Dillo al Trentino

Mezzocorona e il parcheggio della stazione mezzo vuoto: «Ecco perché»

La segnalazione: «Hanno chiuso il bar-edicola che vendeva i ticket, e non c’è nemmeno la cassa automatica». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

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MEZZOCORONA. Un parcheggio di attestamento realizzato vicino a una stazione ferroviaria dovrebbe servire a incentivare l’uso dei mezzi pubblici (in questo caso il treno) riservando al contempo un adeguato spazio dove poter lasciare la propria auto.

Ma se quel parcheggio resta spesso mezzo vuoto, allora qualcosa non torna.

A segnalare la situazione di Mezzocorona è Luca che ha inviato una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it per raccontare come stanno le cose nel paese della Rotaliana.

Ecco cosa scrive Luca: «Buongiorno, vorrei segnalare la situazione alquanto paradossale che riguarda i parcheggi di attestamento presso la stazione ferroviaria di Mezzocorona, con ricadute praticamente quotidiane sui pendolari ma anche sui viaggiatori occasionali.

Dopo gli interventi di ristrutturazione dello stabile non è più presente il bar-edicola, che fungeva anche da punto vendita per abbonamenti e ticket destinati a chi intendeva usufruire del vicino parcheggio di proprietà delle Ferrovie.

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

Morale: gli stalli sono messi a nuovo e lo spazio per il posteggio decisamente capiente ma... desolatamente vuoto.

Mi chiedo cosa ci voglia a installare un sistema automatizzato come in qualsiasi parcheggio a pagamento con sollevamento della sbarra al prelievo del biglietto e pagamento tramite cassa continua o lettore di carte.

Ad aggravare la situazione la perdita di un paio di posti di fronte alla stazione per farci passare la nuova pista ciclabile.

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Basta così? Nemmeno per sogno.

Il parcheggio costruito qualche anno fa dall’amministrazione comunale in accordo con Trentino Trasporti avrebbe una parte riservata ai soli utenti abbonati (questo consentirebbe loro un posto auto, diciamo così, quasi “riservato” sebbene i posti siano pure lì pochissimi).

Peccato che in questo caso, all’opposto di ciò che accade per il parcheggio Fs totalmente chiuso, la sbarra rimane sempre alzata e quindi chiunque vi può posteggiare, abbonato o meno che sia.

Il sindaco peraltro ha fatto attaccare giganteschi cartelli ovunque per avvisare i turisti che se è loro desiderio possono lasciare lì pure loro la macchina per essere trasportati comodamente da una navetta fino alla partenza della locale funivia.

Insomma, davvero un controsenso: si vorrebbe far parcheggiare lì tutti per ridurre traffico e smog e incentivare l’uso del mezzo pubblico, ma in realtà di posti per parcheggiare non ce ne sono (spesso le auto sono poste in divieto o occupando zone non adibite alla sosta con rischio pure di una multa) o, se ce n’è, non vi si può accedere neppure pagando.

Spero che quanto prima si risolva questa annosa e ormai insoluta carenza di posteggi presso una stazione che, per flussi di traffico, non è certamente secondaria», conclude Luca.

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