La rabbia del presidente dei commercialisti 

Il sito dell’Inps va in tilt Mazza: «Dimettetevi»

Trento. «Non ci sono parole. Ieri non potevo minimamente immaginare che, quando ho parlato di “brutto sogno”, potesse accadere quello a cui stiamo assistendo». Sorpresa e preoccupazione nelle parole...



Trento. «Non ci sono parole. Ieri non potevo minimamente immaginare che, quando ho parlato di “brutto sogno”, potesse accadere quello a cui stiamo assistendo». Sorpresa e preoccupazione nelle parole del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trento e Rovereto Pasquale Mazza nei confronti delle modalità con cui l’Inps sta gestendo l’emergenza. Mazza fa riferimento alle difficoltà di accesso al sito dell’Inps. «Senza alcuna necessità di identificazione (quindi senza nome utente e password), si possono allegramente consultare (e finanche, molto probabilmente, modificare, cosa che - per ovvie ragioni - non ho tentato di fare) i dati contenuti nell’area personale di privati cittadini», commenta allibito Mazza.

«Il blocco del sito, lo dobbiamo sopportare - prosegue la nota del presidente dei commercialisti - le istruzioni all’ultimo minuto le dobbiamo accettare (in religioso silenzio). Il cambio di opinione sul “click day” (c’è? Non c’è? Si va in ordine cronologico fino ad esaurimento fondi, sì o no? Chi lo sa?) lo dobbiamo aspettare. Il primo aprile, si sa, è un giorno particolare, in cui possiamo aspettarci di tutto. Ma una oscena violazione della privacy, come quella a cui abbiamo assistito, è la goccia che fa traboccare il vaso».

Alla luce di questo l’invito al presidente dell’Inps Pasquale Tridico («Un nome che, a questo punto, fuor di ironia, non può essere più una garanzia», dice l’omonimo presidente dell’Ordine Pasquale Mazza) è uno solo: «Dimettiti!».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano