giovani protagonisti

Luca, 19 anni, diviso fra la frutticoltura e la meccatronica

Pollo coltiva mele a Castelfondo e vorrebbe avere più terra per dedicarsi solo all’agricoltura


di Carlo Bridi


CASTELFONDO. Ancora una volta siamo a raccontare la storia di un giovane diviso fra la passione per la frutticoltura e quella per la meccatronica. Un giovane di Castelfondo, un paese collocato in una zona che fino a pochi decenni fa non si considerava adatto per la frutticoltura, ma che con i cambiamenti climatici è diventato zona frutticola nonostante che molti dei suoi frutteti siano ad una quota superiore ai mille metri.

E’ questo anche il caso di Gianluca Pollo, appena diciannovenne, che come scuola superiore ha scelto una scuola professionale di Bolzano dove la parte pratica aveva una parte prevalente nel corso di meccatronica. E appena ha completato gli studi ha subito trovato lavoro come riparatore dei gatti delle nevi presso l’azienda Kassbihrer Italia di Bolzano.

"Un lavoro - afferma – che mi è piaciuto molto fin dall’inizio ma che per me non è esaustivo. Certo piace a me ma anche il mio datore di lavoro è soddisfatto del mio lavoro”.

Ma Gianluca ha coltivato fin da bambino la passione per la frutticoltura e quella per l’ippica.

"Ora papà Stefano, appena cinquantenne – spiega – ha un altro lavoro ed ha ceduto a me la gestione dell’azienda frutticola. Un’azienda che non permette l’occupazione a tempo pieno, in quanto la superficie è appena di un ettaro e la produzione si aggira mediamente sui 400 quintali l’anno.

Le mele vengono consegnate al magazzino cooperativo di zona e poi commercializzate da Melinda".

Ma Gianluca pur riconoscendo a Melinda la capacità di valorizzare al meglio la sua produzione, ritiene che c’è ancora molto da lavorare: “la differenza fra quanto viene liquidato a noi e quello che le paga il consumatore finale è troppa. Bisogna arrivare a ridurre questa forcella“ auspica Gianluca.

Che vuole precisare che papà è ancora al suo fianco sia con utili consigli che dando una mano particolarmente nel momento della raccolta.

Le varietà di mele coltivate sono solo la Golden delicious e l’età media delle piante è 10-15 anni.

Fra i progetti futuri di Gianluca ci sarebbe quella di arrivare a formare un’azienda di superfici adeguate da poterci vivere con la mia famiglia. Ma in traguardo un po’ in tutta la Val di Non, ma a Castelfondo in particolare è molto difficile perché l’estimo agrario è molto contenuto e quando un appezzamento va in vendita viene ceduto a prezzi difficilmente abbordabili per chi come me si sta formando l’azienda.

Ora poi con i costi di tutte le materie prime schizzate in alto è ancora più difficile avere margini di utile.

Chiediamo a Gianluca se ha qualche sogno nel cassetto. “A 19 anni – afferma – i sogni sono molti per me poi la situazione si complica perché sono una persona molto ambiziosa, in ogni campo voglio dare sempre il massimo, e sono costantemente combattuto fra il realismo, questo vale nell’azienda dove lavoro, ma anche per la mia attività nel frutteto.

Ad essere onesti – afferma –  mi rendo conto che essendo la mia formazione professionale sull’elettronica non ho un’adeguata formazione in campo agricolo, per questo colgo tutte le occasioni di qualche lavoretto con altri giovani frutticoltori della zona per apprendere al meglio la professione”.

“Io credo che in ogni campo, nelle piccole come nelle grandi cose non si è mai finito di imparare. Ovviamente sono cosciente che vorrò accedere al brevetto professionale per ottenere il premio d’insediamento, dovrò fare il corso delle 600 ore organizzato dalla Fondazione Mach in quanto la mia formazione non riguarda il settore agricolo".

E il tuo rapporto con l’ambiente qual è? "Io sono molto amante della natura, oltre che di un’agricoltura pulita, per questo il lavoro nei campi mi rilassa molto, mi da tranquillità e soddisfazione”.

Ma allora, dovrebbe pensare di trasformare l’azienda in azienda biologica, affermiamo.

Gianluca risponde negativamente: “Mi sono molto documentato sia dal punto di vista tecnico che organizzativo ma non ne vedo la possibilità. Caso mai si dovrebbe arrivare a fare che in altre zone della Valle di Non, fare i distretti biologici, altrimenti vi sono troppi problemi di deriva”.

Pollo è cresciuto con la mentalità dell’impegno nel sociale per molti anni ha fatto parte del gruppo allievi dei pompieri di Castelfondo, ora è pronto per fare il salto ed entrare nel corpo degli effettivi.

"Invece – rivela – non ho il tempo per dedicarmi a qualche hobby, tutto il tempo che mi rimane libero dall’attività principale lo dedico all’attività agricola, ma in passato avevo una grande passione per l’equitazione, ho fatto anche delle gare”.

E i tuoi amici di meccatronica cosa dicono di questo tuo impegno nella frutticoltura? "La maggior parte lo criticano perché non capiscono la mia grande passione per la frutticoltura e per la natura. La mia è una scelta fatta per passione – ribadisce Gianluca -. Purtroppo nella nostra realtà i giovani impegnati in agricoltura sono pochi ed è un peccato perché il settore primario è molto importante”.













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