D'Amato: Giarrusso? Può essere segnale per voto disgiunto

(ANSA) - ROMA, 29 GEN - "Giarrusso nel Pd? Il nostro è un grande partito, aperto a tutti. Può essere anche un segnale utile per un voto disgiunto nel Lazio, che è una cosa importante per non far tornare queste destre al governo della Regione". Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio Alessio D'Amato a margine di una iniziativa a Roma. Rispetto ai rapporti col M5s "adesso siamo competitor, per cui vince chi ha più capacità di parlare agli elettori e alle elettrici e anche sui programmi. Noi abbiamo un programma chiaro e una coalizione forte che oggi è qui unita a sostenermi, poi vedremo alla fine i risultati" (ANSA).







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Addio a Citto Maselli, testimone del Novecento

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Aveva 92 anni Francesco Maselli e la sua vita è stata un viaggio nel secolo che lo ha visto protagonista. Che Maselli detto "Citto" avesse nel sangue la vocazione dell'organizzatore oltre a quella dell'artista, i suoi genitori lo scoprirono subito. Nato a Roma il 9 dicembre 1930, ad appena 14 anni, in piena occupazione nazista, si distingueva già alla testa dell'unione degli studenti italiani per sostenere i movimenti di liberazione. Figlio di un critico d'arte, respira in casa letteratura e arte (sua sorella Titina muove già i primi passi come pittrice), incontra ospiti illustri che presto lo spingono a partecipare alle lotte del partito comunista. A guerra finita lascia il liceo classico, dove ha incontrato un'amica e una compagna di battaglie politiche come Luciana Castellina, si iscrive al Pci e nel 1949 prende il diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia, fondato da Luigi Chiarini che poi lo assumerà come assistente alla regia. Ma è con Michelangelo Antonioni che conosce davvero il set, aiuto regista nel documentario "L'amorosa menzogna" del 1948. Tra l'elettrico "Citto" (ben presto tutti lo conosceranno così) e il pensoso regista ferrarese si stabilisce una corrente di simpatia e empatia artistica che li terrà insieme, con alterne vicende, per tutta la vita. Lavora alla sceneggiatura del film d'esordio di Antonioni "Cronaca di un amore" (1950) e poi a "La signora senza camelie" tre anni dopo. Intanto si fa le ossa con una serie di memorabili documentari, a cominciare da "Bagnaia paese italiano" del '49, arrivando anche al festival di Cannes con "Bambini" del '51 per il quale ottiene la collaborazione di Giorgio Bassani. Il 1953 + per lui un anno di svolta: dirige l'episodio "Storia di Caterina" per il film "Amori in città" ideato da Cesare Zavattini e collabora con Luchino Visconti al film collettivo "Siamo donne" nell'episodio con Anna Magnani. Sempre Visconti gli presenta Goliarda Sapienza (che sarà la sua compagna per anni) e garantisce per lui aiutandolo a strappare il primo contratto per un lungometraggio nel 1955: è "Gli sbandati", diretto ad appena 23 anni nel '55 e subito invitato alla Mostra di Venezia dove Maselli si afferma come una delle più belle sorprese del momento. In quella stagione lussureggiante di talenti sono però ferree le regole dei gruppi intellettuali e non corre buon sangue tra Antonioni e Visconti. Così la rottura tra Citto e Michelangelo è brutale. I due, che si sfidavano in gare di velocità notturne ed erano al centro di infuocate discussioni estetiche, non si parleranno per anni, mentre il circolo dei "viscontiani" lo accoglie a braccia aperte: oltre al cinema per lui si aprono anche le porte della lirica (un amore accarezzato tutta la vita) e dirige al Teatro La Fenice uno storico "Trovatore" di Giuseppe Verdi. Appena un anno dopo Maselli è di nuovo sul set con "La donna del giorno", seguito da "I delfini" del 1960 (forse una delle sue opere migliori), fino a un capolavoro come "Gli indifferenti" (1964) dal romanzo di Alberto Moravia. I produttori credono nel nuovo talento che accoppia una raffinatezza di stile e una sintonia con i tempi nuovi oltre il neorealismo ormai accademico e gli offrono buoni contratti. Così Citto accetta la proposta di Franco Cristaldi per un giallo ironico ("Fai in fretta ad uccidermi… ho freddo" con Monica Vitti e Jean Sorel) e poi per la commedia "Ruba al prossimo tuo" con Claudia Cardinale e Rock Hudson. Siamo però ormai nel clima infuocato del '68, il regista è in prima fila nelle contestazioni della Mostra di Venezia, anima la storica associazione dei cineasti (l'Anac di cui è tra i fondatori), avverte potente il richiamo di un impegno diretto. Così si getta a capofitto nella militanza politica, mette la sua firma sul rivoluzionario statuto della "nuova" Biennale, fotografa l'immobilismo snob degli intellettuali con il provocatorio "Lettera aperta a un giornale della sera" nel 1970. Per tutto il decennio sarà più spesso a comizi e convegni che dietro la macchina da presa ma nel 1975 gira uno dei suoi film migliori e più complessi: "Il sospetto di Francesco Maselli" con Gian Maria Volonte' militante comunista nell'Italia fascista, braccato dalla polizia segreta dell'Ovra. Tornerà a stupire 11 anni dopo, nel 1986, con l'intimo e inatteso "Storia d'amore" che porta la debuttante Valeria Golino alla Coppa Volpi come miglior attrice alla Mostra del cinema. Per lui è una nuova svolta, si appassiona alla radiografia dei sentimenti e del femminile con titoli come "Codice privato", "Il segreto", "L'alba". Nell'ultimo periodo è tornato ad un cinema più dichiaratamente ideologico e sociale tra il televisivo "I compagni" (1999), il documentario "Civico Zero" (2007) e il profetico "Ombre rosse" (2009). Sperimentatore appassionato, fotografo d'avanguardia, memorialista attento come nel suo bellissimo "Frammenti di Novecento", Citto Maselli insieme al collega Emidio Greco inventa nel 2004 le "Giornate degli autori" a Venezia come già aveva fatto più di 30 anni prima con le "Giornate del cinema italiano" nel 1972; con l'indispensabile complicità di sua moglie, Stefania Brai, organizza i collettivi di cineasti per opere d'impegno civile come "Un altro mondo è possibile", "Lettera dalla Palestina", "Piazza San Giovanni". Affascinante per la sua eleganza naturale, martellante nella dialettica, seducente nel rapporto personale e pragmatico nella trattativa politica, Francesco Maselli è stato davvero un uomo del Novecento, capace però di vedere oltre: basta guardare una delle sue fotografie per trovarvi un talento futuribile che non ha mai avuto paura del nuovo. (ANSA).

Francia, notte di rabbia e incendi, centinaia di fermi

(ANSA) - PARIGI, 21 MAR - Notte di rabbia e fuochi a Parigi, dove la situazione si è infiammata in diversi quartieri dopo che le mozioni di sfiducia non sono riuscite a provocare la caduta del governo e del progetto di riforma delle pensioni. Mentre nella zona dell'Assemblée Nationale la manifestazione pacifica si stava sciogliendo, i primi gruppi di dimostranti si sono diretti verso il quartiere dell'Opéra. Tutta l'avenue de l'Opéra, che conduce dal Palais Garnier al Louvre, è stata punteggiata dai cassonetti bruciati, molti i danni alle vetrine e all'arredo urbano: panchine distrutte, biciclette e motorini incendiati. I manifestanti delle operazioni definite "selvagge" (non autorizzate) hanno cominciato a spostarsi di quartiere in quartiere arrivando fulminei in gruppi di 200-300 persone, precedendo e prendendo di sorpresa la polizia. Poco dopo mezzanotte, le autorità hanno fatto sapere che 400 uomini erano stati schierati per l'emergenza e che 142 persone erano state fermate. Si segnalano 11 fra poliziotti e gendarmi feriti. In realtà si tratta di un numero parziale, poiché le "invasioni" dei quartieri con gli incendi di cassonetti si sono protratte per tutta la serata e la polizia ha effettuato decine di cariche. Il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ha protestato per "arresti violenti" compiuti dalla polizia e ha chiesto l'immediata cessazione della repressione. Poco prima di mezzanotte, i gruppi di "casseur" si sono spostati lungo l'asse che va dal quartiere Opéra-Saint-Lazare fino alla rue Montmartre, quindi hanno investito la Bastiglia. A mezzanotte, in pochi minuti, non più di 200 giovani hanno incendiato cassonetti, montagne di rifiuti anche davanti alle vetrine dei negozi, distrutto al loro passaggio biciclette, panchine, tabelloni pubblicitari. In pochi minuti, fuga generale e arrivo della polizia con i blindati e pompieri al seguito a spegnere le fiamme. Intanto un migliaio di persone si sono riunite a Strasburgo, nell'est del paese, danneggiando vetrine di banche e dando fuoco a cassonetti e insegne pubblicitarie. Scontri a Lille, sulla place de la République, a Lione, dove alcune centinaia di giovani hanno lanciato oggetti contro la polizia che ha risposto con cariche. Bottiglie incendiarie, gas lacrimogeni, cariche, anche a Nantes, mentre a Rennes, in Bretagna, centinaia di persone hanno eretto barricate con materiale di cantiere e le hanno successivamente incendiate. (ANSA).

Atletica: Malagó, 19"72 Mennea più grande impresa italiana

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - "Vedendo quel 19"72 di Mennea nei 200 a Città del Messico penso che sia la più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi. Per universalità e longevità". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagó, in occasione della commemorazione allo Stadio dei Marmi per il decennale della scomparsa di Mennea, oro olimpico a Mosca '80. "Questa mattina è un tuffo nei ricordi bellissimo per ricordare Pietro. Con lui c'era un rapporto personale strettissimo e mi aveva ulteriormente conquistato nel momento più difficile della sua vita, con la malattia - ha raccontato Malagó - Io sono stato eletto il 19 febbraio 2013 come presidente Coni e il 21 marzo lui ci ha lasciato. All'epoca mi sono sentito in dovere non solo di intitolargli lo Stadio dei Marmi, ma anche di fare la camera ardente al Salone d'Onore. Qualcuno disse che forse non era una buona idea, ma oggi vedo il Campidoglio che spesso ospita i grandi del passato. Alla fine fu un trionfo, ci fu una coda fino a Ponte Milvio". (ANSA).

Calcio: Haaland infortunato, lascia il ritiro della Norvegia

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Pessime notizie per la Norvegia, impegnata nelle qualificazioni ad Euro 2024. Gli scandinavi, che giocheranno con Spagna e Georgia, perdono il loro calciatore più rappresentativo: Erling Haaland ha un risentimento all'inguine e non potrà prendere parte alle prossime due partite della sua nazionale. Autore di una cinquina in Champions League contro il Lipsia e di una tripletta in Fa Cupa contro il Burnley, Haaland ha già lasciato il raduno a Marbella per essere oggetto di un controllo medico dello staff del Manchester City. L'attaccante si era lamentato di dolori all'inguine subito dopo la partita contro il Burnley. (ANSA).

PUTIN RICEVE XI, 'C'È INTERESSE PER IL PIANO DI PACE CINESE'

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Seconda giornata a Mosca degli incontri Putin-Xi, allargati oggi alle delegazioni. "Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina", ha detto il presidente russo. Gelo da Washington: "Se Pechino lancia un appello per un cessate il fuoco Kiev deve respingerlo", afferma il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa spiegando che la tregua "ratificherebbe" le conquiste dei russi e darebbe loro tempo per riorganizzarsi. In viaggio per Kiev il premier giapponese Kishida, unico leader G7 a non aver ancora visitato l'Ucraina dall'inizio della guerra: oggi vedrà Zelensky. (ANSA).

La palestra degli scugnizzi sfrattata, ring a Napoli

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Li hanno sfrattati dalla storica sede, a Montesanto, nel cuore di Napoli, dove tanti ragazzi, anche affidati dai servizi sociali, fanno boxe, sottratti alle grinfie dei clan. Oggi hanno trasferito il ring in piazza Municipio, davanti Palazzo San Giacomo, sede del Comune, allestendo dei combattimenti simulati per protestare contro l'assenza di interventi. "Il sindaco - ha detto Lino Silvestri, maestro di boxe - ci aveva fatto delle promesse ma dopo 14 giorni nulla è successo. Continueremo a lottare perchè ci diano ascolto e soprattutto aiutino i nostri ragazzi". (ANSA).

Borrell, l'obiettivo è dare rapidamente munizioni a Kiev

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - L'obiettivo ora è dare "rapidamente" le munizioni che servono all'Ucraina per continuare a difendersi, senza entrare in una battaglia di "competenze ed ego". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue arrivando al consiglio Esteri-Difesa. "Spero che nel pomeriggio si finalizzi l'accordo perché altrimenti ci saranno difficoltà del continuare a dare armi all'Ucraina", ha detto. Borrell ha poi precisato che non vede problemi nell'intenzione della Germania di essere capofila per un consorzio di Stati sulla donazione delle munizioni. "Se la Germania ha un modo per dare munizioni in modo rapido ed economico, bene". "La decisione della Corte Penale internazionale è una svolta: so che le autorità russe stanno diminuendo l'importanza, poiché la Russia non partecipa allo statuto di Roma. Ma vediamo le conseguenze pratiche: se Vladimir Putin viaggia in in uno degli oltre 130 Paesi firmatari, dovrebbe essere subito arrestato. Possiamo negoziare quel che si vuole ma questa decisione resta valida". Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al consiglio affari esteri-difesa. (ANSA).

Al Teatro Nuovo 'Ferzaneide-Sono ia! di e con Ferzan Ozpetek

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - E' una carrellata nel suo mondo, con le sue storie, le bizzarrie, le caricature, le follie, i personaggi che si affollano e tutte le stravaganze entrate, poi, nelle sue pellicole, che Ferzan Ozpetek porta sul palcoscenico nel suo viaggio teatrale 'Ferzaneide - Sono ia!', in scena, da giovedì 23 marzo, alle ore 21 (in replica fino a domenica 26), nel Teatro Nuovo di Napoli. Presentato da Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo e Faros Film, 'Ferzaneide - Sono ia!' è un monologo a ruota libera, sottolineano i promotori dello spettacolo, "che evoca una delle forze più intense del teatro: la condivisione, l'empatia con il pubblico, quel ritrovarsi insieme in uno stesso spazio non filtrato da uno schermo, a condividere le emozioni di un viaggio". "Sul palco - dice il regista - ci sono io, io solo, ad incontrare il pubblico con il racconto della mia carriera artistica e del mio sentimento per la vita, la mia e quella degli altri, nell'amore, nell'amicizia, nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione. Negli anni ho sposato molte cause all'insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso di quello che provo a dire sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni". Ozpetek racconta la sua carriera, ma anche i sentimenti più importanti della sua vita: l'amore, l'amicizia, lo stupore davanti al bello, la voglia di essere felice. Sincero, scherzoso, pronto a spaziare con la mente, il regista si mette in gioco fino in fondo tra pubblico e privato, in un'epopea sentimentale, buffa, intima, irriverente che abbraccia la sua vita e i suoi film, dall'infanzia al rapporto con i genitori, alle esperienze e ai ricordi, spesso confluiti nei suoi film. 'Ferzaneide - Sono ia!' è un 'incontro' tra i pensieri più intimi di Ferzan e il suo pubblico, e, a seguire questi pensieri apparentemente sconnessi ma in realtà intrecciati dal misterioso gioco del destino, ci si ritrova catapultati nella Roma di un tempo o nell'esotismo di una Istanbul, dove si cela uno di quegli amori impossibili che lasciano un segno indelebile nel cuore. (ANSA).

Champions: Gattuso 'Milan-Napoli sarà una gara aperta'

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - "Napoli strafavorito nel confronto in Champions col Milan? Il Napoli sono due anni che esprime un calcio incredibile ma in Europa le partite sono diverse. Sarà una partita aperta. normale che il Napoli abbia una mentalità vincente adesso, gioca con tranquillità ed esprime un calcio europeo. Ma se la giocheranno entrambe le squadre". Rino Gattuso, storico ex calciatore del Milan e allenatore con un passato in rossonero oltre che al Napoli e al Valencia, ha parlato nel corso di "Radio Anch'io lo Sport" su RadioRai1: Come si spiega questo Milan a doppia faccia tra campionato ed Europa? "Il Milan è una squadra che da due anni a questa parte che gioca a campo aperto. Deve stare bene fisicamente, col collettivo che sta bene. E' una squadra che ti viene a prendere, ti gioca addosso e quando qualcuno non sta bene fisicamente si nota e non riesce ad esprimersi come negli ultimi due anni". Anche in Spagna c'è la tendenza a fischiare calci di rigori per falli di mano involontari? "Gli arbitri - spiega Gattuso - fin dal primo giorno, ci hanno detto che se il braccio viene alzato si prende fallo. Se il braccio è nella posizione corretta non c'è fallo. Bisogna aver fiducia di chi sta al Var e di chi deve prendere posizione. Se lo rivedi 100 volte non capisci se è fallo o no. Chi ha deciso ha preso questa decisione. Ma finché non ci sarà fiducia nei confronti di chi arbitra, ci saranno sempre queste polemiche". Si aspettava questa esplosione di Osimhen dopo averlo allenato a Napoli? "Sì, perché è stato anche pagato tanto. Aveva fatto bene al Lille e devo dire che è stato molto bravo Giuntoli a farlo arrivare a Napoli e non è stato facile. Io l'ho perso per diversi mesi per situazioni extra campo e abbiamo sofferto la sua assenza. È velocissimo ed è molto tecnico, un giocatore incredibile. Questo Napoli non è solo Osimhen. C'è Lobotka che con me non riusciva ad esprimersi al meglio". Il suo futuro sarà in Italia o all'estero? "Non so. L'esperienze che ho fatto a Valencia sono stati incredibili. Sapevo che avevano dei problemi, con una piazza contro la presidenza. Mi piace vedere tutto il calcio, sono uno che è molto curioso. Mi piace allenare all'estero o in Italia. Devo sentire la fiducia e se si può lavorare nel modo giusto, che non vuol dire in tranquillità. La Serie A negli ultimi due o tre anni è diventata molto competitiva. Non si fa più un calcio che attende, non sono un caso i risultati in Europa. Mi farebbe piacere tornare in Italia, ma vediamo". (ANSA).









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