giovani agricoltori

Arianna Bonavida e la magia dei piccoli frutti: sono buoni e fanno diventare più belli

A Comano Terme ha realizzato una sua azienda: non solo coltivazione ma anche produzione di succhi, confetture e creme di bellezza


di Carlo Bridi


COMANO TERME. La nostra storia della domenica è quella di una ragazza il cui entusiasmo è talmente contagioso che è difficile da riportare puntualmente in pagina. Parliamo di Arianna Bonavida, nata a Comano, 26 anni fa, e cresciuta in una famiglia contadina con un’azienda di dimensioni consistenti, sulla dolce collina che da Comano Terme sale verso Lundo dove ha sempre dato una mano nei tempi liberi dalla scuola. In un’oasi meravigliosa, in mezzo al verde, ed agli animali domestici.

Arianna ha potuto fare un percorso formativo eccezionale dopo il quinquennio alla Fem, l’università con diploma di laurea triennale sulla gestione del territorio, quindi la magistrale in Forestry and land management. Corso che l’ha portata a trascorrere un lungo periodo in Finlandia. Terminati gli studi subito un posto di lavoro nella sua materia, ma dopo un anno e mezzo la dottoressa in Forestale ha capito che la sua vita non era quella di trascorrere le giornate in un ufficio, ma di dedicarsi all’agricoltura. Ma attenzione, non inserendosi dentro l’azienda famigliare che produce per le cooperative agricole, ma creando una propria azienda. Per questo da gennaio ha aperto la sua partita IVA ed ha avviato un’attività agricola poliedrica. Ora ha fatto domanda anche per ottenere il premio d’insediamento finalizzato allo sviluppo ulteriore della sua azienda.

L’organizzazione dell’azienda

Siamo di fronte ad un’azienda di modeste dimensioni, un ettaro, ma tutta coltivata a piccoli frutti, quali mirtillo e lampone, ribes rosso, che torna in zona dopo 60 anni, da quando era diventata la coltura principale della zona assieme al ribes nero, mirtilli, more, lamponi, ma anche noci, una piccola parte di meli e tanti ortaggi. Fin da subito Arianna con la sua azienda, dal nome “Alpina, azienda agricola”, ha voluto fare un passo ulteriore, provvedendo alla trasformazione dei prodotti. “È nato così il succo di mela e zenzero, il succo di mirtillo, un prodotto che sembra mangiare il mirtillo fresco - ci dice con grande entusiasmo Arianna -. Ma si è attivata anche a produrre confetture extra, con tanta frutta e pochissimo zucchero, solo quella percentuale che impone la legge, per non parlare delle creme di bellezza a base dei miei prodotti agricoli”. In azienda anche una mucca con il suo vitellino, ed un cavallo, perché Arianna ha l’hobby di cavalcare.

Alla domanda del motivo dell sua scelta è netta la risposta: “Essendo cresciuta in una famiglia contadina con il nonno ora novantenne che era stato un leader agricolo della zona, ed un papà molto appassionato, mi hanno trasmesso la passione per l’agricoltura. Certo - precisa -, i miei 10 anni di studi mi hanno dato una formazione che mi permette di andare oltre il modello tradizionale. Ecco allora che fin da subito ho fatto il corso per l’abilitazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Ma io sono convinta – prosegue - che per avere un futuro le nostre aziende oltre che diventare sempre più sostenibili, devono aprirsi ai consumatori. Noi abbiamo la fortuna della presenza delle terme con un certo flusso turistico ed io mi offro per far conoscere ai turisti il processo produttivo dei nostri prodotti e dei nostri trasformati. Su questa linea vorrei aprire la mia azienda anche come fattoria didattica alle scuole. Tutti i prodotti sono venduti nel piccolo punto vendita creato in azienda, ma anche con una attiva partecipazione a fiere e mostre”. “Bellissima la partecipazione al villaggio contadino realizzato 15 giorni fa a Milano dalla Coldiretti dove ero presente in rappresentanza di Giovanimpresa di Trento”.

Molti i progetti futuri per Arianna, dall’ampliamento dell’azienda, ad un progetto vasto ed articolato di promozione dei prodotti, partecipando a fiere e mercati, ma anche realizzando una struttura di ospitalità vista la vicinanza delle terme. Il suo sogno nel cassetto è proprio questo: realizzare o un agriturismo o un B & B.

Considerato il suo percorso scolastico, ha un grande amore per l’ambiente: su tutte le sue coltivazioni pur senza farle con il metodo biologico, ha escluso l’uso di prodotti chimici di sintesi. In quest’ottica ricorda che la sua azienda è completamente autonoma dal punto di vista energetico grazie ad un impianto fotovoltaico fatto dal marito.

La dottoressa è impegnata nel sociale tramite Coldiretti Giovani Impresa e in questa veste sta valutando la possibilità di accogliere l’invito di andare a presentare i suoi prodotti in un grosso evento programmato in Sicilia. E’ una delle poche giovani cacciatrici sulle orme del nonno e del papà, con grande mira ha già cacciato un capriolo, un cervo maschio e uno piccolo. Arianna è felicemente convivente con Andrea che di professione fa l’elettricista ma che nei tempi morti è sempre pronto a darle una mano.













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