giovani protagonisti

Giordano Menapace, il giovane elettricista con la passione per la frutticoltura

Il 23enne di Tassullo ha scelto di dedicarsi all’attività agricola: «Era il mio sogno fin da bambino». Mele e ciliegie le sue produzioni. I cambiamenti climatici e il maltempo fra i problemi più grossi


Carlo Bridi


TASSULLO. La zona delle 4 Ville a Tassullo è famosa da sempre per la sua frutticoltura: altitudine ideale per produrre qualità ma nello stesso tempo quantità. Superati i gravi problemi degli scopazzi, grazie a un radicale estirpo delle piante malate, si è colta l’occasione per un forte rinnovo varietale seguendo gli indirizzi della OP Melinda che da diversi anni è entrata fortemente sul piano tecnico dando gli indirizzi riguardo le nuove varietà di mele da affiancare alle classiche varietà, Golden Delicious, Red Delicious, Gala. Non solo, ha dato anche l’input per la messa a dimora di nuove varietà di ciliegie, principalmente la Kordia e la Regina. Ora, però, al fine di governare il mercato, dal prossimo anno Melinda ha detto stop a nuovi impianti di ciliegi.

In questa zona ha sede l’azienda di Giordano Menapace, 23enne che ha già le idee molto chiare. Diplomato all’Enaip come elettricista, lavoro che ha svolto fino al 2020 ma dando sempre una mano al papà nell’azienda agricola di famiglia. «Nel 2021 - afferma Giordano - si sono create le condizioni ideali per fare il grande passo: lasciare il lavoro di elettricista, e dedicarmi a tempo pieno all’attività agricola; da gennaio sono titolare d’azienda e ho aperto la mia Partita Iva. Ma quella dell’elettricista non era la mia passione, che invece è sempre stata quella per la frutticoltura: fin da bambino il mio sogno era quello di diventare frutticoltore. Ora, a un anno e mezzo dalla scelta, sono molto contento di averla fatta. Nessun ripensamento, anzi tutti i giorni sono contento della mia scelta». Considerata la sua formazione professionale ha appena concluso il primo anno del corso per l’ottenimento del brevetto professionale della Fem. «Un corso – afferma - molto interessante, anche per il fatto che si ha l’opportunità di confrontarsi con altri giovani». Presentata la domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento con il quale intende acquistare un nuovo carro raccolta.

L’organizzazione aziendale

L’azienda è coltivata a mele, salvo una piccola parte a ciliegie di 3.000 metri quadrati; si estende su una superficie di poco superiore ai 5 ettari, una superficie superiore alla media delle aziende della valle, si può dire di tutto il Trentino. Ovviamente, come la quasi totalità delle aziende trentine, è divisa in molti appezzamenti, ben 14 gli appezzamenti dell’azienda. Ma c’è un aspetto che giustamente Giordano sottolinea: tutta l’azienda è lavorabile meccanicamente. «Certo, si è dovuto fare un grande lavoro di sistemazione di certi appezzamenti ma ora è tutto ok». Le varietà coltivate sono al 50% Golden Delicious, segue con il 15% circa la Red, e la Gala, Il resto un po’ di Fuji e le nuove varietà consigliate da Melinda. Le ciliege sono delle varietà Kordia e Regina, le piante sono ancora giovani, ma le prospettive sono molto buone.

Il sogno nel cassetto

Fra i progetti futuri Menapace vede ancora un forte rinnovo varietale per mettere a dimora le varietà nuove suggerite da Melinda. E poi il sogno nel cassetto: quello di arrivare un giorno ad avere un’azienda tutta di sua proprietà, dotata di tutte le attrezzature più moderne per svolgere le operazioni colturali. In Valle di Non è presente un forte movimento di opinione per la riduzione dei trattamenti per la difesa delle piante. «Siamo perfettamente coscienti di questo problema – afferma il giovane coltivatore - dobbiamo stare molto attenti nei trattamenti alle piante. C’è innanzitutto il problema della deriva, per ridurre la quale mi sono dotato di un atomizzatore con tutti gli accorgimenti più moderni per contenerla, ma c’è anche il problema del diserbo che continuiamo a ridurre». E il biologico? «In linea di principio non sono contrario, ma non ho trovato le ragioni per convertire la mia azienda in biologica». «Oggi - prosegue - abbiamo da affrontare il grave problema della grandine, sempre più numerose negli ultimi anni causa le modificazioni climatiche, anche in zone dove in passato non aveva mai grandinato. Per questo la copertura assicurativa è molto importante. Quest’anno abbiamo già avuto la prima grandinata i primi giorni di maggio, e l’anno scorso il 40% della nostra produzione di mele è stato colpito. Di conseguenza non si può pensare di produrre senza l’assicurazione, ne pretendere da Melinda un’ottima remunerazione».

Giordano Menapace è anche impegnato come vigile del fuoco volontario di Tassullo. L’inverno non si fa mancare qualche bella sciata ma per il resto è tutto concentrato sul lavoro.













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