l’iniziativa

Ora i prodotti a Km zero si trovano con un’app. Made in Trentino

Realizzata da una start-up per far incontrare domanda e offerta



ROVERETO. Km utile, km consapevole, km vero… sono tante le declinazioni del concetto di kmzero emerse nel corso della tavola rotonda che Slow Food Valle dell’Adige Alto Garda ha dedicato alle scelte di acquisto e di consumo di prossimità.

Il dibattito si è svolto a Mas del Gnac di Isera, luogo ideale per parlare di questi temi come ha ricordato, in apertura, la responsabile Angela Dalba. Nel laboratorio di Isera vengono infatti trasformati i prodotti agricoli del territorio circostante grazie a un progetto di inclusione e emancipazione sociale.

L’occasione dell’incontro è stata la presentazione della nuova applicazione KmZero.io sviluppata proprio per fare incontrare domanda ed offerta tra consumatore e produttore individuando la prossimità e la geolocalizzazione come elementi principali per guidare le scelte di acquisto. L’applicazione ha riscontrato l’adesione di numerosi produttori dei Mercati della Terra di Slow Food che hanno individuato in KmZero.io uno strumento immediato e agevole per proporre i frutti del proprio lavoro a un pubblico ampio.

Tommaso Martini, portavoce Slow Food Trentino, ha aperto il dibattito ricordando l’impegno che guida da anni l’associazione per ripensare il modello di produzione, consumo e distribuzione del cibo. Valorizzare le produzioni di prossimità, diffondere una cultura del cibo attenta ai principi del cibo vero, legati alla territorialità e alla valenza culturale del cibo è una missione che Slow Food declina in numerosi progetti come l’Arca del Gusto, i Presìdi Slow Food, il lavoro dei Cuochi dell’Alleanza e i Mercati della Terra.

L’avvocato Stefano Senatore, fondatore di Cibuslex, studio che offre servizi legali nel settore alimentare, ha presentato le novità introdotte dalla legge 61/2022 relativa alle “Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta”. Un intervento legislativo che cerca di mettere ordine in una selva di norme locali, nazionali ed europee che in questi anni hanno certamente creato confusione nei cittadini lasciando spazio a comunicazioni spesso fuorvianti.

Una storia del km zero nel passato delle nostre valli è stata ripercorsa da Marta Villa, antropologa dell’Università di Trento, ricordando però anche l’importanza che ha avuto per il diffondersi di tradizioni, idee e culture l’arrivo di cibi anche da paesi lontanissimi nel corso dei secoli.

Nell’incontro è emerso come il km zero sia certamente una delle risposte alla crisi climatica in corso. Percorrendo distanze inferiori la distribuzione del cibo contribuisce meno alle emissioni inquinanti. Ma non può essere preso come un valore assoluto. La prossimità deve andare di pari passo con la difesa della biodiversità, con il rispetto dell’ambiente, del suolo, delle condizioni di lavoro, della remunerazione equa di tutta la filiera. In questo contesto il valore più importante che porta con sé il km zero è l’accesso diretto alle informazioni. L’acquisto di prossimità, ha evidenziato Martini, permette di entrate in contatto diretto con una quantità di notizie che possiamo toccare e verificare con mano. Il km zero diventa così il mezzo principale per essere guidati dalla consapevolezza nella scelta di cosa portare sulle nostre tavole.

Proprio con questi obiettivi, ha spiegato Matteo Rossaro è stata creata l’applicazione KmZero.io. il gruppo di lavoro che lo ha visto quale coordinatore ha coinvolto anche Federico Rosina, agricoltore diretto di Isera, Tommaso Martini per Slow Food e Ensy Srls per le infrastrutture informatiche. Il percorso che ha portato al lancio dell’applicazione è iniziato circa un anno fa e si è basato soprattutto sulla raccolta delle esigenze dei piccoli produttori e sulla loro traduzione in funzionalità e servizi. Rossaro ha spiegato il funzionamento di KmZero.io e sottolineato il grande rilievo dato alle informazioni relative ai produttori, alla loro filosofia e storia così come alla descrizione dettagliata di ogni singolo prodotto. Le consegne saranno organizzate con il ritiro diretto presso il produttore oppure in occasione di mercati, per favorire l’incontro personale tra consumatore e produttore. Saranno inoltre individuati dei punti di raccolta che possano al contempo garantire le più adeguate condizioni igienico sanitarie ma anche il coinvolgimento in prima persona degli esercenti. Lo sviluppo dell’applicazione prevede di rendere fruibile KmZero.io anche da parte dei ristoratori per agevolare un approvvigionamento a filiera corta che possa inserirsi anche in una valorizzazione turistica dei territori.













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