A nord del Kosovo nuove proteste serbi contro nuovi sindaci

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Nel nord del Kosovo resta alta la tensione interetnica con la popolazione serba locale che è tornata stamane a radunarsi davanti ai Municipi di Zvecan, Zubin Potok e Leposavic - tre dei quattro maggiori Comuni a maggioranza serba - per impedire l'ingresso nelle sedi municipali ai nuovi sindaci, eletti il 23 aprile scorso e che sono tutti di etnia albanese a causa del boicottaggio dei serbi di quella consultazione. Violenti scontri si erano verificati venerdì scorso fra polizia e dimostranti nel primo giorno di lavoro dei nuovi sindaci. Nelle tre città è massiccia la presenza di agenti della polizia kosovara in assetto antisommossa, ma anche di unità della Kfor, la Forza Nato in Kosovo, che presidiano i punti sensibili bloccando anche numerose strade. A Zvecan la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro manifestanti serbi che tentavano di entrare con la forza nella sede del Municipio. Srpska Lista, il maggior partito dei serbi del Kosovo, ha reso noto che i manifestanti continueranno la loro protesta con due richieste - i nuovi sindaci non dovranno entrare nelle sedi comunali, e le unità della polizia kosovara dovranno rititarsi al più presto dal nord. Finchè tali richieste non saranno accolte, i dimostranti resteranno a presidio delle sedi comunali. Rappresentanti di Kfor e della polizia kosovara si sono riuniti nelle tre città teatro delle proteste per coordinare la linea d'azione, Da parte sua l'ambasciatore americano in Kosovo Jeff Hovenier ha convocato i tre nuovi sindaci oggetto delle protesto per un incontro a Pristina, mentre i Paesi del Quint - Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia - hanno nuovamente invitato il governo kosovaro alla prudenza e a non prendere decisioni unilaterali suscettibili di alimentare ulteriormente le tensioni. I problemi, hanno ribadito, vanno risolti con il dialogo. (ANSA).





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Il duomo di Bolzano gremito per il funerale di Heiner Oberrauch

In centinaia si sono stretti oggi, 27 febbraio, attorno alla famiglia di Heiner Oberrauch, in particolare alla moglie e alla figlia, Anna e Mena. Oberrauch, 32 anni, e Andreas Widmann, 35, i cui funerali si erano svolti venerdì, sono le vittime altoatesine dell'incidente in elicottero del 22 gennaio tra le montagne a nord di Terrace, nella British Columbia (Canada).

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Ramona e Giuseppe: da Trento a Piné "armati" di carota per fare un maxi-pupazzo di neve

La coppia ha raggiunto di buon mattino il pendio sopra la spiaggia del lido con la cuginetta di otto anni. In un'oretta l'opera è stata realizzata e decorata con guanti e cappello. C'è anche chi ha approfittato per una slittata con vista lago. Mentre le papere passeggiavano sulla neve lasciando curiose impronte. La nevicata di ieri ha restituito paesaggi invernali anche sull'altopiano dei due laghi, dopo il lungo periodo di temperature sopra la media che aveva sciolto il ghiaccio (foto Luca Marognoli)

Maltempo / Il punto

Fino a mezzo metro di neve fresca, disagi non allarmanti sulle strade trentine: le immagini

In Trentino sta nevicando mediamente sopra i 1.200 metri di quota. Nonostante qualche disagio al traffico localizzato, scrive la Provincia, alle 16.30 non si registrano particolari problemi alla rete viaria provinciale. Sulla strada statale 50 del passo Rolle, in Primiero, e sulla strada statale 346 del passo San Pellegrino, in località Ronc, sono attivi dei "presidi neve". In Val di Non, invece, è attivo il presidio numero 19 di Maso Milano. La strada statale 641 del passo Fedaia è chiusa in località Diga per pericolo valanghe. Nelle zone più alte dell'Altopiano di Folgaria e Brentonico e sui passi Dolomitici sono caduti fino a 50 centimetri di neve. Ne sono caduti fino a 40, invece, a pèasso Rolle e nelle strade in quota sul monte Bondone.

Resta invece chiuso il passo del Brennero, con uscita obbligatoria dall'A22 a Vipiteno, a causa delle code createsi per le nevicate, sopratuttto sul versante austriaco.

Il traffico è bloccato, nel pomeriggio di oggi, nel tratto tra Chiusa e Bressanone, per un incidente tra mezzi pesanti, in carreggiata nord. Si segnalano code fino a 8 km.

Sulle Dolomiti, in provincia di Belluno, chiusa fin dal passo Falzarego la provinciale 24 del passo Val Parola, che conduce in Alto Adige. Stop anche per la provinciale 638 del passo Giau, tra località Fedare e il bivio Posalz.

In queste immagini, la situazione verso le 17.45 di oggi, immortalata dalle webcam di Viaggiare in Trentino, situate in numerose località della provincia.

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Sindacati di base in piazza: "Stop al genocidio in Palestina"

Sindacati di base in presidio sotto il palazzo della Regione oggi. Una cinquantina gli attivisti di Cuba (Confederazione Unitaria di Base)e Sbm (Sindacato di base multicategorie) con striscioni e bandiere palestinesi per dire "stop al genocidio in atto in Palestina". Chiedono un incontro con il presidente Fugatti. Alle 18 l'appuntamento è per una manifestazione in piazza Duomo. C.L.









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