Cantina La Vis, liquidati ai soci 10 milioni. L’orgoglio di Patton: «Solidarietà e qualità»
Il presidente si complimenta con l’assemblea. Patrimonio netto sopra quota 15.1 milioni di euro. Ovazione per il responsabile dell’ufficio tecnico Corrado Aldrighetti, che sta per andare in pensione
LAVIS. Se c’è una cosa che colpisce nel bilancio approvato dagli 841 soci della Cantina La Vis Valle di Cembra Cantina di Montagna, convocata dal presidente per sabato scorso, è il patrimonio netto della società cooperativa di Lavis che dimostra così che gli anni bui del passato sono alle spalle. Infatti il patrimonio netto ha superato ormai la cifra di 15.1 milioni di euro.
Come si può immaginare, sono molto soddisfatti i soci, come il presidente, il senatore Pietro Patton, che dà atto ai soci di essere stati molto solidali nella fase di ripresa della cantina senza mai perdere di vista la caratteristica fondamentale dei vini di questa cantina: l’alta qualità. Obiettivo questo adeguatamente sostenuto dall’ufficio tecnico diretto da molti anni da Corrado Aldrighetti che è stato salutato con un’ovazione dai soci riuniti in assemblea. Con la prossima primavera, con il primo aprile, infatti il tecnico se ne andrà in pensione.
Ma c’è un altro dato che merita essere evidenziato: nell’esercizio 2023- 2024, la Cantina è riuscita a liquidare un prezzo a quintale per le uve conferite che ha superato mediamente i 130 euro a quintale nonostante la nota pesantezza del mercato, particolarmente per i vini rossi del periodo e nonostante che le spese generali siano state caricate su una quantità inferiore di prodotto calato in un anno da 84.400 quintali a 78.200. “Siamo in perfetta linea con le previsioni del piano triennale delle remunerazioni – spiega il presidente Patton - che prosegue: agli 841 soci che coltivano 790 ettari di vigneti, abbiamo liquidato un importo di 10 milioni”.
Ma com’è stato possibile questo risultato? “Contenendo i costi -in tempi in cui normalmente succede il contrario visto l’andamento di tutti i prezzi dei mezzi di produzione- . Un buon contributo è venuto dai risparmi energetici, grazie particolarmente all’energia fornita dai pannelli solari, ma oltre al fotovoltaico, grazie ad investimenti per oltre 5 milioni di euro, abbiamo fatto la nuova cabina elettrica della cantina di Cembra, che passa dal gasolio all’elettrico, l’automazione degli impianti di imbottigliamento ed altre razionalizzazioni nei costi generali di gestione. Questo ci ha permesso di mantenere i prezzi liquidati per ogni quintale di uva conferita dai soci un prezzo pari a quello dell’anno precedente”.
Ma c’è un altro aspetto da evidenziare, sottolinea Patton: “Per far fronte alla costante frenata dei consumi, ci siamo dati una regola: quella di puntare sempre più sulla qualità delle uve conferite dai soci e nello stesso tempo migliorare la sostenibilità, aspetto questo sul quale la La Vis è stata antesignana ancora oltre 30 anni orsono. Dobbiamo dare atto dell’impegno dei soci, che seguendo scupolosamente le indicazioni del servizio di consulenza tecnica della cantina conferiscono uve di alta qualità anche in annate difficili come il 2024, e che per questo vanno ringraziati. Questo, permette agli enologi di trasformare le uve in vini di alta qualità che trovano un’adeguata valorizzazione sul mercato. Ma non solo, i premi ricevuti nell’annata di riferimento sono molti: su tutti spiccano i 3 bicchieri ricevuti dal nostro Oro Rosso dalla rivista specializzata Il Gambero Rosso, il Trentodoc prodotto nella nostra cantina di Cembra, Cantina di Montagna”.