«Non ci sarà un nuovo lockdown»
Il dialogo con il premier. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte “interrogato” dal direttore scientifico del festival Tito Boeri: in un’ora toccati moltissimi temi, dalla situazione sanitaria ai problemi della scuola, che ha fatto alzare i toni del dibattito: «All’estero siamo elogiati, in Italia no»
Trento. Non ha fatto passerella. Il premier Giuseppe Conte al Festival dell’Economia ha trovato nel direttore scientifico della manifestazione Tito Boeri un interlocutore attento, “preoccupato” (parole sue). E voglioso di togliersi qualche soddisfazione su più di un tema, non solo economico. Boeri ha incalzato il presidente del Consiglio su una gestione da lui ritenuta non ottimale del reddito di cittadinanza e sul modo in cui il Paese sta allestendo la lista dei progetti per il Recovery Fund. Criticando la gestione del tema delle pensioni. Conte non ha glissato su alcun tema, eccetto sulla vicenda del direttore dell’Inps PasqualeTridico e del suo aumento retroattivo dello stipendio: «Debbo approfondire il tema».
Insomma nonostante il dibattito che ha impreziosito questa edizione tutta virtuale del Festival arancione sia partito con un’oretta di ritardo, non ha deluso e verso la fine Conte, un po’ spazientito, è sbottato: «Professor Boeri sono convinto che sulla scuola on line lei avrebbe fatto meglio. Delle volte mi sembra di vivere una situazione dissociata in cui nella situazione internazionale viene apprezzato il nostro operato e in Italia abbiamo domande su quando cade il governo. Dobbiamo essere un po’ più rispettosi e volerci bene come italiani. Non sono concorsi di bellezza». Boeri ha voluto però chiudere dando atto al Governo di avere gestito bene la fase dell’emergenza sul Covid, alleggerendo insomma il clima.
Il premier ha iniziato, sollecitato dalla giornalista Tonia Mastrobuoni, parlando di immigrazione con il suo governo sospeso tra la necessità di superare i decreti Salvini e quella di non perdere l’appoggio del M5s: «Vogliamo allargare il meccanismo di sicurezza e protezione per i cittadini e per i migranti stessi, che arrivano spesso in condizioni di fortuna. L'Italia non si è mai sottratta ai salvataggi. Ma un Paese ha diritto a regolare il flusso di migranti, non deve subire passivamente un numero elevato com'è stato in passato perché quando non si riesce a governare i flussi non c'è accoglienza che tenga».
Sulle pensioni Conte ha detto che «quota 100 è un progetto triennale di riforma che veniva a supplire a un disagio sociale. Non è all'ordine del giorno il rinnovo di quota 100. Dobbiamo metterci attorno a un tavolo: ad esempio fare una lista dei lavori usuranti mi sembra la prospettiva migliore. Un professore universitario vorrebbe lavorare a settant'anni, mentre in tanti lavori usuranti non possiamo prospettare una vita lavorativa così lunga».
Il reddito di garanzia? «Meno male che avevamo una misura di protezione sociale come questa cui abbiamo aggiunto il reddito di emergenza. In due anni calare una misura così complessa in un tessuto sociale che presenta criticità strutturali, non è affatto semplice». Il presidente non ha evitato di affrontare il tema scuola, difendendo la ministra Azzolina: «La scuola è un problema serio: lo stiamo affrontando seriamente. Abbiamo investito 7 miliardi. Le graduatorie sono gestite con trasparenza, la digitalizzazione ha messo in evidenza alcuni errori».
Sul Recovery Fund Conte ha ascoltato dal suo studio a Palazzo Chigi le critiche di Boeri: «Il Recovery non sarà composto certo dai seicento progetti pubblicati e sulla cui diffusione abbiamo già denunciato alla procura. Non possiamo consentirci progetti parcellizzati: aggregheremo i singoli progetti che saranno in numero molto più ridotto e forniranno una visione di Paese, in linea con le indicazioni Ue». Conclusione su un tema che tiene l’Italia con il fiato sospeso: «Escludo pubblicamente un nuovo lockdown nazionale perché siamo in una situazione diversa rispetto a quella di inizio anno. Se si svilupperanno dei cluster potremo intervenire in modo circoscritto, perché abbiamo un sistema sofisticatissimo per incrociare i dati. Ai cittadini dico: riprendiamo la vita sociale con cautela ma con fiducia». Il tutto in un’ora. Densa anzichenò.