Nasce “Mog”, il colosso dell’informatica bancaria 

Credito. Dal 2020 la nuova società andrà a ricomprendere Phoenix e altre otto aziende del settore Fatturato da 170 milioni e sede a Trento. Sartori (Ccb): «Sfida che ci proietta verso il futuro»



Trento. Si chiama Mog (Macchina Operativa di Gruppo) la nuova società che a partire dal 2020 andrà ad incorporarne altre otto che si occupano di informatizzazione bancaria. Sarà un colosso che avrà sempre sede a Trento e questo aspetto è importante sia a livello occupazionale che fiscale. Il fatturato di base sarà pari a 170 milioni di euro: cifra ottenuta sommando i bilanci dello scorso anno delle società in questione, che sono: IBT, la capostipite fondata nel 1984 e che ha dato il via ai processi di informatizzazione del circuito delle Casse Rurali e del mondo cooperativo non solo trentino, ma anche nazionale e intenzionale. Poi Phoenix, Centro Sevizi Direzionali, CESVE, Bologna servizi bancari, Informatica Bancaria Finanziaria, Servizi Informatici Bancari Trentini e Servizi Bancari Associati.

Un colosso che andrà a gestire 65 mila Pos, più di 3 mila Atm e 18 mila postazioni lavoro in gestione, per un servizio che andrà ad interessare un milione e mezzo di clienti di internet banking. Mog sarà l’espressione della riorganizzazione industriale che prevede entro l'anno prossimo l’attività di un’unica società di riferimento per Cassa Centrale Banca e tutte le realtà collegate che sarà in linea anche con le indizioni della Vigilanza europea e italiana. Gli otto istituiti che andranno a costituire “Mog” in più di vent'anni d'attività hanno fornito ai propri clienti prodotti e servizi competitivi, specialmente per istituti medio-piccoli, tutti appartenenti al circuito del credito cooperativo.

Il portafoglio è costituito da 150 clienti che fanno riferimento sia alla realtà Bcc-Cr-Raika, ma anche delle Popolari, delle Spa e delle Casse di Risparmio. L'obiettivo sarà anche quello di espandersi al di fuori dei referenti tradizionali: «Questa riorganizzazione è una sfida che ci proietta verso il futuro – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Mog Mario Sartori – e sarà un grande impegno per tutti. Abbiamo avviato i primi confronti con le rappresentanze sindacali nazionali per la presentazione del progetto in un clima costruttivo. Siamo di fronte a una reale opportunità di crescita e di miglioramento per le persone che da sempre sono il vero valore del nostro Gruppo. Con il contributo di tutti, saremo in grado di raggiungere fondamentali e importanti obiettivi».

Tecnicamente il percorso di riorganizzazione prevede un ciclo da chiudere entro il 2020 attraverso più operazioni di aggregazioni societarie. Si inizierà con la fusione per incorporazione di Sba (il ramo d’azienda di Sibt ceduta a Sba nel luglio di quest’anno), Csd, Ibifin e Ibt in Phoenix, da realizzarsi entro la fine del 2019, con efficacia 1 gennaio 2020. Entro il primo semestre 2020 avverrà la fusione per incorporazione di Cesve e Bsb in Phoenix.

Ecco infine il pensiero del presidente di Cassa Centrale Banca Giorgio Fracalossi: «Servono una visione e obiettivi chiari per guardare al futuro con coraggio e determinazione.

Ciò significa dover prendere decisioni importanti e responsabili, che assicurino prospettive di efficienza e competitività al Gruppo e di conseguenza un beneficio a vantaggio di tutte le banche affiliate che sono e rimarranno

al centro del nostro progetto». D.P.













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