Progettone, in arrivo la stretta sulla residenza  

Occupazione. La giunta pensa di alzare i limiti (oggi 5 anni) per beneficiare della misura  e favorire i trentini. Agenzia del lavoro: a breve un concorso e ricerche anche su smartphone


Luca Petermaier


Trento. Nel giorno in cui presenta alla stampa il nuovo piano di politiche del lavoro varato dalla giunta provinciale, l’assessore achille spinelli parla anche del progettone e le sue dichiarazioni fanno rumore. «si tratta - ha dichiarato l’assessore - di uno strumento efficacissimo, ma riteniamo sia arrivato il momento di modificarlo per adeguarlo ai tempi. come? innanzitutto rivedendo i criteri di accesso, lavorando da un lato sulle soglie icef e dall’altro sui periodi di residenza per accedervi nell’ottica di fornire maggiore sostegno ai potenziali beneficiari che da più tempo risiedono in trentino». ma non solo. «vogliamo introdurre strumenti per portare i disoccupati più preparati e con migliori opportunità occupazionali ad uscire dal progettone e trovare lavori più solidi e meglio remunerati». l’idea di fondo di spinelli - da realizzare comunque entro la legislatura - è di portare ad una graduale unione tra progettone e gli altri strumenti di sostegno dei più deboli (come l’intervento 19 e i lavori socialmente utili) sotto il controllo dell’agenzia del lavoro: «c’è bisogno di una razionalizzazione» - precisa l’assessore.

Il Piano di politiche del lavoro

L'obiettivo generale del documento, l’aumento del livello di occupazione e del lavoro di qualità, compreso l’allineamento verso l’alto della domanda e dell’offerta di competenze, viene perseguito «attraverso una strategia che si articola in una serie di linee di intervento, che riguardano: il potenziamento dei servizi per il lavoro; la certificazione delle competenze; una formazione adeguata ai continui processi di innovazione che interessano il mondo economico e il mercato del lavoro; i lavori socialmente utili quale specificità del sistema trentino; il benessere integrativo aziendale; la territorializzazione della contrattazione; la lotta alla disoccupazione giovanile; l'efficace gestione delle transazioni; la gestione dei processi legati all'invecchiamento della forza lavoro; la crescita delle retribuzioni; la concertazione e la partecipazione come metodi per la gestione delle relazioni industriali; l'attrazione e la valorizzazione di figure qualificate».

Agenzia, addio cooperative

I centri per l’impiego sul territorio verranno potenziati. «Finora la struttura si avvaleva della collaborazione di dipendenti di una cooperativa - ha dichiarato Spinelli - ma ora vogliamo un rafforzamento con dipendenti provinciali con preparazione specifica. È per questo che apriremo dei concorsi e attingeremo a liste già attive per avere personale con qualifiche confacenti alle nostre esigenze.

Ricerche sullo smartphone

Il Piano punta sull'innovazione nei servizi «per rispondere alle esigenze delle aziende che cercano lavoratori e dei lavoratori in cerca di impiego». «A breve gli utenti avranno a disposizione un nuovo portale più pratico e implementeremo anche la possibilità di offrire e cercare lavoro direttamente dallo smartphone» - ha assicurato l’assessore.

Giovani, donne e anziani

Sono queste - insieme ai neet - le categorie che dovranno ricevere maggiore protezione sul mercato del lavoro. Fra le azioni comprese nel documento, nuovi incentivi per le imprese che assumono donne fuoriuscite dal mercato del lavoro per motivi di cura dei figli, misure rivolte ai padri che si prendono cura dei figli e misure di conciliazione vita-lavoro.

Staffetta rivista

Confermati i nuovi criteri per la staffetta generazionale: «Le agevolazioni Irap legate al suo utilizzo ammontano a 3,6 milioni l’anno: troppo per l’attuale bilancio provinciale. La staffetta resterà ma dovremo rivederne i criteri per un accesso più selettivo» - ha concluso Spinelli.

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