Maltempo:scuola Mattia,"tuo sorriso sempre nei nostri cuori"

(ANSA) - BARBARA, 27 SET - Una bella immagine serena del piccolo Mattia Luconi, in maglietta blu, con uno splendido panorama delle colline della zona e un grande vaso di coccio con all'interno una pianta. E' l'immagine a cui la mamma Silvia, il padre Tiziano, e tutti i famigliari, hanno affidato l'ultimo saluto al bambino, 8 anni, nel manifesto funebre che ha annunciato i funerali del piccolo a Barbara (Ancona), oggi alle 15 nella chiesa di Santa Maria Assunta. Mattia era con la mamma Silvia, in quella maledetta sera del 15 settembre: in auto vennero travolti dalla piena del Nevola, Silvia era sopravvissuta mentre il bambino era stato trascinato via e il corpo era stato ritrovato 8 giorni dopo in un campo a Trecastelli. Sono molti i necrologi che esprimono dolore e vicinanza sia per Mattia, sia per Noemi, 17 anni, - il cui necrologio per le esequie del 2 ottobre a Barbara, è accanto a quello di Mattia - anche lei travolta e uccisa dalla furia delle acque del Nevola nella zona di Coste di Barbara. Lutto cittadino oggi a Barbara, Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, e San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino) dove Mattia viveva con la madre. I Comuni hanno chiesto anche alle attività di osservare alcune ore di chiusura in particolare in corrispondenza delle eseguie. Così farà il bar CraCra allo Shopping Center di Barbara che chiuderà alle 14: "Mattia quando era con il papà Tiziano - racconta con grande partecipazione al lutto Tina, la contitolare - venivano tutti i giorni qui a fare merenda. Mattia prendeva sempre la crostata, il suo dolce preferito, o la pizza: era un bambino, dolce, adorabile, lo amavamo tutti". Tra i messaggi di solidarietà alla famiglia di Mattia, nei necrologi, quelli del Comune di Barbara, dell'Associazione il Tintinnio, gli amici del Gruppo Pallonari di Santa Barbara ma anche, esprimendo il sentimento di insegnanti, collaboratori e bambini, l'Istituto Comprensivo "Binotti" di Pergola, che Mattia frequentava alla Primaria di San Lorenzo in Campo: "il tuo sorriso - scrive la scuola - rimarrà sempre nei nostri cuori". Intanto si cerca ancora la madre di Noemi, Brunella Chiù, 56 anni, trascinata via a Barbara quella sera e ancora dispersa. (ANSA).





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Camper distrutto dalle fiamme sulla MeBo a Marlengo

Quando i vigili del fuoco sono giunto sul posto il mezzo di vecchia fabbricazione era completamente avvolto dalle fiamme. Il rogo è stato tempestivamente spento e poi sono iniziati i lavori di recupero del mezzo e di pulizia del manto stradale. Durante l'intervento si è formata una lunga coda. Sul posto sono anche intervenuti la polizia stradale e il servizio strade (foto David Ceska / Vf)

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Alcaraz campione fragile, le immagini del ko con Dimitrov a Miami

Un gigante dai piedi di argilla: grandissimo talento ma anche una inattesa fragilità nei momenti più delicati della sua carriera. Carlos Alcaraz cade ai quarti a Miami contro Grigor Dimitrov e si scopre ancora una volta più debole - se è possibile dirlo per un grande campione come lui - rispetto alle grandi aspettative che in tanti nel Circus nutrono nei suoi confronti. Dopo un avvio di stagione difficile a causa di alcuni stop inattesi come l'eliminazione agli Open d'Australia, negli Usa lo spagnolo sembrava aver ripreso smalto e fiducia in se stesso. La vittoria contro l'amico e rivale Jannik Sinner in semifinale ad Indian Wells e poi lo stesso titolo conquistato con una gran partita in finale contro Daniil Medvedev apparivano come l'uscita dal tunnel nel quale si trovava. Ma l'illusione della ripresa è durata pochi giorni, almeno fino ad oggi quando nuovamente ed inaspettatamente il murciano è caduto contro Dimitrov. "Mi sono sentito frustrato. Grigor mi ha fatto sentire come se avessi avuto 13 anni. Ha giocato un tennis fantastico quasi perfetto", ha detto dopo il ko contro l'esperto bulgaro. "Non vedevo alcun suo punto debole. Ero spaesato. Per questo mi sento frustrato. Parlavo con la mia squadra e non sapevo cosa fare", ha poi ammesso. Ed è questo uno dei pochissimi punti deboli dello spagnolo. Non la tecnica che è quasi perfetta e neanche la prestanza fisica - la sua esplosività impressiona gli avversari - ma la tenuta psicologica. Già in passato, Alcaraz ha dichiarato di avere un rapporto quasi simbiotico con il suo coach Juan Carlos Ferrero e che, senza di lui a guidarlo all'angolo, in campo si sentiva un po' perso. Ad esempio, quando ad inizio stagione l'allenatore spagnolo a causa di un intervento chirurgico non è andato in Australia, il giovane numero due al mondo ha ammesso di sentirsi in difficoltà perché gli mancavano la capacità di lettura del match ed i consigli dell'ex campione spagnolo. Va anche detto che Dimitrov è un avversario particolare. Il bulgaro è sempre stato considerato uno dei grandi talenti del tennis mondiale: l'erede "inespresso" di Federer, un tennista capace di colpi incredibili con una tecnica pressoché perfetta ma anche di una mancanza di continuità che per buona parte della carriera lo ha relegato fuori dai top dieci del mondo. Oggi, però, era in una delle sue giornate di grazia. Resta da comprendere quanto nella debacle di Alcaraz sia dovuto al talento di Dimitrov e quanto ad un suo calo. Una risposta che soltanto il tempo potrà dare. Di certo, quel percorso che vedeva lo spagnolo avviato verso il numero uno del ranking mondiale a scapito di Novak Djokovic è più irto e complesso di quanto si potesse inizialmente pensare. Anzi, in caso di vittoria di Sinner a Miami, l'italiano gli strapperà il numero due della classifica Atp relegandolo al terzo posto. Ma sbaglia chi sottovaluta Alcaraz che, tra l'altro, si appresta a giocare sulla terra battuta, la sua superficie, dove per i rivali ci sarà tanto da faticare.

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Bolzano

I giocatori del Südtirol incontrano i piccoli pazienti di Pediatria

Anche quest’anno, in occasione delle festività pasquali, una delegazione dell’FC Südtirol si è presentata in Ospedale a Bolzano per far visita ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria. I piccoli fan, ma anche qualche genitore, erano già da qualche ora in trepidante attesa per l’arrivo dei calciatori Fabian Tait, beniamino locale e capitano della compagine biancorossa, Kevin Vinetot, Simone Davi e Tommaso Arrigoni. Quest’anno, per la prima volta, hanno fatto parte della delegazione anche Cate Zulian e Flu Maloku, in rappresentanza della squadra femminile dell’FC Südtirol. LE FOTO









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