Teatro Virtuale, domani va online “Fuck Me(n)” 

Il palco in streaming. Tre studi sull’evoluzione del genere maschile EvoèTeatro pesca nei testi di altrettanti drammaturghi italiani


Katja Casagranda


Trento. Prosegue anche nell’anno nuovo, sull’onda del successo registrato dall’esperimento online, il Teatro Virtuale messo in campo dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, per mantenere un rapporto fra cultura e pubblico anche nel periodo del distanziamento sociale e personale dovuto all’ emergenza sanitaria. Teatro Virtuale ospita quindi questo giovedì, il 7 gennaio, la nuova produzione firmata da Compagnia EvoèTeatro “Fuck Me (n) - Tre studi sull’evoluzione del genere maschile”. Lo spettacolo è frutto di un periodo di ricerca da parte della compagnia teatrale di Rovereto che ha anche previsto una residenza teatrale ospitata al Teatro Sanbapolis di Trento lo scorso novembre. La visione dello stesso verrà proposta al pubblico nell’appuntamento delle ore 21, in forma streaming. Per poter accedere alla visione dello spettacolo ci si dovrà collegare al sito www.santachiara.it nella sezione streaming di Teatro Virtuale, ove si sia premuniti di prenotare la visione entro le ore 20.30 dello stesso giorno dello spettacolo. “Fuk Me (n) - Tre studio sull’evoluzione del genere maschile” pesca nei testi di tre drammaturghi nazionali ossia “Il professore animale” di Gianpaolo Spinato, “Tracce mnestiche di un padre di famiglia” di Massimo Sgorbani, “Sunshine” di Roberto Traverso. Si tratta di tre monologhi di grande forza, ognuno con la propria identità, diretti da Liv Ferracchiati, che ha recentemente ricevuto la menzione speciale della giuria alla Biennale Teatro di Venezia 2020 con il suo Platonov e sono invece interpretati da Giovanni Battaglia, Emanuele Cerra e Paolo Grossi. “Fuck Me (n)” si presenta come un testo crudo e vuole proporre “una riflessione-come si recita note alla regia- sul superuomo o, come viene definito da Michele Serra su Repubblica, sul“ Supermachismo rampante degli anni '20 del nuovo millennio ”.

Lo spettacolo mette quindi in scena il racconto di tre tipologie di uomini, tre generazioni di maschi a confronto, che rappresentano tre figure dell'uomo contemporaneo: il potere, l'educazione e la paternità. In questo spettacolo non c’è però giudizio, ma viene dato spazio alle confessioni di tre uomini, accomunati dal fatto di avere un rapporto controverso con l'essere maschi. Tre personaggi sicuri, apparentemente inossidabili e tremendamente certi che loro non possono sbagliare mai, e se lo fanno non è certo per colpa loro. "Sul palco si snodano le vicende di uno stimato professore di sessant'anni ipersessuale, un padre che spiega il mondo al figlio prendendo come modello gli incontri di Cassius Clay, ed un altro padre che, per errore, ha dimenticato suo figlio in macchina sotto il sole. “Tre figure forti e possenti, dietro alle quali si nasconde però tutta la fragilità di un mondo che va in frantumi al primo alito di vento” anticipa sempre dalle note alla regia la Compagnia di Rovereto. Si ricorda che la visione dello spettacolo è libera e gratuita ma fruibile solo nel giorno ed ora dell'appuntamento. Per un ulteriore approfondimento è possibile sbirciare il dietro le quinte ei momenti più significativi raccolti nel contributo video dell’iniziativa #teatrosbloccato.













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