Prima i romanzi, poi le istruzioni per la libreria, fino alla Silicon Valley 

I nostri consigli. Questa settimana diamo anche spazio a un educativo viaggio nella storia di uomini e caporali fatta attraverso i film di Totò e a una divertente e dettagliata guida per appassionati di serie televisive 


carlo martinelli


ATTO DI VIOLENZA di Manuel de Pedrolo (Paginaotto, 278 pagine, € 19)

Da noi è sconosciuto, in Catalogna è un mito: murales, biblioteche e strade a lui intitolate, convegni, continua riproposta dei suoi oltre settanta romanzi (polizieschi compresi). Manuel de Pedrolo, (1918-1990), arriva in Italia (meglio tardi che mai) grazie ad una piccola coraggiosa casa editrice di Trento, progetto dell’associazione culturale Tiring House. E il potente romanzo appena sfornato - postfazione di Alberto Prunetti, voce operaia della letteratura italiana contemporanea - dà il via alla collana narrativa Vocativi diretta da Giusi Campisi e Piergiorgio Caserini. “Atto di violenza” (prima edizione: Barcellona1961) è un pugno allo stomaco, vieppiù in questi mesi tribolati. Anche se il “molto semplice: restate tutti a casa”, le parole d’ordine con cui un’intera popolazione inaugura l’atto di disobbedienza civile contro la città e il suo governatore, il giudice Domina, è speculare opposto al “dovete stare a casa” di questo’anno pandemico. In un luogo indefinito (ma quanto?) le strade sono vuote, la paralisi si diffonde. Quasi nessuno va a lavorare. Trasporti, negozi e fabbriche chiudono i battenti. Una rivolta collettiva sembra possibile senza spargimento di sangue. Con un taglio cinematografico che tesse, lungo tre interminabili giorni, scene e vite diverse tra loro per dipingere le tenaglie del regime, de Pedrolo ci chiede cosa accadrebbe se unissimo le forze in uno sciopero collettivo e indefinito. Resistenza e oppressione, solidarietà e violenza, coinvolgimento e indifferenza. Un classico scritto in pieno franchismo, censurato fino alla morte del dittatore, ancora oggi di terribile attualità. Atto di democrazia.

CON IL FOGLIO SULLE GINOCCHIA di Pietro De Marchi (edizioni Casagrande, 108 pagine, € 18)

Insegna lingua e letteratura italiana nelle università di Zurigo e Berna, vive tra la Svizzera e Milano, è poeta raffinato e fin dalla prima edizione è giurato di Frontiere - Greenzen, il premio letterario delle Alpi. Pietro De Marchi, (1958) è voce delicata quanto appartata e lo conferma con una raccolta di racconti che, per dirla con Paolo Di Stefano, “chiamano la letteratura alla propria responsabilità di fronte alla vita”. Il racconto che dà il titolo al libro è incentrato sulla ricerca, o piuttosto la scoperta, di un padre nel ruolo di figlio, negli anni drammatici della Seconda guerra mondiale. Nella seconda parte un'altra figura chiave del cerchio familiare, il nonno materno e poi altri volti, altri "padri" o maestri-amici, incontrati tra la Lombardia e il Veneto, tra Zurigo e il Ticino: Dante Isella, Giorgio Orelli, Giovanni Orelli, Federico Hindermann, Luigi Meneghello. Uomini e libri, tutti veri, tutti cari, a conquistare il cuore del lettore appagato.

IL GRANDE LIBRO DELLA SCRITTURA di Marco Franzoso (il Saggiatore, 712 pagine, € 18)

Un insolito manuale che passo dopo passo – procedendo dalla progettazione di una storia alla strutturazione di un soggetto, dall’ideazione di un motore narrativo alla costruzione di una trama, dalla stesura di un incipit alla scultura di un personaggio, dalla messa in scena di un’ambientazione allo sviluppo di un dialogo – ci fa scoprire dove nasce il fascino dei nostri romanzi preferiti e come possiamo avvicinarci alla scrittura con la stessa consapevolezza di un grande autore. Un cammino ricco di consigli tecnici e traboccante di passione, incrociando Fëdor Dostoevskij e Virginia Woolf, Carlo Emilio Gadda e Daniele Del Giudice, alla ricerca del mistero della letteratura.

LIBRI, ISTRUZIONI PER L’USO di Alessandro Mari con Ginevra Azzari e Matilde Piran (UTET, 222 pagine, € 23)

Mettere ordine tra i libri è come mettere ordine nella vita: ognuno lo fa a modo suo e nessuno ci riesce mai veramente. E allora ci si affidi a questo fresco manuale, dove la storia si mescola con la falegnameria, la filosofia con l’architettura di interni e il marketing editoriale con la vita quotidiana. Come dispongono i loro libri gli scrittori? Quanti libri contiene una libreria Billy di Ikea? È giusto disporre i volumi sullo scaffale per colore del dorso? Bisogna attenersi a un rigido ordine alfabetico o cronologico? I libri di cucina in cucina? I libri più letti sul comodino accanto al letto?

CAPORALI TANTI, UOMINI POCHISSIMI di Emilio Gentile (Laterza, 178 pagine, € 14)

Sottotitolo: la storia secondo Totò. Uno storico di vaglia ci regala un piacevole quanto informato viaggio nei 97 film, ambientati nelle più varie epoche storiche, che hanno avuto come protagonista l’indimenticabile principe delle risata, Antonio De Curtis. La filosofia e l’etica di un personaggio chiave dell’immaginario collettivo nostrano. Capace di spernacchiare tutte le persone che nella Storia, e quindi nella vita, si comportano da «caporali»: i prepotenti che tormentano gli «uomini» qualunque, costretti a vivere un'esistenza grama. Perché la pernacchia «ha tanti scopi: deride, protesta, esplode con un grido di dolore». E difende la dignità dell'uomo libero. Vota Antonio vota Antonio.

GUIDA TASCABILE PER MANIACI DELLE SERIE TV di The 88 tools con Giorgio Biferali (edizioni Clichy, 500 pagine, € 17)

Le serie TV, la novità più importante nel mondo dello spettacolo degli ultimi decenni. Il romanzo d’appendice postmoderno. La stregoneria a puntate che ha milioni di seguaci, più o meno dipendenti, ovunque.

Una divertentissima guida offre esaurienti schede delle migliori 250 serie e dei loro ideatori, ma anche capitoli dedicati ai luoghi (spesso altrettanto protagonisti), alle epoche, ai dialoghi, ai premi, alle playlist, alle più belle storie d’amore e alle imperdibili curiosità. Per chi sa come sia impossibile tornare indietro da pietre miliari quali Lost, Mad Men, Breaking Bad, Gomorra, Homeland, Fargo, Il Trono di Spade, Better call Saul.

STEVE JOBS NON ABITA PIU’ QUI di Michele Masneri (Adelphi, 254 pagine, € 19)

Un libro di viaggi veloce e felice. Nella Valle, come l’autore chiama la Silicon Valley, ecosistema peculiare della California del nostro secolo, febbricitante novità da raccontare. Un address book di cose nordcaliforniane (con brevi incursioni nella Southern California) che evita le banali vedute da cartolina, e si concede ai mille dettagli.

Le analisi deliranti di un tassista di Uber, le fantasticherie immobiliari di Mark Zuckerberg o Peter Thiel, o facendo dire a Bret Easton Ellis e Jonathan Franzen molto più di quanto si lascino abitualmente sfuggire in un’intervista. Hipster America.

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