Olio, produzione trentina da record e di ottima qualità

Trento. Confronto a tutto campo ieri pomeriggio dei responsabili delle produzioni olivicole del Nord Est e della Slovenia. Presenti l’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli, la Fondazione...



Trento. Confronto a tutto campo ieri pomeriggio dei responsabili delle produzioni olivicole del Nord Est e della Slovenia. Presenti l’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli, la Fondazione Mach dell’Agenzia per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia e l’istituto Agrario di Nova Gorica. Tutti gli esperti si sono confrontati sul canale YouTube della Fondazione Mach per presentare un resoconto finale del lavoro eseguito durante la stagione produttiva 2020, particolarmente nella difesa dell’olivo rilevando l’importanza di confronto e coordinamento tra queste aree olivicole sui problemi dell’olivicoltura e sulle necessità di ridurre l’uso di fitofarmaci. Essi hanno cercato di fornire risposte territoriali e precise per gli olivicoltori sui principali patogeni/parassiti.

Dopo i saluti del presidente AIPO Albino Pezzini e di Paolo Tonello direttore servizio fitosanitario dell’ERSA, agenzia per lo sviluppo rurale del Friuli V.G. Il dirigente del CTT della FEM Claudio Ioriatti ha ricordato la significativa importanza della coltivazione dell’olivo non solo dal punto di vista produttivo, (raggiunti quest’anno i 40 mila quintali di drupe), ma anche dal punto di vista paesaggistico e turistico. Il confronto, ha ricordato Ioriatti «ha messo a fuoco l’importanza di una olivicoltura fatta nell’ottica della sostenibilità e dell’alta qualità della produzione di questa area del Nordest e della Slovenia».

Molti gli aspetti trattati dai relatori: innanzitutto la dimensione dell’olivicoltura che è ovunque in espansione dai 2400 ettari della Slovenia ai 500 del Trentino. Provincia dove la coltura registra oltre 600 anni di vita.

La produzione dell’olio nel 2020 è stato buona ovunque, ma il Trentino ha registrato il record nell’aumento della produzione. L’olio è di ottima qualità con un acidità molto bassa e quindi di ottima conservazione ha affermato il moderatore Lanfranco Conte.

Dal punto di vista sanitario desta preoccupazione la mosca olearia, ma negli ultimi anni anche la comparsa della cimice asiatica che-particolarmente nel 2019- ha fatto dei danni ovunque, molto meno nel 2020. Ma è comparsa anche la Rogna che negli ultimi anni è in forte espansione ha ricordato Claudio Morten della FEM, la preoccupazione maggiore viene dall’aver tolto il dimetoato dai prodotti usabili cosa che porterà ad un maggior impegno per la difesa integrata.

C.B.

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