giovani protagonisti

Emil e il maso in Valfloriana fra terreni recuperati e modernità

Lozzer racconta la sua avventura a 1300 metri d’altitidine


di Carlo Bridi


TRENTO. La storia che oggi raccontiamo è una splendida testimonianza che quando c’è coraggio, intraprendenza, visione e passione si può trasformare un vecchio maso situato a 1300 metri di altitudine, in Valfloriana tutto in pendenza, in una splendida realtà economica. Il merito è stata sicuramente di Graziano Lozzer per tanti anni leader indiscusso degli agrituristi trentini e poi consigliere regionale, ma anche della moglie che ha supplito egregiamente alla sua assenza.

Nel frattempo il figlio Emil, cresceva ed al fine di darle un’adeguata formazione professionale lo mandò a Merano dove frequentò per 5 anni la scuola alberghiera in un istituto che ha dato cuochi famosi sparsi per il mondo. Ma Emil, nel 2017 non seguì la strada dei compagni di corso, ma rientrò nell’azienda famigliare.

Mancava però del brevetto professionale per svolgere l’attività agricola. Di qui la scelta di frequentare il corso professionalizzante delle 600 ore organizzato dalla FEM. "Un corso – precisa Emil - che fra le tante cose mi ha dato l’opportunità di conoscere tanti altri giovani con esperienze diverse ed arricchenti”.

Nel 2017 la costituzione della Società agricola semplice “Maso Fior di Bosco”, della quale divenne rappresentante legale con soci il papà Graziano e la mamma Isabella. In azienda collabora da sempre la zia Nerina, ma abbiamo anche un numero variabile di dipendenti. Dal casaro, al personale di sala, a quello dedicato alla parte agricola dell’azienda, in questo periodo sono 7-8 i dipendenti nostri precisa Emil.

Siamo di fronte ad un’azienda che ha tutte le caratteristiche di un’azienda moderna secondo dettami più aggiornati da tutti i punti di vista: agronomico, economico ambientale ed organizzativo. Dal punto di vista agronomico in tutti i 25 anni dall’apertura del maso si è sempre lavorato al recupero di nuovi terreni parte destinati a prati ed in parte a pascoli, che in precedenza abbandonati, tagliando molte piante nelle zone che si erano rimboschite, cosa che negli anni ha permesso di realizzare una completa autonomia nella produzione dell’acqua calda e del riscaldamento con una caldaia a cippato.

Man mano che i proprietari vendevano il Lozzer acquistava ed ora in giro al maso vi sono 7 ettari quasi tutti in proprietà. Gli altri 8 ettari di prati e pascoli in larga parte in comodato, sono tutti nel comune di Valfloriana. Questi permettono di alimentare una mandria di una quarantina di capi di bovine di razza grigia alpina, metà sono vacche in lattazione e le altre ristalli e giovani vitelle allevate per rifornire di carne l’agriturismo. Con lo stesso obiettivo vengono allevati nell’arco dell’anno una quindicina di maiali che consumano tutti i giorni il siero del latte che viene trasformato in molti tipi di formaggi, ricotte, burro. Grande richiesta da parte dei clienti delle formaggelle affinate in tutti i tipi di erbe di montagna. Tutti i prodotti sono rigorosamente certificati biologici fin dal 1998, e questo fatto è molto apprezzato dai nostri clienti, precisa Emil. Una clientela molto affezionata e selezionata negli anni, spesso famiglie che soggiornano per 15 gg con i loro animali domestici e che vogliono sperimentare la dura vita dell’allevatore. Il maso è dotato di 20 posti letto e di una sala ristorante con veranda con una quarantina di posti a sedere.

Tutti i prodotti dell’azienda vengono venduti a km zero, ai clienti, allo spaccio, nei 3 mercati di Campagna amica di Cavalese, Predazzo e Moena nei 3 mesi estivi, dove vende oltre a tutti tipi di formaggi dai freschi agli erborinati agli stravecchi, alla ricotta, al formaggio spalmabile al burro ed ai salumi, tutti rigorosamente biologico.Graziano si è ritagliato il ruolo di venditore, cosa che sa fare molto bene, oltre ai mercati contadini si è creato una rete commerciale sull’Altipiano della Paganella, a Sarche a Trento. Oltre ai formaggi e salumi su iniziativa di Graziano l’azienda si è dotata di una linea di “vini del Maso”, fatti per noi da piccoli vignaioli nelle zone classiche. Della serie fanno parte: un Trentodoc, 3 rossi fra i quali un Teroldego riserva, 2 bianchi ed un passito. L’attenzione per l’ambiente e per gli ospitii “Con l’ambiente abbiamo un rapporto di amore, precisa Emil, e lo custodiamo con cura, riportando costantemente a coltivazione ex terreni agricoli imboschiti per l’abbandono. Su questi terreni abbiamo realizzato dei percorsi naturalistici per i nostri ospiti che cosi possono vivere direttamente la vita agreste in mezzo ai nostri animali. Ma non solo sui nostri prati e pascoli organizziamo anche degli aperitivi che sono molto graditi dagli ospiti. Questi permettono agli stessi di socializzare e diventano spesso buoni amici. Alla classica domanda se è pentito della scelta risponde: "no! no! di certo è impegnativa perché la gestione è molto complessa ma è molto bella la nostra vita”.

Trova il tempo anche per esser attivo nell’associazione che organizza il carnevale dei Matochi ed un paio di manifestazioni durante l’estate. E’ l’unico giovane del comune che ha fatto questa scelta, sentimentalmente è libero perché non trova il tempo da dedicarsi alle ragazze conclude sorridendo il grande giovane imprenditore di montagna che può dare lezione di economia.













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