Dillo al Trentino

Concerto di Vasco, non si placano le polemiche per il “famigerato” parcheggio P9: «Chiederemo il rimborso agli organizzatori»

Decine e decine di segnalazioni: «Tre ore per uscire dopo aver pagato carissimo quel parcheggio, deflusso pericoloso: non ci siamo». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

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TRENTO. I giorni passano ma il concerto di Vasco Rossi a Trento continua a scaldare gli animi, sia per il ricordo indelebile di un'esibizione bellissima ma anche per la questione logistica soprattutto legata al deflusso post concerto.

E se le critiche si sono sollevate immediatamente, tanto che anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha fato capire che la Trentino Music Arena sarà una bellissima area musicale ma con numeri molto più piccoli rispetto agli oltre 100mila del concerto di venerdì scorso, ecco che le mail dei lettori inviate a “Dillo al Trentino” scrivendoci all'indirizzo dilloaltrentino@giornaletrentino.it si moltiplicano.

Le abbiamo racchiuse in questo pezzo.

Marco: «Buongiorno, anche noi vorremmo segnalare l'attesa infinita prima di uscire dal parcheggio P9. Premetto che il pre concerto e il concerto sono stati magnifici, i volontari, gli alpini, i sanitari, Vasco, tutto alla perfezione. Eravamo in compagnia di due amiche abruzzesi ed eravamo felici che il primo evento di questa portata in Trentino fosse così ben organizzato!

L'assalto dei fan del Blasco: ecco i primi "accampati"

Scatta la due giorni di Vasco Rossi con il concerto-soundcheck di oggi (19 maggio) e poi il concerto-evento di domani (20 maggio) e i fan sono già pronti per entrare nell'Arena. Eccoli nelle foto di Claudio Libera

OGGI IL SOUNDCHECK.  La prima questa sera con 15 mila fan a San Vincenzo

Purtroppo il dopo concerto è stato un disastro... A partire dalla calca formatasi alla rotonda del McDonald's, alla strada di ritorno non illuminata, alla mancanza di personale di supporto per indicazioni, informazioni, aiuto... Nel tempo in cui siamo rimasti accalcati parecchie persone non sono state bene, mancanza di aria, ansia, preoccupazione. Gente che spingeva da un lato, altri dall'altro...

E poi quando finalmente riesci a ritrovare la tua auto (con un parcheggio-campo- non illuminato) devi aspettare 3 ore prima di poter uscire! La strada poi era libera e il traffico scorrevole, ma tutto quel tempo senza spostare l'auto di 10 cm ci è sembrato eccessivo!».

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

Saverio: «Buongiorno sono uno spettatore che ha assistito al concerto di Vasco. Volevo segnalare mio malgrado la situazione assurda che si è verificata durante il deflusso dal concerto. Gente bloccata per ore accalcata una sull'altra sia vicino la Cantina sociale che nei pressi del Mc Donald’s. Mi chiedo come sia possibile che per un evento di questa portata l'unica uscita fosse quella li. Per non parlare che fuori dall'area del concerto vi fossero pochi uomini della protezione civile e dei vigili del fuoco volontari... se qualcuno avesse avuto attacchi di panico da chi veniva soccorso? Ma Piazza San Carlo a Torino non ha insegnato niente? Possibile che si predilige sempre il denaro alla vita umana? È stata solo una fortuna che non sia accaduto niente altrimenti oggi eravamo qui a contare sicuramente i morti. La cosa che mi dispiace maggiormente è che devo ricredermi sull'efficienza del Trentino da tutti sbandierata. Se non si è all'altezza di organizzare determinate cose è meglio farle fare ad altri, buona giornata. Mi auguro davvero che possiate contribuire a venir fuori chi aveva le responsabilità, anche se temo che la cosa passerà in sordina soltanto perché non è successo niente e non per la bravura degli organizzatori».

L'assalto dei fan del Blasco: sorrisi, magliette e tatuaggi senza fine

Sorrisi di chi sta per vivere una giornata a tutta adrenalina, magliette e cartelloni (e qualche tatuaggio) inneggianti al Blasco: viaggio fotografico tra l'esercito dei fan a Trento (foto di Claudio Libera) - GALLERY 1

Massimo: «Volevo segnalare i disagi di chi ha scelto di venire in treno e bicicletta (tanto pubblicizzati dall'organizzazione). Io e mia moglie eravamo alloggiati a Rovereto ed eravamo arrivati a Trento portando le bici sul treno. Avevamo messo in programma di lasciare le biciclette in stazione e recuperarle il giorno dopo. Sono saltati tutti i treni straordinari per gli eventi noti che però potevano essere evitati presidiando la zona dei binari dove era previsto il passaggio del fiume di persone.

Visti i tempi di frequenza dei treni per Verona e le migliaia di persone fuori ad aspettare abbiamo scelto di farci la ciclabile Trento Rovereto alle 4 di notte. Esperienza durissima che poteva essere evitata se ci fossero stati mezzi sostitutivi dei treni. Non abbiamo potuto prendere neanche il taxi. Assurdo. Queste cose non possono essere taciute. Chi ha (mal) organizzato questo evento deve risponderne».

L'assalto dei fan del Blasco: i cartelloni sono pronti (e i cori anche)

La "combriccola del Blasco" e dei suoi irriducibili del Fan Club pronta per il concerto: ecco un'altra serie di "facce da Vasco" immortalate da Claudio Libera - GALLERY 1 - GALLERY 2

Valentina: «Buongiorno, il concerto è stato bellissimo ma purtroppo confermo che il deflusso post concerto è stato scandaloso e da suicidio... un fiume umano di persone ammassate e senza indicazioni sulla UNICA via d’uscita. Inoltre non basta... nel posteggio P9 siamo rimasti bloccati fino alle quattro del mattino. Posto non adatto a manifestazioni del genere. Distinti saluti».

L'assalto dei fan del Blasco: c'è pure chi si riposa tra i vigneti

Sono tanti, tantissimi, spesso con magliette rock inneggianti a Vasco e la voglia di divertirsi e fare casino: i fan del Blasco hanno invaso Trento, ecco un'altra carrellata di foto scattate da Claudio Libera. GALLERY 1 - GALLERY 2 - GALLERY 3

Mauro: «Buongiorno, bellissimo concerto, ottima l’organizzazione fino al termine del concerto. Purtroppo il dopo un disastro completo, confermo che il deflusso post concerto è stato scandaloso con rischio altissimo di incidenti, per fortuna che tutte le persone si sono comportate in maniera esemplare. Un fiume umano di persone ammassate senza indicazioni sulla UNICA via d’uscita e senza vie di fuga (inadeguata perché troppo stretta). Inoltre dulicis in fundo... abbiamo posteggiato al P9. Siamo rimasti bloccati per più di due ore uscendo dopo le quattro del mattino. Mai avuta un esperienza neanche lontanamente simile consiglio vivamente, a chi di dovere, per il futuro, se non vogliamo che succedano fatti gravi, vedi piazza San Carlo a Torino, di rivedere le procedure di evacuazione. Grazie».

L'assalto dei fan del Blasco: un trionfo di colori e sorrisi (e tatuaggi)

I fan del Blasco "invadono" Trento per tornare finalmente alla stagione dei concerti dal vivo, dei concerti di Vasco Rossi. Un trionfo di colori e sorrisi - I FAN DEL BLASCO: GALLERY 1 - GALLERY 2 - GALLERY 3 - GALLERY 4

Marco: «Come si fa a far pagare 25 euro,per un parcheggio che si trovava a 1 ora e 15 minuti a piedi ad andare e 1 ora e 15 minuti a tornare senza navetta? Sto parlando del parcheggio p14. Scandaloso, per una provincia autonoma che si ritiene il top...».

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Stefania: «Buongiorno, la domanda è la seguente: come è stato possibile solo pensare di far defluire 120.000 persone, forse di più, alla stessa ora di uscita, per un unica strada percorribile? Chi non c'era non ha la minima idea del pericolo a cui siamo stati sottoposti! 2 ore a passo di lumaca, un fiume di persone,  per fare 1 chilometro... 2 ore!!! Mai più non deve accadere mai più. Purtroppo questa grave pecca ha inficiato la bellezza e il luogo del concerto, mi dispiace. Una fan di Vasco».

L'assalto dei fan del Blasco: dal Pit 1 al Pit 3 ecco i gruppi già "sistemati"

I fan di Vasco Rossi stanno già occupando la Trentino Music Arena: decine di migliaia gli appassionati già "sistemati" ai propri posti... di "Kom.battimento"! (foto di Claudio Libera) - I FAN DEL BLASCO: GALLERY 1 - GALLERY 2 - GALLERY 3 - GALLERY 4 - GALLERY 5

Angel: «Buongiorno, siamo venuti al concerto da Milano. La città di Trento non era in grado di gestire queste evento. Obbligati a pagare parcheggio a 25 euro e non riuscire ad arrivarci perché tante strade chiuse, code interminabili e guardando la distanza che ci divideva tra il parcheggio e il concerto..... .

I parcheggi più vicini erano a 8 chilometri dall’evento. Dal parcheggio la Strada da fare a piedi era tra salite, vigneti, fiumi, ecc... Ovviamente il ritorno al buio. Nessuna navetta che facesse avanti e indietro ne prima ne dopo... Nessun ristoro aperto per l’evento sulla strada che riportava ai parcheggi.

Una volta terminato l’evento, in coda in auto eravamo vicini all‘ingresso autostradale Trento sud, ma lo hanno sbarrato. Ci hanno obbligati a fare più di 20 chilometri di statale in coda, direzione Rovereto. Ma perché? Bello il concerto, ma la città mi ha deluso. 

Ps: degli anni fatti da alpino in montagna l’ultimo anno l’ho fatto a Trento nel 1990. Non ricordavo una città cosi».

L'assalto dei fan del Blasco: ci sono pure quelli della...Dambelfest

Un'altra carrellata di immagini dei fan di Vasco Rossi nella Trentino Music Arena: guardate se ci siete anche voi, o i vostri amici (foto Claudio Libera) - I FAN DEL BLASCO: GALLERY 1 - GALLERY 2 - GALLERY 3 - GALLERY 4 - GALLERY 5 - GALLERY 6

Antonio: «Dopo aver subito la calca in uscita dalla Trentino Music Arena, arrivati intorno alla 1 di notte al parcheggio, siamo stati ostaggi con nessuna autorità che deviava il traffico. Dopo aver contattato il 112 e dopo circa 3 ore in ostaggio, e una camera di albergo (venivamo da Milano) già pagata e praticamente non usufruita a dovere, e 25 euro pagati di parcheggio, siamo arrivati in albergo a Pergine Valsugana alle 5 del mattino, e solo grazie ai vigili del fuoco che sono arrivati per deviare il traffico siamo riusciti a uscire. in sostanza, se non si è abituati a certi eventi è meglio non farli».

Sabrina: «Ciao, ho partecipato a tanti concerti di Vasco... ma partire da casa (un'ora scarsa da Trento ) e arrivare al concerto alle 21 e 16.... da non credere... mai visto nulla di simile... E poi il disastro di rifiuti, centomila volontari e neanche un cestino vicino. Mai visto neppure questo in nessun concerto di Vasco... la città isolata per giorni, una viabilità da incubo. Per fortuna eravamo in tanti ma tutti responsabili... c'era d'aver paura in certi momenti ma il popolo di Vasco è unico come lui! Direi che da Trento mi aspettavo decisamente qualcosa di più».

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Daniela: «Buongiorno, sono stata al concerto di Vasco. All’entrata tutto bene, ma l’uscita è stata imbarazzante, due ore e mezza in piedi con gente appiccicata accalcata in mezzo alla folla per uscire verso l’imbocco al ponte del Marinaio! La prossima volta organizzatevi in un modo migliore!».

Stefania: «Buonasera, abbiamo vissuto una situazione molto grave. Abbiamo pagato 25 euro per un servizio pessimo. Siamo arrivate alle 1.25 dopo la fine del concerto di Vasco a Trento. Ancora alle 4 del mattino eravamo tutti bloccati. Noi abbiamo prenotato una camera di albergo che non potremo utilizzare. Chiederò il rimborso della stessa agli organizzatori del concerto!».

Lidia: «Buongiornom avevo acquistato 2 giorni di parcheggio P9... a parte la polvere e la pochissima illiminazione per entrare presenti gli stuart per farti per farti parcheggiare nel giusto modo... all’uscita nulla di nulla, buio completo, gente a piedi e macchine che passavano da una corsia all’altra per defluire. Prima mi sembra eccessivo pagare 40 euro per due giorni di parcheggio quando per arrivarci bisognava fare il giro del globo obbligati ad entrare in trento tramite autostrada (arrivando da Calliano alloggiavamo li) finito il concerto alle ore 24 siamo arrivati al parcheggio alle ore 2.30 e usciti dal parcheggio alle ore 4.30. Mi sembra francamente eccessivo, in quelle ore avrei potuto tornare in Piemonte altroché arrivare all’agriturismo! Penosa organizzazione, pretenderei almeno il 50% di rimborso del parcheggio!».

Sofia: «Buongiorno, segnalo anche io come tanti altri la, purtroppo, grandissima disorganizzazione nell’uscita del parcheggio P9. L’entrata è stata meravigliosa, tanti dipendenti che facevano defluire benissimo le macchine, indicavano dove parcheggiare ecc. nel giro di 5 minuti siamo entrati e abbiamo parcheggiato! Non c’è stata organizzazione però nell’uscita! Abbiamo atteso piu di 2 ore, siamo arrivati alla macchina alle 2:20 e usciti alle 4:30 (avevamo già atteso piu di un ora per far defluire l’ammassamento delle persone che c’erano sul ponte). Non essendo arrivati subito dopo la fine del concerto, quindi, ci si aspettava un uscita piu rapida, soprattutto dopo aver pagato 25€! È un prezzo notevolmente non congruo a quanto successo e all’organizzazione! Eravamo con due macchine, quindi 50€ per? Restare bloccati entrambi per più di 2 ore? Scusatemi ma davvero inaccettabile. Fosse stato gratuito la penserei diversamente ma 25€ è esagerato! In tanti altri posti ai concerti paghi 25€ ma è ben organizzato! Abbiamo speso piu gasolio a forza di accendere e spegnere la macchina che nel tratto per tornare a Bolzano. Purtroppo non pensiamo ci sia una prossima volta ed è un vero peccato in quanto è stato un bellissimo concerto e il posto è meraviglioso! Mi dispiace veramente tanto».

Cinzia: «Buona sera,

vorrei spendere qualche  parola di ringraziamento all’organizzazione del concerto trentino di Vasco.

Io e mio marito siamo andati e tornati in treno, tutto è andato liscio.

Il percorso a piedi era un po’ lungo, ma senza fretta è stato anche piacevole. Certo come per tutti i grossi eventi ci saranno sicuramente aspetti da migliorare, ma ringrazio di aver portato in regione un concerto di quel calibro.

Ci lamentiamo sempre che le grandi manifestazioni sono sempre lontane da noi e che non succede mai nulla nelle nostre province distanti da tutto e tutti…

Quindi grazie, di averci provato e spero che sia il primo di molti. Come sempre accade chi fa sbaglia e chi non fa critica!

In bocca al lupo per un futuro di manifestazioni e feste».

Fabrizio: «Buonasera, anche noi al concerto all'arrivo presto tutto bene, poi uscita da incubo... La marea di gente ammassata sull'unica via, poi al parcheggio p9 oltre 2 ore per uscire. Non si può! Poca organizzazione, è andato tutto abbastanza bene perché il popolo di Vasco è diligente. Trento mi ha deluso, se non sapete organizzare simili eventi non fateli».

Pamela: «Buonasera, volevo condividere con voi la nostra esperienza. Io, il mio compagno e mio fratello, siamo arrivati dalla Sardegna per vedere Vasco, il nostro mito da sempre. Felicissimi fosse in Trentino in quanto col mio compagno ci rechiamo spesso in questa regione. Fino alla fine del concerto è stato tutto perfetto, concerto stupendo ed organizzazione esemplare. Noi siamo arrivati alle 9 del mattino e siamo rimasti esterrefatti da come fosse tutto perfetto. All'uscita peró, il delirio. Una sola via d' uscita per far defluire 120mila persone. Si camminava a passo d' uomo, praticamente al buio. Un delirio. Ci abbiamo messo quasi 2 ore per arrivare dall' arena al parcheggio. Arrivati al parcheggio alle 2 del mattino, pensavamo che il peggio fosse passato di poter far rientro in albergo, a Cavareno. Ma purtroppo il nostro parcheggio era il maledetto P9. Io ero alla guida, e dalle 2 sono riuscita ad uscire da quella trappola solo alle 4 del mattino. Non capivo il motivo in quanto la strada era liberissima, e all' ingresso c' erano solo alcuni vigili del fuoco.

25 euro per un parcheggio buio, senza nessun controllo e senza nessuno che a fine concerto si sia preoccupato di farci uscire in tempi normali. Epilogo da dimenticare.

Come direbbe Vasco... SENZA PAROLE!!! ».

Patrizia: «Buongiorno, desidero anch'io esprimere la mia lamentela come persona che ha assistito al concerto di Trento in "sedia a rotelle" in compagnia di molti altri fans nelle stesse condizioni. Concerto meraviglioso, sistemazione buona su di un palchetto sopraelevato con buona visibilità,  ombrelloni e molta assistenza. Fin qui nulla da eccepire. L'uscita: APOCALISSE! Siamo stati costretti dalla Croce Rossa a lasciare l'area protetta in contemporanea con le altre 120000 persone, ore e ore in mezzo ad una calca di gente che spingeva da ogni parte  scavalcando la carrozzina e sorpassando senza alcun rispetto per le mie condizioni.  Non solo non c'era un percorso riservato, ma la maggior parte del tragitto era costituito da un ghiaione dove le ruote non giravano facendo innervosire la folla circostante. Sfido chiunque ad immaginare cosa ho provato in quelle ore seduta senza poter vedere nulla tra gente arrabbiata che spingeva e con l'aria che mancava. Non sono una disabile permanente, ma questa esperienza mi ha fatto comprendere quanto le esigenze dei meno fortunati non siano tenute in considerazione da molti che organizzano logistiche e forse non hanno abbastanza competenze per farlo.».

Tamara: «Pessima organizzazione da parte della città. Abbiamo pagato il parcheggio P15 con tanto di navetta per evitare 90 minuti di camminata. Dopo il concerto siamo arrivato al parcheggio alle 4 di notte. Chiusi, imbottigliati, nell'area concerto per quasi 3 ore. Si è sfiorata la tragedia. Per fortuna il popolo di Vasco ha dimostrato una grande forza, consapevolezza ed intelligenza. Trento al massimo può ospitare eventi con 1000 persone».

Giovanni: «Buonasera, volevo segnalare quanto successo al P5 la sera del 20 maggio 2023. Finito il concerto ci siamo avviati verso il parcheggio P5 presso il palazzetto BLM Group Arena…giunti sul posto erano circa le 1.20 siamo rimasti bloccati all’interno del parcheggio senza che nessuno ci mettesse in condizione di uscire dall’area di sosta. Nessun responsabile del parcheggio un solo unico vigile urbano che all’esterno deviava le auto verso sx e non in direzione del casello di Trento sud….siamo riusciti a ripartire soltanto alle 3….una VERGOGNA per l’organizzazione, per i responsabili del parcheggio bravi solo ad incassare i soldi (e non poco considerato che il biglietto costava 25 euro). Avete rovinato una serata che doveva essere una festa invece si è rilevata un incubo!».

Davide: «Davvero una situazione indecente! Concerto del grande Vasco: la perfezione. Come organizzazione, parcheggio e deflusso: una tragedia. Gente accalcata, buio, in certi punti ghiaia e buche che in caso fosse successo qualcosa di particolare sarebbe stata una strage, nessuna indicazione, servizio informativo inesistente. Per fortuna si arriva al parcheggio e finalmente si trova ambulanti per acquistare una bottiglietta d'acqua ma purtroppo esaurita e dopo quasi due ore di camminata un po' d'acqua ci avrebbe fatto bene. Poi navigando al buio si cerca la propria auto, si sale e inizia il calvario per uscire. Pullman, macchine, gente a piedi che entra dall'unica uscita di pullman e macchine, fortunatamente non è successo nulla di grave e dico che grazie a noi spettatori che nonostante i 25 euro che abbiamo pagato ci siamo davvero comportati civilmente, ma l'organizzazione uno schifo!».

Roberto: «Confermo tutto quanto detto dagli altri. Pensate che io sono rientrato a Feltre alle 6 del mattino. Luogo semplicemente inadatto a così tante persone, fine. Mai più, credo che purtroppo Trento con la Music Arena e la gestione del post abbia fatto una figuraccia e per fortuna non si è fatto male nessuno. Ho chiesto il rimborso del biglietto del park p9, ovviamente non mi risponderà nessuno. Se sapete di una qualche class action pubblicate un articolo, grazie: non è per i 25 euro ma propio perché sono soldi di fatto rubati».

Tiziano: «Buonasera, io ho prenotato e pagato i 25 euro per un posto al parcheggio 26 zona interporto Trento nord! Risultato: non esisteva un posto riservato e chi arrivava prima parcheggiava ovunque. Io sono arrivato alle 18 e per fortuna ho trovato posto al parcheggio libero del casello Trento Nord. Nessun problema, ma come si può vendere un posto auto in una zona senza controllo degli accessi? Una vera truffa!».

Manuela: «Buonasera e grazie per questo spazio. Non si può tornare indietro, ovvio, ma magari qualche risposta da parte di Provincia e Comune, la meritiamo. O non siamo nemmeno degni di risposte (questo è l'atteggiamento che arriva da parte dell'amministrazione)? Il problema non è stata la strada a piedi. Siamo venuti da Treviso consapevolmente, sapendo che avremmo dovuto camminare 6,4 Km all'andata e 6,4 Km al ritorno dal P14, perché ci siamo informati bene prima. Sapevamo che non c'erano navette (anche se assurdo pure questo... ma per Vasco si fa). La parte peggiore del concerto è stata l'uscita, ma ci sono stati molti problemi anche durante la giornata. Allora sottopongo a Provincia e Comune alcune domande alle quali vorrei una risposta:

1) Perché ci avete obbligati ad entrare in arena con una sola bottiglietta d'acqua (senza tappo!) quando già nel pomeriggio le bottigliette d'acqua all'interno (quelle in vendita) erano finite? Quante ne avevate predisposte? Si poteva comprare solo birra. è normale?

2) Perché l'acqua nei bagni è finita alle 12 di mattina? Alle nostre richieste qualche operatore ha risposto che si aspettava un'autorizzazione. Cos'è successo realmente?

3) Perché quando si era nella via d'uscita (non ancora fuori) non c'era servizio d'ordine, nessuno a cui chiedere nulla e siamo stati abbandonati a ciò che poteva succederci?

4) Perché metterci come sardine in un imbuto largo 6 mt, una sola uscita, e non avete aperto anche altre uscite?

5) C'erano le uscite d'emergenza? Quante? Perché non le avete aperte? Non avete pensato che 120mila persone non potevano uscire insieme da un collo di bottiglia?

La provincia ringrazi Dio e i fan di Vasco che hanno mantenuto la calma. Eravamo tutti fermi e concentrati a non spingere, non muoverci troppo, non alzare la voce, sudati, attaccati uno all'altro senza poter capire perché eravamo fermi, senza vedere dove fosse l'uscita e cosa stesse accadendo. Più di 1 ora e mezza. Un incubo. Ora il minimo è chiedere scusa e dare delle risposte. Io aspetto».

Bus: «Vedere Vasco è sempre un'emozione pazzesca! Adrenalina allo stato puro! Però c'è un però... Ho parlato con alcuni miei conoscenti che erano anche loro al magnifico spettacolo di Trento e siamo tutti concordi che a livello organizzativo non sono stati assolutamente impeccabili...ANZI! Per quanto riguarda i parcheggi ( io parlo di quelli di Pergine P30-31-32) non erano assolutamente segnalati ed era difficile trovarli ... Calcolando che si doveva uscire da una super strada molto trafficata non è che di poteva rallentare o frenare all'ultimo e se sbagliavi dovevi percorre km per fare l'inversione e poi tornare indietro... Poi, trovato il parcheggio, attendi le corriere che ti lasciano a più di 4 km dal posto del concerto e per quanto riguarda l'andata non è stato neanche così male... Una passeggiata, un corteo allegro di persone che si inviavano verso l'arena in maniera tranquilla e festaiola... All'interno dell'area dello spettacolo tutto si è svolto come doveva andare... I problemi però, dal mio punto di vista e non solo, sono incominciati dopo le note di ALBACHIARA... Ovviamente tutti volevamo tornare a casa nel minor tempo possibile... Più di 100000 persone si sono riversate in un unica uscita... Che prevedeva un collo di bottiglia nella zona del Mc Donald's ... in un'ora abbiamo fatto 300 metri tutti accalcati e ammassati in una situazione di pericolo pazzesca. C'erano bambini, persone con carrozzine, persone di una certa età e ad un certo punto era sceso un silenzio "particolare"... C'era tensione, paura... solo la fortuna e comunque la calma e la tranquillità dei partecipanti ha fatto si che tutto si sia risolto senza nessuna conseguenza tragica... In quei momenti ho visto alcune persone del servizio d'ordine (sanitari, vigili del fuoco, alpini e volontari). Ma la sensazione che ho avuto è che stessero pregando che finisse il prima possibile... Non c'era nessuno che desse indicazioni o provasse a fare qualcosa... Una sensazione comune di totale impotenza! Comunque, a parte qualche malore, tutto è andato per il meglio...per fortuna! Tralascio il commento sul servizio navetta del ritorno che è stato peggio di quello dell'andata... Per il resto ...VASCO numero UNO!!!».

Davide: «Buongiorno, mi unisco anch'io alle proteste. Ho acquistato il biglietto del parcheggio P9. Segnalo che al rientro abbiamo dovuto aspettare 3 ore e mezza prima di poter uscire dal parcheggio. Una truffa, sono stati chiamati i carabinieri e la polizia. La risposta "non ci possiamo fare nulla". Non erano presenti né polizia municipale né personale. Solo dopo le ore 3.30 del mattino i volontari dei vigili del fuoco hanno cercato di aiutare a defluire. 1 uscita sola per far defluire migliaia di macchine. Voglio agire per vie legali. La mancanza di ogni norma e legge sulla sicurezza pubblica è stata rispettata. Un furto legalizzato è vergognoso. Ci vediamo in tribunale dove saranno portati come responsabilile gli organizzatori, il comune di Trento e chi ha rilasciato i permessi senza rispetto delle leggi in materia».

Fede: «Buongiorno la presente per segnalare la situazione di criticità avvenuta la notte del 21/05/2022 presso il parcheggio P9 di Trento - Desert est- al termine del concerto di Vasco Rossi. Le autovetture presenti nel parcheggio sono rimaste all'interno dello stesso dall'1:00 alle 4:00, senza possibilità di alcun tipo di movimento. Il personale presente, che a loro dire non era quello preposto per la gestione di tale parcheggio, non è stato in grado di dare spiegazioni e di fare viabilità in tale situazione (la maggior parte di essi volontari/ vigili del fuoco); continuavano solo a ripetere che loro non dovevano trovarsi lì. Una situazione imbarazzante e spiacevole nel gestire le 1000 autovetture per il deflusso da un parcheggio; parcheggio con una sola uscita dove transitava una macchina alla volta. Dopo averci trattenuto all'interno inspiegabilmente, le prime ad uscire ci hanno messo non meno di 3 ore. Non è stato comodo rimanere bloccati per così tanto tempo senza vie di fuga e in un'area priva di servizi igienici. Non è stata questione di carenza di personale, in quanto al cancello c'erano non meno di 15 persone suddivise in gruppetti a chiacchierare, senza alcun tipo di preoccupazione. Se si vogliono continuare a fare eventi di questo calibro è il caso che qualcuno si preoccupi.  Fa sorridere come nei vostri articoli si parli esclusivamente delle situazioni sotto controllo, senza citare neppure lontanamente le criticità che la serata di ieri ha portato. E' follia impiegare 4 ore, dal termine del concerto all'ingresso in autostrada. Preferirei foste onesti e valutaste anche gli innumerevoli aspetti negativi della gestione del concerto di ieri sera. Cordialmente».

Fiamma: «Buongiorno, ho scritto una mail direttamente agli organizzatori. Venerdì dalle 17 era impossibile raggiungere il parcheggio prenotato, ragion per cui le macchine sono state lasciate nelle vie dei paesi vicini, nel mio caso a 5 chilometri in località Romagnano. Al momento nessuno mi ha ancora nemmeno risposto».

Luisa: «Buonasera, ritornati al parcheggio P9 dopo il concerto, vi siamo rimaste bloccati per oltre 2 ore, completamente abbandonati a noi stessi dagli organizzatori del parcheggio. È inconcepibile avere un servizio del genere a fronte di un pagamento di 25 euro. Chiediamo il rimborso del parcheggio per il disagio che abbiamo sopportato, riuscendo ad uscire dal parcheggio finalmente alle 4 del mattino.».

Riccardo: «Buongiorno, nel ringraziarVi per aver creato questo spazio, sono a raccontare quanto successo finito il concerto: concerto bellissimo Vasco super e organizzazione durante perfetta, finito il concerto il deliro! Come si è pensato di confluire 120 mila persone da un' unica uscita? Tutto bene quel che finisce bene ma è stato un miracolo... persone ammassate su quel ponte poi chiuso per pericolo e dirottate su una strada alternativa, pensarci prima? Persone che stavano male e difficoltà dei soccorsi a raggiungerle! Arrivati al parcheggio P9 usciti dopo tre ore dopo innumerevoli telefonate al 112. Personale al parcheggio inesistente, a pensare che abbiamo pure pagato 25 euro! Si potrà chiedere il risarcimento? Siamo usciti alle 4,30 incazzati e delusi! Conclusione: forse non si è dato troppo peso all'evento? fortuna che non è successo nulla di grave? Cordiali saluti».

Michela: «Salve, io c’ero il 20/5. Ho acquistato park P32 (Pergine Cavalli). Ottimo servizio, parcheggiatori disponibili, zero traffico, la navetta a due passi tra l’altro è partita subito. In città ho trovato tutto molto organizzato, protezione civile ed alpini pronti a dare indicazioni, un sacco di bagni, bar e locali organizzati. Entrata in Arena ordinata, token comodi, panini molto grandi. L’uscita dal pt3 in circa 30 min molto composti senza spingere, lungo la strada tutti educati e silenziosi. Al ns arrivo zona BLU 3 navette pronte a disposizione, uscita dal park tranquilla e zero traffico per strada. Mi spiace per le lamentele ma volevo comunque lasciare un mess positivo».

Riccardo: «Buongiorno,  volevo segnale quanto accaduto alla fine del concerto di Vasco il 20 maggio. Come si è pensato di far affluire 120 mila persone da un un uscita unica imbottigliandole su un unico percorso! Difficoltà dei soccorritori a raggiungere persone che si sentivano male nelle ressa, chiusura ad un certo punto del ponte per pericolo facendo deviare le persone su un percorso alternativo! Situazione parcheggi: siamo rimasti al Parcheggio P9 fermi per quasi tre ore siamo usciti alle 4,30 am dopo innumerevoli telefonate alle forze dell’ordine. Una situazione veramente paradossale mai vista in altri concerti o eventi di questo portata! Buona giornata».

Sara: «Buonasera, raccolgo il vostro invito a rappresentare i disagi subiti in occasione del concerto di Vasco Rossi a Trento per segnalare che nell'occasione in oggetto, nonostante avessi anticipatamente pagato ben 25€ per parcheggiare a Pergine Sant'Orsola, a causa dell'incredibile traffico generato dall'aver deviato tutto il traffico sull'uscita Rovereto nord, non sono mai giunta al predetto parcheggio. Erano infatti già le 20.10 e ho dovuto posteggiare in un parcheggio di fortuna a bordo strada e arrivare a piedi all'arena. Ritengo doveroso ottenere il rimborso, stante l'impossibilità di fruire del servizio a causa della disorganizzazione della gestione dell'evento, certamente non a me imputabile. Cordiali saluti».

Federica: «Buonasera il concerto è  stato favoloso l'ambiente bellissimo ma organizzazione un po' così,capisco che era la prima volta ma non si può tralasciare nulla al caso. 1) ho pagato 25 euro parcheggio p9 mai usufruito perché tutto bloccato, fortunatamente sono riuscita a trovare un parcheggio in centro Trento... 2) un'unica uscita per 120.000 persone è stata allucinante (premetto che sono andata a tantissimi concerti) mai visto una cosa del genere... 3) al ritorno bus navetta e taxi inesistenti. È andata bene che tutti abbiamo cercato di mantenere la calma. Mi ripeto, il posto è bellissimo ma devono trovare soluzioni per organizzare al meglio l'uscita.».

Davide: «Sono uno dei 100 e passa mila, concerto stupendo, per quel che riguarda il deflusso posso dire che se fosse scoppiato un petardo o qualche motivo di disordine ci scappava il morto o i morti... 100.000 e passa persone sono uscite tutte da una rotonda e poi la maggior parte da un ponte dove c'erano persone a vendere birre bloccando il deflusso, allucinante. È andato tutto bene, però per ripetere certi numeri in quell'area non si può permettere che il deflusso sia permesso in quella unica direzione. Buon lavoro».

Sara: «Buonasera, come suggerito dai miei compagni di viaggio vi mando una mail per raccontarvi la disavventura che abbiamo avuto venerdì scorso al concerto di Vasco Rossi a Trento. Problema n.1..abbiamo pagato per parcheggiare al p.12..doveva esserci la  navetta invece nulla. La ragazza al parcheggio ci aveva detto che il palco era a 4 km di distanza..ebbene erano erano almeno 8 i km da fare per raggiungere il luogo dell evento. Abbiamo proseguito perché era talmente tanto l entusiasmo che non ci siamo fatti abbattere. Il concerto niente da dire. 2° grossissimo problema: l'uscita dal mega campo è stata traumatica. Ci siamo ritrovati, per un ora e mezza, ammassati tra la gente perché vi era solo una via di uscita. Considerando il mio metro e 60, sono stata bravissima a non sentirmi male. Ho visto ragazze svenire, pozze di sangue sotto la loro testa, bambini distrutti... insomma, un incubo! Finalmente riusciti ad uscire dall' ingorgo, dopo ore ed ore in piedi, abbiamo raggiunto la nostra macchina...3° problema...altri 8 km a piedi... distruttivi! Rientro a Verona ore 6.00 del mattino. Stanchi morti ma felici che non ci fosse capitato nulla! Poteva succedere l'irreparabile in una condizione così! Ecco, questo il mio racconto....Vasco ti voglio bene, ma la prossima volta ti verrò a vedere allo stadio.».

Barbara: «Buonasera, come tanti altri anch'io devo lamentarmi per non aver trovato il parcheggio pagato carissimo... niente segnalazioni e come me tante altre persone. C'erano macchine parcheggiate male  e abbiamo camminato tantissimo: chiedo il rimborso».

Genny: «Buongiorno, ho letto quanto scritto su disservizi e parcheggio buio, e mi sono molto sorpresa perché io non l'ho vissuta così uscendo dal parcheggio P10. E la tangenziale percorsa a piedi era illuminata. Con tanta gente così non si può pretendere di essere a casa in un battibaleno! Così come succede all'uscita dai centri commerciali durante il periodo natalizio, o tornando a casa dal mare o dalla montagna o dai laghi di domenica sera. Devo dire che ho visto gente di tutte le età comportarsi molto educatamente, gente felice dell'esperienza vissuta. ...ma poi se vogliamo fare polemiche ... Se Vasco tornasse a Trento, io tornerei a vederlo! Ringrazio per l'attenzione.».

Monica: «Buonasera, penso di essere una delle tante persone che non sono riuscite ad arrivare al  parcheggio. Ho inviato mail il giorno dopo per avere rimborso di ben 2 autovetture che dovevano parcheggiare al p7 che però hanno  abbandonato la macchina in mezzo ai campi perché rischiavamo di non vedere il concerto, ma ad oggi nessuno non mi ha comunicato nulla».

Igor: «Buongiorno, ho acquistato subito il biglietto del parcheggio P9 appositamente per arrivare a Trento tranquillo senza dover preoccuparmi del dove parcheggiare l'auto, l'ho preso vicino all'area concerto con 2 figli meglio esser vicino ho pensato, sapevo di trovare traffico ma non era un problema, concerto fantastico, l'uscita un po' meno ma per fortuna superata la rotonda Mcdonald's si tornava al parcheggio tranquillamente. Questione parcheggio un campo aperto dove ho visto più di qualcuno inciampare, non si vedeva quasi niente, per fortuna avevo l'auto in fondo a bordo ma 25 euro è stata un'esagerazione, al massimo 5 per un posto così, uscita dal parcheggio... dall'1:51 alle 4:19, non una indicazione, io come altri ho seguito un'auto, poi dopo 2 mi accorgo che l'uscita è unica per 5 colonne di auto che fanno uscire scaglionati, tempo d'attesa all'uscita 10/15 minuti, tempo "perso" nel traffico fra andata e ritorno  5 ore, da Trieste a Trento 3 ore e mezza in autostrada. Voto organizzazione 3.».

Samuele: «Buongiorno. Inutile dire che la Trentino Music Arena non è adatta ad un evento del genere. Scelta scellerata quella di fare accedere e defluire tutti solo da nord! Grazie a Dio non è successo niente».

Camilla: «Buongiorno. Nel 1997 sono stata al concerto degli U2 A Reggio Emilia. Ai tempi pagammo 90.000 lire, una cifra enorme, 150.000 persone. Parcheggiammo in campagna, come tutti e, alla fine del concerto, rimanemmo bloccati ben cinque ore. Un'agonia. Ebbene, non ci siamo lamentati, ma abbiamo atteso le cinque ore per poter uscire da quel groviglio di macchine. Basta polemizzare! Andiamo oltre. Se lo abbiamo subito noi e non abbiamo chiesto il rimborso, che tacciano pure questi e si godano il fatto di aver partecipato a un concerto stupendo di Vasco. Eccheccavoli!».

Simona: «Primo concerto del nostro bimbo di 5 anni. Un sogno che si avvera e in quanto tale cerchiamo di organizzare tutto nei minimi dettagli per fargli vivere quel giorno in maniera perfetta. Compriamo quindi il parcheggio per aver posto auto assicurato e lo prendiamo al P9. Siamo di Ferrara ed arrivare a Trento ci vuole poco. Partiamo dopo pranzo per evitare la calca, ci aspettavamo della fila si ma NON 2 ORE per poi non arrivare neanche a questo benedetto parcheggio oltretutto non segnalato. Il bimbo era impaziente ed erano già le 19:30. Abbiamo parcheggiato dove capitasse per non perdere il concerto. Una vera vergogna».

Lisa: «Buongiorno, sono partita da Padova alle 11 per arrivare a Trento nella tempistica normale,leggero imbuto uscita dal casello (basta andare a sciare e sono cose normali) arrivati al parcheggio P4 in un attimo. Ci siamo messi comodi con le nostre sedie,i nostri panini e le nostre birre fino alle 17 e il parcheggio era praticamente vuoto. Il ritorno un disastro vero, poteva scapparci il morto vero, non c'erano indicazioni vero, tutto sacrosanto ma forse noi spettatori potevamo aspettare un po' in arena prima di correre via, potevamo anche immaginare che 120mila persone avrebbero creato caos in un luogo dove non sono abituati a queste portanze. Sicuramente vanno riviste molte cose ed è un peccato non sfruttare una bella zona come l'arena ed è anche giusto segnalare i disagi e i rischi ma è altrettanto vero che se di un evento così che abbiamo aspettato per quasi 3 anni rimane solo il disastroso rientro qualcosa non quadra. Ci siamo sicuramente divertiti,ci siamo emozionati con Vasco e con i nostri vicini di concerto e deve prevalere questo. Per quello che ci riguarda avevamo già programmato di metterci comodi in auto a dormire,adrenalina permettendo, aspettando che la coda finisse e così è stato! Alle 5 siamo partiti e non c'era ovviamente un anima e noi eravamo anche quasi riposati. Lo so,sono controcorrente ma è giusto anche dare una voce non negativa e grazie Trento nonostante i disagi...si può sempre imparare per fortuna!».

Morena: «Buongiorno sono Morena, come già ho letto, confermo che l evento è  stato organizzato male. Code infinite con percorsi viabilità non gestiti correttamente. Un parcheggio pagato non usufruito perché era impossibile  arrivare. La macchina parcheggiata in un campo per poter arrivare con 1 ora di camminata al concerto alle 9.40 seguendo la massa ma senza nessuno che ci fosse per chiedere informazioni. Per non parlare dell'uscita in un'unica  direzione che se succedeva il panico succedeva una tragedia... Alle 2 di notte eravamo  ancora in uscita in strade buie ..convinte che una volta arrivate avremmo potuto prendere uscita Trento sud non quella di Rovereto ci dicono che l'avevano chiusa perché era intasata quindi non c'era motivazione. Tra l altro avevamo con noi una persona che non si sentiva bene, abbiamo chiesto cortesemente alla polizia locale e carabinieri se ci potevano fare passare ma ci è stato risposto di no. Quindi io io sono dovuta tornare indietro a piedi a prendere la persona che avevo lasciato vicino alla rotonda di entrata Trento sud perché non stava bene. Una volta arrivata, ho chiesto se almeno ci potevano accompagnare su dove avevo la macchina e ci è stato detto: "ma se dovessimo fare da taxi a tutti...". Ho preso sotto braccio la persona che mi poteva svenire da un momento all'altro e sono tornata a piedi su.. poi dovrei continuare ma credo che sia abbastanza. Credo che una disorganizzazione tale non si sia mai vista e neppure un tale disagio».

Grazia: «Buongiorno, approfitto per segnalare la mia situazione che condivido con più persone. Ho regolarmento prenotato e pagato 25 euro per il parcheggio P19. All'arrivo al parcheggio i posti erano ESAURITI e sono stata invitata a recarmi al parcheggio P24, esaurito anche questo. Di conseguenza mi hanno detto di lasciare la macchina dove avessi trovato spazio. Fortunatamente ho trovato un parcheggio all'interno di un'area logistica priva di cancello ed ho lasciato la macchina lì. Ho scritto agli organizzatori del servizio chiedendo il rimborso perché, pur avendo prenotato e pagato 25 euro, non ho potuto usufruire del parcheggio. Ovviamente non ho ricevuto nessuna risposta!

Non trovo affatto corretto questo comportamento. Un'altra segnalazione che vorrei inoltrarvi riguarda i prezzi all'interno dell'area del concerto delle bibite e a metà concerto (più o meno) i token erano esauriti e non ho potuto acquistare l'acqua. Sinceramente, non si possono lasciare le persone senza acqua, puoi togliere le birre, i panini o quant'altro, ma l'acqua non è ammissibile...».

Filippo: «Buongiorno, abbiamo pagato online 25 euro di parcheggio p19 per assicurarci il posto e quando siamo arrivati era pieno e chiuso quindi abbiamo dovuto arrangiarci e parcheggiare da soli a bordo strada dopo avere pagato 25 euro di parcheggio e non sono 2,50 sono una bella cifra gia di sè! Vergognoso».

Marco: «Buongiorno, leggo della vostra richiesta di segnalazione. Allego biglietto e foto dimostrativa. Siamo arrivati nel parcheggio alle 2 circa, con deflusso che tutti conosciamo, nel quale il popolo di Vasco ha dato una lezione di autocontrollo, a parte la questione rifiuti sulla tangenziale e guatd rail... Personalmente mi sono portato a casa il mio sacchetto come quando vado in montagna, ma tant'è. Una volta salito in auto riesco ad incolonnarmi x defluire, con pazienza, ma dal nostro maledetto P9 non so esce! C'era stato detto che sarebbe stato aperto un secondo varco, lato tangenziale, ma verrà aperto solo alle 4 del mattino!!! Abbiamo chiamato anche il 112, che ci ha avvisato di essere al corrente della situazione. In amica alle 3 e 15 mi dice di essere già a casa, a Brescia, era con noi al concerto, aveva il p5, noi eravamo ancora dentro il parcheggio! Era tutto paralizzato, non c'erano operatori a gestire il deflusso, era affidato al caso, le persone Non si sono innervosite, hanno mantenuto la calma, dono alla fine. Quando poi comprensibilmente hanno iniziato a perdere le staffe. L'operatore del 112 ha chiesto se qualcuno non stesse bene, altrimenti non sarebbero intervenuti. Ripeto alle 4 il secondo varco è stato aperto, e il deflusso è stato sbloccato. Inaudito. Il rimborso sarebbe il minimo, ma non lava la coscienza. Pretendiamo delle spiegazioni, delle responsabilità, delle risposte. Il fatto che non sia successo nulla, non significa che la situazione non sia stata pericolosa e che la gestione sia stata incompetente o peggio negligente».

Sabrina: «Buongiorno con la presente sono a richiedere il rimborso della spesa di 25 euro da me sostenuta in quanto per l'uscita dal parcheggio ci sono volute più di due ore, quando so per certo che negli altri parcheggi lo smaltimento del traffico è stato molto più veloce e molto meno problematico».

Andrea: «Ho partecipato sia al concerto del 20 maggio che al Soundceck del giorno precedente. Già quindi dal 19 sono cominciati i disagi: alloggiando a Rovereto, mi sono diretto a Trento per il soundceck e per arrivare al famigerato parcheggio P9 ho impiegato oltre 2 ore. Nonostante aver percorso 600 km, per fortuna sono arrivato in tempo. Avere avuto dei disagi così importanti già con solo 15.000 persone circa, doveva far prendere provvedimenti, ma  a quanto pare i rimedi sono stati peggiori dei problemi.

Il 20 infatti, per il concerto ci sono stati disagi infiniti sia di traffico che di sicurezza. Dobbiamo ringraziare solo il buon senso delle persone e la fortuna del fatto che non sia successo niente, perché la gente era veramente accalcata. Si può accettare che 120.000 persone escano solo da una viettina secondaria? Forse no, da sottolineare anche la mancanza di personale dell'organizzazione e delle Istituzioni a supporto del deflusso. Per poi finire con il parcheggio P9, pagato ben 40 euro per le due date. Visto che il parcheggio aveva due uscite, una dove uscivano tutti, sbloccata solo grazie ai valorosi vigili del fuoco, venuti a sopperire a mancanze di altri, e una sul resto che usciva sotto la tangenziale, stradina di circa 200 metri interdetta sia ai pedoni che alle macchine e che portava a una rotatoria che faceva defluire il traffico verso autostrada e statale fuori Trento. Questa uscita, dalla quale eravamo defluiti in occasione del soundceck, il 20 maggio era vigilata da uno zelante vigile che impediva l'accesso a tutti, sia pedoni che macchine, ma avrebbe agevolato (e non poco) il deflusso. Su mia richiesta e poi di tante altre persone, il vigile, anche scontrosamente ha detto che non si poteva passare di li. Abbiamo chiesto anche se potesse chiamare qualcuno per farsi autorizzare, ma a quanto pare la praticità non è di questo mondo. Il concerto comunque è stato fantastico, ma sicuramente a Trento non penso di tornare mai più a vedere un concerto».

Jessika: «Buongiorno, ho partecipato al concerto di Vasco Rossi a Trento e per tale evento avevo acquistato il biglietto per il parcheggio P11 MonteBaldo e il comune di Trento aveva organizzato a suo parere la viabilità.

Non sono nemmeno riuscita ad arrivare al parcheggio perché sono rimasta ferma nel traffico 2 ore! A quel punto per non perdere il concerto ho dovuto parcheggiare in un campo e andare a piedi.Al ritorno non avete idea di quanto tempo abbiamo perso solo per raggiungere la macchina per poi sentirmi dire dalla polizia locale che la strada per arrivare all autostrada Trento Sud la tenevano chiusa e dovevo farmi altre 2 ore di fila per raggiungere Rovereto Nord. Allego il biglietto del parcheggio. Chiedo cortesemente, a fronte di tale disagio, il risarcimento del biglietto del parcheggio».

Rosa: «Buongiorno, penso che il concerto sia stato fantastico ma l'organizzazione dei parcheggi pessima. Prima del concerto seguivo il sito ufficiale della Provincia di Trento, da lì ho appreso della necessità di prenotare il parcheggio specificando che l'azienda che si occupava di questo servizio era Parkforfun... Parcheggio pagato 25 euro 15 giorni prima dell'evento. Il parcheggio in questione nel mio caso è il P7 zona Ravina Nord... da premettere che nel voucher non era nemmeno specificato un indirizzo preciso e per 4 giorni di fila prima del concerto ho cercato di chiederlo... ma con risultati pessimi visto che nessuno ha saputo darmi un indirizzo preciso, gli operatori al telefono continuavano a dire che il tutto sarebbe stato segnalato sul posto da cartelli e in più che ci sarebbero stati dei loro operatori, cosa non veritiera (doveva essere un primo campanello d'allarme). Il giorno del concerto ho avuto non poche difficoltà per arrivare a questo parcheggio, nessun segnale e nessun operatore ne sulla strada e ne nei pressi del parcheggio... la cosa più sconcertante (alle 20.30 a mezz'ora dal concerto) dopo aver trovato finalmente il P7 è stato apprendere che il parcheggio era chiuso perché pieno... Alle ore 20 avevano predisposto altri 2000 parcheggi per le persone che non avevano prenotato a discapito però di chi come me si è fatta 780 km con un parcheggio prenotato e pagato 25 euro. Vorrei sapere a questo punto a chi devo chiedere il rimborso di un parcheggio non utilizzato?».

Antonella: «Bellissimo concerto, magnifico spettacolo!! Peccato che siamo rimasti in 5 in macchina dall’una alle quattro di notte, fermi nel parcheggio P9 Sconcertante pagare 25€ e vedere che tutti gli addetti al pre concerto erano spariti lasciando l’intero parcheggio ad un ragazzo volontario che si è trovato a gestire un traffico immenso con una sola uscita. Sono state numerose le chiamate e solo dopo ore sono arrivati dei volontari che ingiustamente hanno subito delle accuse e degli insulti molto pesanti. L’organizzazione non può essere a capo dei volontari che stavano lì dalle cinque di mattina! Ma è possibile che 25 euro a macchina per 9.000 macchine non siano stati sufficienti per organizzare un deflusso dignitoso? Una vergogna davvero e una grande delusione! Devono come minimo restituire i soldi ed organizzarsi meglio la prossima volta. Abbiamo fatto una figuraccia con i fuori provincia che non hanno risparmiato di certo il giudizio rischiando che le aggressioni verbali diventassero fisiche. Voto positivo per Vasco, negativo per l’organizzazione post concerto, quella che di solito fa la differenza!!».

Serena: «Buongiorno, viste le numerose segnalazioni che vi sono arrivate volevo portare anche io la mia testimonianza. Purtroppo l’organizzazione del concerto non è stata ottimale, soprattutto in fase di deflusso a concerto finito. Pagato 25 euro di parcheggio (famigerato P9) e ci siamo dovuti fare 30 min di strada a piedi all’andata e altri 30 al ritorno (ed eravamo pure tra i più vicini all’area concerto). Non parliamo del fatto che siamo rimasti bloccati per ben 2h e mezza nel parcheggio prima di uscire (organizzazione decisamente da rivedere). Dulcis in fundo parcheggio non illuminato e i vandali ci hanno dato dentro ;forzate entrambe le serrature della mia macchina per rubare una chiavetta usb (valore forse 20 euro). Una fatalità probabilmente ma in 10 anni di concerti mai successa una cosa simile prima d’ora! Così oltre ad aver pagato profumatamente il parcheggio adesso da pagare ho anche il conto del carrozziere. Vorrei sapere se a qualcun altro è successa la stessa cosa e se qualcuno si prenderà la responsabilità di quanto accaduto o se invece finirà tutto nel dimenticatoio. In conclusione concerto bellissimo, bella serata ma a parte questo, il resto tutto da dimenticare. Di certo non consiglieri ad amici e parenti eventi che si potrebbero svolgere in futuro  in questo contesto. Spero con il vostro spazio possiate dare voce a chi come me, oltre al disagio generalizzato ha subito pure un furto. Ringraziandovi, auguro una buona giornata.».

Danny: «Buongiorno, sono Danny da Brescia, quello di Trento é stato il mio 14esimo concerto di Vasco. Vasco come sempre mitico ma, come saprete, l'organizzazione ha lasciato a desiderare. Dopo tutto il giorno sotto al sole senza acqua per potersi rinfrescare (se non a pagamento) é stata assolutamente sbagliata la scelta di fare uscire le persone tutte insieme in un unica via (a nord dell'area). Se non si potevano utilizzare altre vie, l'uscita delle gente avrebbe dovuto essere eseguita a scaglioni. Inoltre avevo l'auto al parcheggio p9 ed é stato vergognoso vedere che non era presente personale e dover cercare di uscire tutti da un unico cancello! Ho visto 14 concerti di Vasco tra cui Modena park (220.000 persone) e una situazione così non l'ho mai vissuta. Sono rientrato a Brescia alle 6 del mattino (non senza difficoltà alla guida) dovuta alla stanchezza. Mi sarei aspettato di più come organizzazione considerata anche la proverbiale precisione trentina. Sono intenzionato a chiedere almeno il rimborso del parcheggio P9. Anche se l'organizzazione in generale meriterebbe una causa tramite avvocati».

Davide: «Salve, questa è l’email che ho inviato agli organizzatori del parcheggio “parkforfun” senza mai aver ricevuto nessun risposta, veramente assurdo. “Salve, io ho acquistato regolarmente il parcheggio per il concerto di Vasco Rossi del 20 maggio, arrivato nella zona del mio settore (P9), nessuno a controllato l’effettivo acquisto del biglietto per poter parcheggiare all’interno, ne ha me, ne a nessuno altro. Mi è sembrato al quanto irrispettoso nei miei confronti e di chi come me ha legalmente pagato il proprio parcheggio. Mi sembra abbastanza doveroso da parte vostra eseguire un rimborso nei miei confronti, perché sono stato preso in giro facendomi credere che senza biglietto non si potesse parcheggiare, quando invece entravano tutti come fosse gratuito. Mi sono sentito parecchio preso in giro”».

Sabrina: «Buongiorno, è con gran rammarico che anche noi segnaliamo il totale disservizio post concerto di Vasco Rossi. Segnaliamo una situazione assurda e alquanto pericolosa durante il deflusso dal concerto. Premetto che sono abituata ad andare a concerti di cantanti di fama internazionale, e non ho mai assistito a niente del genere. Situazione da panico totale, c'è da ringraziare che non sia successo nulla di grave. Pagare un parcheggio (p9) 25 euro e impiegare ore per arrivarci e uscire ..senza nessuna informazione o segnalazione è scandaloso. Sicuramente la città di Trento non è adatta a manifestazione di tale portata. Pensare che 120.000 persone potessero uscire dall' arena utilizzando un'unica e solo uscita e camminare km per arrivare al parcheggio... da non credere».

Marco: «Buongiorno. Ho parcheggiato al P9 e confermo che siamo stati bloccati per quasi 3 ore! Assurdo… Mio figlio che iniziava il lavoro alle 6.30 è arrivato a casa a Brescia alle 5.45 e è andato a lavorare senza dormire».

Silvia: «Confermo i commenti letti, bellissimo concerto ma organizzazione pessima. Sebbene partiti per tempo, non siamo riusciti a raggiungere il P9, in quanto l'uscita obbligatoria a Rovereto ha creato code allucinanti. Parcheggiato alla fine in una capezzagna, a un'ora e venti di strada. Unica nota positiva è stata che al ritorno, per evitare la calca siamo usciti all'inizio di Albachiara tranquillamente dal Pit2,  raggiunto a piedi l'auto e rientrati a Lazise senza problemi. Alle 2.30 eravamo a letto. Quindi, pur avendoci smenato i 25€ del parcheggio, a noi è andata di lusso».

Emanuela: «Buongiorno, vista la vostra iniziativa 'Dillo al Trentino', approfitto anch'io per portare la nostra testimonianza relativa  ai disagi post concerto di Vasco Rossi. Arrivati in mattinata, traffico scorrevole, parcheggiato, con personale di assistenza,   al P9 con prenotazione 25euro; tranquilla passeggiata   con superamento di vari controlli fino all'Arena; attesa e Concerto oltre ogni aspettativa: spensieratezza, convivialità, serenità e divertimento (con la presenza discreta e continua di Forze dell'Ordine, Volontari, e personale vario). Poi, finito il Concerto, tutto d'un tratto blackout, senza neanche rendercene conto ci siamo trovati al buio, senza nessun tipo di assistenza,  imbottigliati, accalcati in un unica via d'uscita, trasportati dal fiume di persone , sono stati attimi di panico nella consepevolezza che se fosse successo qualcosa non avevamo via d'uscita e che le conseguenze sarebbero potute essere veramente gravi. Un atmosfera surrale ,  la tesione si è andata allentando solo  quando , dopo due ore, la gente andava disperdendosi e siamo giunti al parcheggio. Quando ci siamo guardati negli occhi il sospiro di solievo non è stato per la meravigliosa esperienza del Concerto ma per lo scampato pericolo, ignari che una volta saliti in macchina ci volessero altre due ore,  e solo dopo l'arrivo dei Vigili del Fuoco, per uscire dal parcheggio, il tutto senza un spiegabile motivo se non quello della mancanza di personale che gestisse l'uscita. Che dire, organizzazione inefficiente con sottovalutazione del pericolo e inadeguata risposta al problema di congestione che si è creato, è andato tutto bene grazie al sorprendente e inaspettato comportamento civile e responsabile del pubblico».

Nicola: «Buonasera. Sono venuto da Merano per assistere allo spettacolo di Vasco. Premesso che il concerto è stato spettacolare ed indimenticabile, lo stesso non si può dire per l’organizzazione. Ho prenotato un posto auto al parcheggio P19 Innsbruck Sud tramite il sito parkforfun, pagandolo profumatamente (25 euro). Arrivato al casello Trento Nord, la polizia ci ha comunicato che il parcheggio era al completo (e neanche chi era munito di prenotazione poteva accedervi), e che ci saremmo dovuti arrangiare altrimenti. Il giorno seguente ho scritto una mail alla società parkforfun (un indirizzo PEC purtroppo non sono riuscito a trovarlo) chiedendo i 25 euro di ritorno. Superfluo dire che ad oggi (27.05) non ho ancora avuto risposta. Imbarazzante. Tralasciamo la calca che si è formata all’uscita».

Davide: «Buongiorno, leggo, ancora dopo una settimana, polemiche sul parcheggio e aggiungerei la mia esperienza. Dovevamo essere in 4 (tutti dello stesso nucleo famigliare) ma, per motivi di salute, eravamo io e mio figlio di 11 anni compiuti. Siamo arrivati a Trento, da Reggio Emilia, alle ore 14:00 e non avevamo prenotato alcun parcheggio. Abbiamo prenotato un b&B, inoltre, a Ponte Arche perché a Trento i prezzi erano proibitivi. Appena raggiunto l'alloggio abbiamo prenotato il parcheggio n°18, unico disponibile(zona Innsbruck Nord), al costo di 25 euro.  Partiamo da Ponte Arche alle 17:00 e dopo circa 30'/35' arriviamo al parcheggio n°18 ma purtroppo lo troviamo chiuso. A protezione dell'ingresso c'erano due giovanissimi che ci dicono di cercare posto più avanti perché il parcheggio 18 era completamente pieno. Ci consigliano, addirittura, di trovare un posto per strada (che per l'evento era stata resa a senso unico). Alla fine veniamo guidati al parcheggio 24, all'interno di un azienda di mobili (credo) senza che nessuno ci abbia mai chiesto il ticket di prenotazione. Dove sta il problema? Io ho pagato per il parcheggio 18 perché c'era disponibilità, ma perché lo troviamo completo e veniamo spostati al 24? In caso di danni (causati o subito) o altro quali diritti avrei potuto accampare? E' o sarebbe solo la mia parola contro quelle di un ticket che dice espressamente una cosa: parcheggio 18! Non ho idea di quali fossero gli accordi con i proprietari delle aree adibite, per l'occasione, a parcheggio ma penso che il costo di 25 euro sia veramente poco adeguato (ma questo è un mio punto di vista. "Fortunatamente" lasciamo il concerto 45' circa prima della fine e dopo aver trovato un NCC (che portava in zona concerto una donna in gravidanza) rientriamo al parcheggio 24 per, successivamente, raggiungere Ponte Arche».

Massimo: «Salve, volevo segnalare la completa disorganizzazione dell'evento Vasco Trento. Arrivato alle 18 al parcheggio in oggetto e avendolo pagato online mi veniva detto che era esaurito e di parcheggiare altrove. Bus navetta senza controlli e sebbene veniva detto dall'organizzatore che la destinazione era Music arena si e fermato in centro con 8km di scarpinata non prevista. Deflusso da panico 120,000 persone accalcate in un imbuto di 5/6 metri e personale di servizio inesistente. Ho contattato Parkforfun senza aver ricevuto risposta, il comune di Trento mi ha scritto che loro nn sono responsabili. Vasco merita un luogo meglio organizzato. MAI PIU A TRENTO. La stampa devanta l'evento ma se non e successo niente e per merito della gente che ha mantenuto la calma».

Luca: «Buongiorno, mi chiamo Luca e insieme alla mia compagna e un minore siamo stati al concerto di Vasco Rossi lo scorso 20 maggio 2022 al Trentino Music Arena di Trento. Mi aggiungo alle molteplici polemiche e critiche sull’organizzazione pessima dell’evento. Non entro nei dettagli perché credo che sia stato già detto di tutto ma vorrei sollevare una questione inerente al mancato riconoscimento del diritto a parcheggiare con relativa prenotazione. In possesso della prenotazione del parcheggio nell’area P9 come da documento allegato ci siamo recati in luogo e non ci è stato permesso parcheggiare in quanto il parcheggio P9 era gia  completo. Dopo aver esibito regolare prenotazione ci è stato consigliato un altro parcheggio. Non credo che andrò ad altri eventi al Trentino Music Arena visto la brutta esperienza però chiedo il rimborso del parcheggio P9 che si era prenotato e pagato € 25,00 ».

Stefano: «Siamo arrivati al park 9 alle 14 da Feltre.  Ci siamo diretti verso l’area del concerto e tutto filava liscio. Il concerto è stato meraviglioso a dir poco! All’uscita l’incubo! Per fare 300 metri più di un’ora e mezza in una strada larga 6 metri! Vi rendete conto quanto vi è andata bene? Non è giusto che non vengano fuori i nomi dei responsabili. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto capitare! Per quanto riguarda poi l’uscita dal park P9 Vi posso solo dire che abbiamo atteso fino alle 4 senza una persona di servizio. Poi all’improvviso si sono materializzati 15 vigili del fuoco ed è iniziato il deflusso. Che disastro! ».

Sabino: «Buongiorno,sono Sabino di Bolzano e vorrei raccontare la mia esperienza al concerto di Vasco. Se ci penso ancora oggi a distanza di una settimana mi vengono i brividi e provo tantissima vergogna per come è stato gestito il tutto. È stato vergognoso fare pagare 25 profumatissimi euro un parcheggio, è stato vergognoso non aver trovato un posto nell'area dedicata agli invalidi, premetto che non ho prenotato ok negligenza mia,ma vuoi che non si trovi un posto? È stato vergognoso rimandare l'evento di mezz'ora perché la gente doveva ancora entrare, è stato vergognoso il deflusso,nemmeno l'ombra delle forze dell'ordine,dei soccorsi,di indicazioni per poter uscire da quel carnaio. Perché è stato chiuso l'ingresso in autostrada a Trento sud? Dal lato opposto verso nord per prendere la tangenziale ci abbiamo impiegato un infinità. Dobbiamo ringraziare il nostro buon Dio e il popolo meraviglioso di Vasco se non è successo nulla, altrimenti oggi saremmo qui a piangere qualche nostro caro. ».

Stefano: «Siamo arrivati al park 9 alle 14 da Feltre.  Ci siamo diretti verso l’area del concerto e tutto filava liscio. Il concerto è stato meraviglioso a dir poco! All’uscita l’incubo! Per fare 300 metri più di un’ora e mezza in una strada larga 6 metri! Vi rendete conto quanto vi è andata bene? Non è giusto che non vengano fuori i nomi dei responsabili. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto capitare! Per quanto riguarda poi l’uscita dal park P9 Vi posso solo dire che abbiamo atteso fino alle 4 senza una persona di servizio. Poi all’improvviso si sono materializzati 15 vigili del fuoco ed è iniziato il deflusso. Che disastro! ».

Paolo: «Disappunto per il deflusso post concerto  con una sola uscita da incubo e altrettanto per i parcheggi mal segnalati dopo aver pagato 25 euro, uno sproposito per il servizio avuto».

Ste: «Lavoro nell'emergenza sanitaria da 25 anni. Ero al concerto di Vasco. Sono rimasto impressionato negativamente da come è stata organizzata l'evacuazione dell'evento. Ammassati su un'unica via, stretta e senza via di fuga. Un miracolo che non sia accaduto nulla! Pazzesco! Inconcepibile come sia stata autorizzata una procedura di evacuazione di questo tipo!senza parlare dell'uscita dal posteggio p9....vergognosa! Evento molto bello che tuttavia ha dimostrato l'incompetenza degli organizzatori del piano di sicurezza! Ringraziamo il cielo  che non è successo nulla...».

Fatima: «Buongiorno, scrivo riguardo l’articolo letto sulle segnalazioni per il parcheggio P9. E purtroppo anch’io sono sono stata “fregata” con le mie amiche abbiamo pagato 25 euro e doveva esserci anche un pulmino. Ma arrivate al posto ci hanno detto hanno fatto uno sbaglio sul sito che dovevamo farcela a piedi. Il ritorno è stato drammatico per uscire dal parcheggio abbiamo impiegato 2 ore e mezza Allucinante!».

Giuliana: «Oltre al parcheggio Desert 9 è 10, direi che è stato anche scandaloso la gestione a fine concerto, dove 120.000 persone sono uscite, ammassati, da un unico varco e incanalare ammassate, sul ponte dei

Inviato dal mio telefono Marinai. Alla faccia delle norme anticovid e con totale sfregio per la sicurezza.. Un evento con quel numero di persone non andava certamente organizzato in quel luogo. Io ho temuto il peggio e reputo un miracolo che non sia accaduto nulla di drammatico. ».

Alberto: «Buongiorno, volevo segnalare anch'io la scandalosa attesa di 3 ore prima di poter uscire da parcheggio p9. Direi che con i 25 euro avrebbero dovuto pagare non solo il personale per far entrare le macchine, ma anche e soprattutto quello per farle uscire. Una mancanza totale di serietà. Direi che dovrebbero rimborsare il biglietto. ».

Stefano: «Buongiorno, sono uno delle migliaia di persone che sono state bloccate per circa 3h la notte del 21 Maggio nell'area di Parcheggio P9.

Permettetemi di esprimere il mio pieno disappunto per l'organizzazione, a dir poco posticcia e opera di incompetenti, per non aver saputo gestire l'evacuazione dell'area e mettendo a rischio la salute e l'incolumita'di diverse migliaia di persone. Io e mia moglie, assieme a tutte le altre persone che erano presenti nell'area, abbiamo pagato profumatamente (25 euro) per un servizio che, non solo non abbiamo avuto, ma ci ha creato notevole disagio. Capisco  che non sia molto frequente, trovarsi ad  organizzare una gestione tanto complessa, non metto in dubbio che abbiate fatto del Vostro meglio, ma permettemi di aggiungere che quando si affrontano questi eccezionali eventi, tutto ciò non è sufficiente, poiché il risultato è stato deludente ed evidentemente non all'altezza della situazione. Consiglio vivamente di affidare queste delicate operazioni organizzative a organi e professionisti competenti, ben consapevoli dei rischi e della serietà di questi aspetti di funzionalità e sicurezza. Non credo di dovermi affidare nuovamente al comune di Trento per eventuali future occasioni di questa portata, ne tantomeno di consigliare di andare a Trento in casi di nuovi eventi. Mi spiace dovermi pronunciare con questa posizione, è un vero peccato, poiché la città è l'ambiente sono davvero molto belli, la popolazione cordiale e accogliente, ma meriterebbe una diversa serietà da parte delle autorità per gestire questi eventi. ».

Michela: «Segnalo che, arrivati al Park 14 con regolare biglietto da 25 euro (navetta garantita), la navetta non c'era e abbiamo dovuto fare 6 km a piedi in andata ed in ritorno. Una vergogna!!! Pensiamo che il parcheggio sia stato molto caro, per di più scoperto e in mezzo ad un campo. Se ne sono approfitti. Vero schifo!!! Richiediamo rimborso».

Manuela: «Ciao, anch'io sono stata ospite del Trentino. Bellissimo posto meravigliosa città ma purtroppo aver pagato 25 euro per il p14 a quasi 10 km quindi quasi 20 totali di tragitto distante al concerto Arena dopo che per settimane c erano mail e notizie sulla rassicurazione di navette gratuite che trasportassero le persone in concerto sono stata malissimo al ritorno. Per nulla organizzati più di un ora e mezza di coda al rallentatore poi altre 2 a piedi piangendo per il male si piedi senza trasporto quindi arrancando come potevo a piedi. E stato un inferno. Sono totalmente delusa di ciò sto ancora pagando le conseguenze della fatica sopportata in una sola notte».

Valeria: «Buongiorno siamo una Vasco family, io, mio marito e le mie figlie 14 e 8 anni. Dopo una giornata divertente e un concerto fantastico, siamo stati prigionieri del P9 fino alle 4:40. Siamo riusciti ad entrare in casa un provincia di Vicenza alle 6:20. Ritengo non doveroso, obbligatorio da parte degli organizzatori di Park for fun, gestori a cui abbiamo pagato 25€ per il parcheggio, il rimborso. Per fortuna il Trentino si vanta di essere la regione più organizzata d'Italia.».

Giulia: «Buongiorno, volevo confermare che Trento è stata molto fortunata: forse solo x Vasco ritornerei a Trento...forse! Ce l'avessero detto a fine concerto di risederci a terra ed attendere: - la "security" non faceva ritornare indietro e ti invitava ad andare verso l'uscita; - 120.000 persone incanalate in un solo cavalcavia?!; - una marea di macchine di un'area parcheggio (P9) incanalate A CASO in un unico cancello, grande come quello di casa mia?!. Un conto è adattarsi alla situazione e sono convinta che lo spirito di chi va a vedere Vasco sia questo, un conto è mettere a rischio la vita di persone! PS: una cosa positiva di questo concerto (oltre Vasco ovviamente): il tampone del covid! Grazie Trento...grazie al c...».

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