«Mercatone Uno, vanno tutelati  i consumatori»

Trento. Si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro chiesto dalle associazioni dei consumatori in merito alla vicenda del fallimento di Mercatone Uno, che vede coinvolti circa...



Trento. Si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro chiesto dalle associazioni dei consumatori in merito alla vicenda del fallimento di Mercatone Uno, che vede coinvolti circa 20.000 consumatori.Presenti il Viceministro Dario Galli, il Presidente di Adiconsum nazionale Carlo De Masi, si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei consumatori che si sono rivolti alle sedi territoriali dell’Associazione. Essi, infatti, pur avendo saldato o versato un acconto a Mercatone Uno non hanno ricevuto la merce; inoltre, ai sensi della procedura fallimentare, risultano essere iscritti sì come creditori, ma chirografari, gli ultimi cioè nella lista dei creditori, senza avere la certezza di ottenere un eventuale ristoro. Pertanto, Adiconsum ha chiesto al Viceministro l’apertura di un tavolo per la ricerca di soluzioni stragiudiziali che permettano di offrire un ristoro ai consumatori, auspicabilmente senza dover ricorrere ai costi elevati e ai tempi lunghi della giustizia ordinaria, a cominciare da quelle famiglie che versano in situazioni di grave disagio economico.

Dura Federconsumatori: «Non è bastata la richiesta rivolta al Mise, non è bastato nemmeno estendere tale richiesta da parte del Cncu e di tutte le Associazioni dei Consumatori: il Ministero ancora non ha preso minimamente in considerazione il fatto che nella vicenda Mercatone Uno non sono coinvolti solo i lavoratori, per i quali giustamente sta disponendo le dovute tutele, ma sono coinvolti anche migliaia di cittadini. Persone che hanno versato acconti, oppure hanno pagato integralmente dei beni senza mai riceverli. Persone che non hanno alcun ruolo né colpa nella crisi aziendale e proprio per questo non possono pagarne le conseguenze. Anche per loro è urgente predisporre delle misure tese a garantirne i diritti».















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