giovani protagonisti

Francesca, la “regina” dell’Arca di Noè (a Ronzo Chienis)

A 29 anni Mazzucchi affianca il papà e la sorella nella gestione dell’azienda che alleva ogni tipo di animale e coltiva i pregiati ortaggi della val di Gresta 


di Carlo Bridi


RONZO CHIENIS. La storia di questa settimana ha come protagoniste due donne: la prima una donna napoletana, che ha fatto cambiare professione al marito (faceva il camionista) per farlo diventare orticoltore in Val di Gresta, e la seconda di una delle loro  quattro figlie che assieme alla sorella ed al papà porta avanti un’azienda a Ronzo Chienis

L’azienda è passata dai 2 ettari quando Iginio ha iniziato l’avventura di orticoltore a tempo pieno, agli 8 ettari di ortaggi attuali. Ma con il crescere di due delle quattro figlie che hanno scelto di rimanere in azienda, la stessa si è trasformata in un’autentica Arca di Noè.

Vengono infatti allevati dalle vacche ai maiali, dalle galline ovaiole ai tacchini e ai conigli. Tutti animali allevati in funzione dell’agriturismo, un b&b con annessa però sala ristorante che viene aperta durante i periodi di afflusso dei turisti non solo a coloro che soggiornano nel b&b.

 La nostra protagonista di oggi è Francesca Mazzucchi 29 anni, che dopo aver frequentato il liceo psico- pedagogico ed aver iniziati gli studi universitari, si è resa conto che quella dello studio non era la sua strada. Per questo si è inserita nell’azienda di famiglia prima come collaboratrice e dallo scorso anno come socia di una società semplice agricola assieme a papà Iginio e alla sorella Elisabetta, mentre la mamma è rimasta collaboratrice.

Come la sorella, che lo ha già fatto, anche Francesca sta frequentando il corso delle 600 ore organizzato dalla Fem per l’ottenimento del brevetto professionale. Ha già fatto domanda anche per il premio d’insediamento sa che è in graduatoria ma lo potrà incassare solo quando potrà esibire il brevetto.

Con il premio ha in programma di acquistare uno spargiletame necessario per lo spargimento del letame del proprio bestiame sui campi, un ranghinatore a nastro e la realizzazione di un impegnativo muro di sostegno necessario per completare la sistemazione di un terreno.

L’azienda coltiva anche moltissimi ortaggi complessivamente una trentina da quelli classici della val di Gresta, dalle patate alle carote, dai cavoli con i quali fa anche i crauti, a tutte le varietà d’insalata ecc.

"Per dire solo di patate – afferma Francesca – ne abbiamo 5 varietà. Ma vengono coltivate in modica quantità anche frutta come le pere, piccoli frutti come ciliegie, fragole, fragole lamponi. Per gli ortaggi che soffrono il freddo a queste altitudini come il pomodoro e peperoni è stata realizzata una serra fredda. Ma l’azienda coltiva anche grano per fare il pane e la pasta e il mais per fare la polenta. I nostri piatti tipici sono: le tagliatelle con ragù, gli strigoli, una pasta nostra, i canederli e per secondi tutte le carni dei nostri allevamenti sia carne rossa che carni bianche contorni di tutti nostri ortaggi di stagione. Tutti i prodotti sono fatti a mano da noi, compresa la pasta., come pure la nostra frutta.

Un aspetto importante è quello della vendita dei propri ortaggi che da sempre avviene solo a km zero, come vendita diretta. Mio papà e mia mamma Concetta, hanno iniziato a fare il mercato di Arco 40 anni fa prima dei mercati di Campagna Amica”. 

"Spesso succede – prosegue Francesca – che non si venda tutta la verdura che portiamo ai mercati contadini di Arco, dove siamo due giorni a settimana e il sabato mattina a Trento in Piazza Dante.

Quindi per non dover buttare nulla abbiamo realizzato un laboratorio dotato anche di cella frigo, dove trasformiamo in marmellate, crauti, e diversi tipi di pesto. Ma trasformiamo anche la nostra carne di maiale in salumi ed altre specialità, come pure il latte delle nostre tre vacche in formaggi. Tutti prodotti che finiscono sulle nostre bancherelle per la vendita diretta”.

Ma come mai Francesca ha fatto questa scelta? “Sicuramente c’è tanta passione ma anche la voglia di dare continuità ai notevoli sforzi fatti da mamma e papà per realizzare l’azienda. Visto che non ci sono maschi in famiglia, in due di noi abbiamo deciso di affiancare papà. L’azienda è collocata sopra il paese di Ronzo verso la località Santa Barbara, e l’agritur gode di un bellissimo panorama che vorremmo realizzare anche costruendo una veranda che permetta di vedere questo panorama molto bello”  prosegue la Mazzucchi.

Chiediamo a questo punto se c’è ancora un sogno nel cassetto. “Certo – risponde –  quello di proseguire con la stupenda intesa che ho con mia sorella e di veder crescere i miei due figli di 11 e 6 anni, in un ambiente sano e sereno nella speranza che poi siano loro a prendere in mano la nostra azienda. Certo svolgere tutte queste attività compresa quelle del laboratorio di trasformazione dei nostri prodotti, è molto impegnativo e non lascia spazio agli hobby o all’mpegno nel sociale, ma io sono felice così. La passione fa superare tante difficoltà”.













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