ECONOMIA

Funivie Campiglio, bilancio record 

Acquisita Folgarida, ora parte un piano di investimenti sia su Campiglio che sulla Val di Sole. E arriva Felicetti


di Elena Baiguera Beltrami


MADONNA DI CAMPIGLIO. Ciò che impressiona della Società Funivie Madonna di Campiglio è la potenza del motore imprenditoriale: la Ferrari del Trentino è stata definita. La società impiantistica campigliana infatti, come illustrato ieri nell’assemblea ordinaria, non solo acquisisce nel 2017, grazie ad un prestito obbligazionario di Trentino Sviluppo (21 milioni di euro) e ad un mutuo con Sparkasse (25 milioni di euro) pur con la partecipazione minoritaria di tutte le finanziarie trentine, l’intero comparto impianti e piste di Folgarida e Marilleva, ma annuncia anche un piano di investimenti, sia a Campiglio che in Val di Sole. Ed inoltre si distribuiscono anche dividendi per 2.362.500 di euro, i quali rappresentano solo una parte dell’utile al 30 aprile 2018, pari a 6.128.288 euro, perché il resto andrà nella riserva straordinaria.

Tutto questo grazie a poderosi investimenti (neve programmata, ma non solo) che in 10 anni hanno portato la Società ad incrementi sempre maggiori, anche quando la neve non c’era.

I proventi da traffico con un inverno 2017-2018 “normale”, raggiungono i 30 milioni e mezzo di euro (+11,55% rispetto allo scorso anno), il margine operativo lordo (EBIDTA) è di 13.748.782 milioni di euro, il margine operativo netto (EBIT) di 6.724.970. I passaggi sono 10.693.080 (+3,48%) e i primi ingressi 1.337.615 (+6,72%).

Le novità riguardano l’arrivo di Bruno Felicetti, come ha annunciato il presidente, sia di Funivie Madonna di Campiglio, che di Sviluppo Aree Sciistiche (S.A.S.), Sergio Collini, con un periodo di affiancamento al direttore Francesco Bosco, oltre a quattro nuove assunzioni in amministrazione, in ingegneria informatica, all’ ufficio tecnico e un secondo ingegnere.

Attualmente sono in corso una serie di ampliamenti sulle piste, aumenti di portata oraria impianti e potenziamento innevamento, mentre in prospettiva la Società ha già annunciato “apertis verbis” che la prossima Giunta Provinciale si troverà sul tavolo di nuovo l’ampliamento nell’area Serodoli e nell’area Vagliana- Mondifrà, quest’ultima in particolare, per alleggerire lo snodo Fortini/Pradalago unico punto di osmosi (sempre congestionato), tra le piste Folgarida e quelle di Campiglio.

La politica invece spinge, attraverso le parole del presidente Ugo Rossi, che ieri ha aperto i lavori dell’assemblea, per una fusione anche con Pinzolo. “Nei tempi e nei modi che riterrete opportuni, ma che andrebbero a creare la più grande società impiantistica italiana”.

Già ora SAS, come annunciato nell’assemblea di venerdì scorso, rappresenta un colosso da 60 milioni di ricavi “una volta che Pinzolo mostrasse un consolidamento – ha dichiarato Fulvio Rigotti di Trentino Sviluppo – la famiglia si potrebbe tranquillamente allargare”.













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