L’accusa del segretario della Uil Alotti 

«Mediocredito sempre più di Ccb»

Trento. Con una nota del segretario Walter Alotti, la Uil torna ad affrontare il tema della cessione (o meno) delle quote di Mediocredito da parte della Provincia di Trento. «Con una delibera dell’8...



Trento. Con una nota del segretario Walter Alotti, la Uil torna ad affrontare il tema della cessione (o meno) delle quote di Mediocredito da parte della Provincia di Trento. «Con una delibera dell’8 ottobre - spiega Alotti - la giunta Fugatti cambia i patti parasociali fra i soci azionisti che partecipano Mediocredito. Oltre alla prevista cessione paritaria delle quote della Regione alle Province emerge dalle premesse del nuovo patto la sostanziale volontà politica della Provincia di Trento di “adottare in maniera coordinata e condivisa – con la Provincia di Bolzano- le decisioni riferite alla - eventuali cessioni delle - loro partecipazioni, anche contemperando ipotesi diverse, valorizzando un progetto in grado di rafforzare e rendere più competitivo Mediocredito. Si fa sempre più concreta - continua Alotti - la possibilità che, visto che il Presidente Fugatti ha rilasciato il freno che qualche settimana fa aveva tirato, alla fine CCB abbia la maggioranza dell’unica Banca locale trentina, proprio mentre il gruppo di credito cooperativo è affaccendato appunto con Carige e Moody’s ne ha abbassato il il rating. Si capisce a questo punto l’allarme lanciato da Pan e Manzana della Confindustria regionale per il destino di Mediocredito, alla luce del crollo registrato, soprattutto in Trentino, dei crediti alle piccole medie imprese, proprio per il disimpegno della Casse Rurali locali, guarda caso associate al gruppo CCB. Certo se Confindustria avesse a suo tempo colto l’appello della UIL alla costruzione di un azionariato popolare ed al coinvolgimento di qualche gruppo finanziario non si troverebbero ad assistere, ormai pare rassegnati, alla sparizione dell’ultima Banca Trentina».













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