti cristiani dicono di credere ma vivono in maniera diversa. E questa è ipocrisia - ha quindi denunciato -. Quante volte abbiamo sentito, 'questo va a messa tutte le domeniche ma vive così, così, così'. E' vero. E questa è la contro-testimonianza". "Ognuno di noi è chiamato a rispondere a tre domande fondamentali, così formulate da Paolo VI - ha proseguito -: 'Credi a quello che annunci? Vivi quello che credi? Annunci quello che vivi?'. Non ci possiamo accontentare di risposte facili, preconfezionate. Siamo chiamati ad accettare il rischio anche destabilizzante della ricerca, confidando pienamente nell'azione dello Spirito Santo che opera in ciascuno di noi, spingendoci ad andare sempre oltre: oltre i nostri confini, oltre le nostre barriere, oltre i nostri limiti, di qualsiasi genere". In questo senso, "la testimonianza di una vita autenticamente cristiana comporta un cammino di santità, basato sul Battesimo", ha aggiunto il Papa,"uUna santità che non è riservata a pochi; che è dono di Dio e richiede di essere accolto e fatto fruttificare per noi e per gli altri". (ANSA).

Truffa sui bonus edilizi, sequestro da 1,7 miliardi

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Crediti d'imposta fittizi, per circa 1,7 miliardi di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Avellino e di Napoli nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Avellino riguardante una maxi truffa messa a segno con i bonus per l'edilizia, principalmente e "Ecobonus" e "Bonus Facciate". Si tratta del sequestro di crediti d'imposta più alto di sempre. In corso perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato. (ANSA).

Francia, notte di rabbia e incendi, centinaia di fermi

(ANSA) - PARIGI, 21 MAR - Notte di rabbia e fuochi a Parigi, dove la situazione si è infiammata in diversi quartieri dopo che le mozioni di sfiducia non sono riuscite a provocare la caduta del governo e del progetto di riforma delle pensioni. Mentre nella zona dell'Assemblée Nationale la manifestazione pacifica si stava sciogliendo, i primi gruppi di dimostranti si sono diretti verso il quartiere dell'Opéra. Tutta l'avenue de l'Opéra, che conduce dal Palais Garnier al Louvre, è stata punteggiata dai cassonetti bruciati, molti i danni alle vetrine e all'arredo urbano: panchine distrutte, biciclette e motorini incendiati. I manifestanti delle operazioni definite "selvagge" (non autorizzate) hanno cominciato a spostarsi di quartiere in quartiere arrivando fulminei in gruppi di 200-300 persone, precedendo e prendendo di sorpresa la polizia. Poco dopo mezzanotte, le autorità hanno fatto sapere che 400 uomini erano stati schierati per l'emergenza e che 142 persone erano state fermate. Si segnalano 11 fra poliziotti e gendarmi feriti. In realtà si tratta di un numero parziale, poiché le "invasioni" dei quartieri con gli incendi di cassonetti si sono protratte per tutta la serata e la polizia ha effettuato decine di cariche. Il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ha protestato per "arresti violenti" compiuti dalla polizia e ha chiesto l'immediata cessazione della repressione. Poco prima di mezzanotte, i gruppi di "casseur" si sono spostati lungo l'asse che va dal quartiere Opéra-Saint-Lazare fino alla rue Montmartre, quindi hanno investito la Bastiglia. A mezzanotte, in pochi minuti, non più di 200 giovani hanno incendiato cassonetti, montagne di rifiuti anche davanti alle vetrine dei negozi, distrutto al loro passaggio biciclette, panchine, tabelloni pubblicitari. In pochi minuti, fuga generale e arrivo della polizia con i blindati e pompieri al seguito a spegnere le fiamme. Intanto un migliaio di persone si sono riunite a Strasburgo, nell'est del paese, danneggiando vetrine di banche e dando fuoco a cassonetti e insegne pubblicitarie. Scontri a Lille, sulla place de la République, a Lione, dove alcune centinaia di giovani hanno lanciato oggetti contro la polizia che ha risposto con cariche. Bottiglie incendiarie, gas lacrimogeni, cariche, anche a Nantes, mentre a Rennes, in Bretagna, centinaia di persone hanno eretto barricate con materiale di cantiere e le hanno successivamente incendiate. (ANSA).

PUTIN RICEVE XI, 'C'È INTERESSE PER IL PIANO DI PACE CINESE'

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Seconda giornata a Mosca degli incontri Putin-Xi, allargati oggi alle delegazioni. "Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina", ha detto il presidente russo. Gelo da Washington: "Se Pechino lancia un appello per un cessate il fuoco Kiev deve respingerlo", afferma il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa spiegando che la tregua "ratificherebbe" le conquiste dei russi e darebbe loro tempo per riorganizzarsi. In viaggio per Kiev il premier giapponese Kishida, unico leader G7 a non aver ancora visitato l'Ucraina dall'inizio della guerra: oggi vedrà Zelensky. (ANSA).

La palestra degli scugnizzi sfrattata, ring a Napoli

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Li hanno sfrattati dalla storica sede, a Montesanto, nel cuore di Napoli, dove tanti ragazzi, anche affidati dai servizi sociali, fanno boxe, sottratti alle grinfie dei clan. Oggi hanno trasferito il ring in piazza Municipio, davanti Palazzo San Giacomo, sede del Comune, allestendo dei combattimenti simulati per protestare contro l'assenza di interventi. "Il sindaco - ha detto Lino Silvestri, maestro di boxe - ci aveva fatto delle promesse ma dopo 14 giorni nulla è successo. Continueremo a lottare perchè ci diano ascolto e soprattutto aiutino i nostri ragazzi". (ANSA).

Borrell, l'obiettivo è dare rapidamente munizioni a Kiev

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - L'obiettivo ora è dare "rapidamente" le munizioni che servono all'Ucraina per continuare a difendersi, senza entrare in una battaglia di "competenze ed ego". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue arrivando al consiglio Esteri-Difesa. "Spero che nel pomeriggio si finalizzi l'accordo perché altrimenti ci saranno difficoltà del continuare a dare armi all'Ucraina", ha detto. Borrell ha poi precisato che non vede problemi nell'intenzione della Germania di essere capofila per un consorzio di Stati sulla donazione delle munizioni. "Se la Germania ha un modo per dare munizioni in modo rapido ed economico, bene". "La decisione della Corte Penale internazionale è una svolta: so che le autorità russe stanno diminuendo l'importanza, poiché la Russia non partecipa allo statuto di Roma. Ma vediamo le conseguenze pratiche: se Vladimir Putin viaggia in in uno degli oltre 130 Paesi firmatari, dovrebbe essere subito arrestato. Possiamo negoziare quel che si vuole ma questa decisione resta valida". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al consiglio affari esteri-difesa. (ANSA).

Montenegro: presidenziali, Djukanovic tra favoriti

(ANSA) - BELGRADO, 19 MAR - In Montenegro si vota oggi fino alle 20:00 (stessa ora italiana) per le elezioni presidenziali, le quarte dalla proclamazione di indipendenza nel 2006. I candidati in lizza sono sette, compreso il presidente uscente e leader del Partito democratico dei socialisti (Dps) Milo Djukanovic, che aspira a un nuovo mandato. Se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza del 50% dei voti espressi, si terrà un ballottaggio il 2 aprile fra i due candidati più votati. Stando ai sondaggi della vigilia, difficilmente il nome del vincitore finale uscirà oggi, ed è molto probabile che si andrà a un secondo turno fra due settimane, per il quale favoriti vengono dati Djukanovic e Andrija Mandic, candidato del Fronte Democratico, un cartello politico filoserbo e in opposizione all'attuale governo. Decano della politica montenegrina, Djukanovic è alla guida del Paese ex jugoslavo da oltre trent'anni, alternandosi nella carica di presidente e in quella di premier. Gli altri cinque candidati in lizza sono Aleksa Becic (I Democratici), Goran Danilovic (Montenegro Unito), Jakov Milatovic (Movimento Europa ora), Draginja Vuksanovic Stankovic (Partito socialdemocratico), Jovan Jodzir Radulovic (noto influencer). Gli elettori sono poco più di 540 mila, su una popolazione di appena 620 mila abitanti. A monitorare le operazioni di voto sono gruppi di osservatori nazionali e internazionali, compresa una delegazione del Parlamento europeo guidata dal croato Tonino Picula, relatore all'Europarlamento sul Montenegro. Il voto odierno si tiene in una situazione di profonda e persistente instabilità politica e istituzionale, che dura dalle ultime elezioni parlamentari dell'agosto del 2020, quando il partito di Djukanovic (Dps) fu sconfitto per la prima volta in quasi trent'anni di potere ininterrotto. Da allora si sono succeduti governi deboli e instabili, incapaci di formare una maggioranza solida in grado di proseguire il corso di riforme. Cosa questa che ha causato un forte rallentamento del percorso di integrazione europea del piccolo Paese balcanico. Indipendente dal 2006, quando con un referendum si staccò pacificamente da una Unione con la Serbia, il Montenegro è impegnato da un decennio nel negoziato di adesione alla Ue, e nel 2017 ha aderito alla Nato, nonostante la forte opposizione della Russia. (ANSA).









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