inflazione

Indagine Cciaa, trentini in difficoltà con bilanci familiari

Tre intervistati su quattro non riusciranno a mettere da parte risparmi nel corso del 2023. Cresce però l'indice del clima di fiducia (13 punti in più rispetto a novembre)



TRENTO. Nelle valutazioni relative alla situazione finanziaria, l’indagine condotta dall'Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento (Cciaa) conferma la difficoltà dei consumatori trentini a far quadrare il bilancio familiare. Anche nel mese di febbraio la percentuale di chi riesce appena a far fronte alle necessità finanziarie supera il 60%. Quasi tre intervistati su quattro ritengono che non riusciranno a risparmiare nei prossimi dodici mesi. E anche sulle intenzioni di acquisto, rimane un sostanziale atteggiamento di cautela soprattutto sulle grosse spese.

Tuttavia, nel mese di febbraio, l'indice del clima di fiducia dei consumatori trentini è cresciuto, raggiungendo il valore di -6,6 punti, quasi 13 in più rispetto al dato di novembre. Un risultato correlato, in buona parte, al progressivo calo dei prezzi dei prodotti energetici, che genera sia un miglioramento delle aspettative sul futuro andamento dell'economia locale sia sui giudizi e le previsioni relative alla situazione economica personale. Anche le intenzioni di acquisto di beni durevoli migliorano lievemente. La percentuale di chi riscontra un miglioramento raggiunge il 17,3% (dal 7% della scorsa rilevazione) e diminuisce quella di chi teme un peggioramento (dal 47,5% all'attuale 30,2%).

Le attese relative all'evoluzione della situazione economica nel prossimo anno risultano ancor più positive: la percentuale di chi immagina una ripresa economica arriva al 17,9%, mentre nella rilevazione dello scorso autunno non superava il 5%. La quota di chi teme un peggioramento si riduce di oltre la metà (dal 54,8% al 24,4%). I consumatori risultano maggiormente ottimisti anche per quanto riguarda il mercato del lavoro, dove immaginano un calo del numero dei disoccupati. Rimane elevata la percentuale di chi rincontra un peggioramento (23,6%) della propria situazione negli ultimi dodici mesi, ma in contrazione di oltre 9 punti rispetto alla scorsa rilevazione. In lieve aumento risulta anche la quota di chi esprime un giudizio positivo (6,1% dall'1% dello scorso autunno). Anche per quanto riguarda le valutazioni prospettiche (a un anno) sulla situazione economica attesa per la propria famiglia, si rileva un leggero aumento delle valutazioni ottimistiche (dal 2,6% al 9,9%), mentre si contraggono di quasi venti punti percentuali i giudizi di chi immagina un deterioramento. 













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