Retroscena.org, dopo il teatro ragazzi va in scena il Cermis 

Trento. Prosegue il calendario di appuntamenti teatrali della piattaforma Retroscena.org. Se il giorno dell’Epifania, mercoledì 6 gennaio, è stato dedicato al teatro ragazzi, la programmazione per il...



Trento. Prosegue il calendario di appuntamenti teatrali della piattaforma Retroscena.org. Se il giorno dell’Epifania, mercoledì 6 gennaio, è stato dedicato al teatro ragazzi, la programmazione per il pubblico adulto invece invita sempre al Teatro di Villazzano con lo streaming della produzione TeatroE “Ciò che non si può dire sul Cermis”. Da ieri quindi per ulteriori 48 ore è disponibile la visione dello spettacolo per famiglie “I ricordi di Babbo Natale”. La Produzione TeatroE per la regia di Nicola Piffer che dirige in scena Irene Buosi e Diletta Cofler invita il pubblico al Polo Nord, nella casa di Babbo Natale dove tutto è pronto per l’annuale consegna dei doni per i bambini che si sono comportati bene durante i 12 mesi passati. Nell’attesa Babbo Natale racconta ai suoi aiutanti le tante disavventure accadute in tanti anni di notti passate a lasciare i doni sotto l’albero. Episodi strani, a volte divertenti altre toccanti. In un viaggio nei ricordi si riscopre il senso del Natale, ossia la felicità dello stare con le persone che si ama e che ci sono vicine. Ha invece i colori della cronaca lo spettacolo che invita il pubblico all’appuntamento delle ore 20.30 di oggi giovedì 7 gennaio con “Ciò che non si può dire sul Cermis” per la regia di Mirko Corradini e in scena Mario Cagol assieme ad Alessio Zeni. Il 3 febbraio 1998, un aereo Prowler della base militare Usa di Aviano (Pordenone) trancia di netto i cavi della funivia del Cermis, in Trentino; una cabina precipita nel vuoto causando la morte di tutte le venti persone che vi erano a bordo. In questo monologo il racconto è affidato a un protagonista, il manovratore del vagoncino che saliva verso la stazione intermedia, che restò appeso nel vuoto per un tempo indefinito, prima che un elicottero riuscisse a portarlo a terra.
Il racconto del Cermis è la riproposizione di un disastro che ancora oggi – a vent’anni di distanza – urla vendetta al cielo e ci conferma – se mai ce ne fosse ancora bisogno – quanto gli esseri umani siano spesso vuote pedine in mano al Potere più cieco e prepotente.K.C.













Scuola & Ricerca

In primo piano