teatro

Palcoscenico Trentino prosegue con "Due di noi" di Michael Frayn

La commedia del celebre drammaturgo inglese sarà proposta al teatro San Marco del capoluogo, sabato 1° novembre, dalla filodrammatica “Don Bosco” di Pergine



La ventottesima edizione di Palcoscenico Trentino, rassegna a carattere provinciale organizzata dalla Co.F.As. e programmata a Trento al teatro San Marco, proseguirà sabato 1° novembre con il secondo dei cinque spettacoli in concorso per l'aggiudicazione dell’edizione 2025 del premio Mario Roat.

Sarà in scena la Filodrammatica “Don Bosco” di Pergine Valsugana con "Due di noi", un testo brillante del romanziere e drammaturgo londinese Michael Frayn allestito per la regia di Massimiliano e Francesca Beber.

Il titolo racchiude tre atti unici nel primo dei quali, tra pannolini sporchi, rigurgiti e pianti, viviamo le vicissitudini notturne di una coppia di sposini affidata all’interpretazione di Pietro Rodler e Martina Zucchelli. Sono tornati per una vacanza a Venezia nella stessa camera d’albergo dove avevano trascorso la luna di miele, ma la loro intimità e soprattutto il sonno vengono violati incessantemente dal pianto del loro pargoletto.

Nel secondo atto unico troviamo due coniugi - Nibs (Barbara Deanesi) e Goeffrey (Massimiliano Beber) - che attendono l’arrivo di un detective. Lei tracanna gin e straparla, lui legge un libro e cerca di ignorarla. Non manca però il terzo incomodo: Mr. Zampa.

La terza parte dello spettacolo ha per protagonista la coppia formata da Jo (Francesca Beber) e Stephen (Pietro Rodler) che ha organizzato una cena tra amici alla quale sono stati invitati, contemporaneamente e per errore, una coppia di amici separati di recente - Bee (Sara Valcanover) e Alex (Massimiliano Cainelli) - e Barney (Tiziano Chiogna), il nuovo fidanzato di lei. Entrate impreviste, fraintendimenti e colpi di scena si susseguono con un vorticoso crescendo di equivoci fino al paradosso finale.

Questa commedia, che sarà in scena nella traduzione curata da Filippo Ottoni e Teresa Petruzzi, fu rappresentata per la prima volta a Londra nel 1970 e rappresentava l’esordio teatrale di Michael Frayn, un autore allora sconosciuto che solo una decina d’anni più tardi sarebbe diventato famoso in tutto il mondo grazie al successo di “Rumori fuori scena”.

«Sono passati ormai oltre cinquant’anni da quel felice esordio - scrive Antonia Brancati - ma la freschezza di queste tre piccole pièces è rimasta intatta, a riprova del loro valore teatrale e della bravura dell’autore". C. L.













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