Pampeago, a giugno riparte anche RespirArt 

Il dopo pandemia. Il parco d’alta quota ospita 27 opere d’arte a oltre 2000 metri di quota E tra il 28 e il 25 luglio è già stata programmata la posa in opera di nuove installazioni



Trento. Con l’allentamento delle norme di contenimento da Covid 19, si rimette in moto la programmazione culturale e si guarda con fiducia all’estate per la ripresa delle attività culturali. In quest’ottica si muove anche RespirArt di Pampeago fra il 21 musei italiani a cielo aperto, quello più in quota. In Val di Fiemme infatti il parco d’arte si colloca a 2.200 metri ed è raggiungibile con seggiovie o a piedi. L’apertura del parco è prevista per giugno e prevede tutta una serie di iniziative che spaziano da quelle legate alla musica a quelle che coniugano arte e natura ma anche arte e cibo. Sono ben 27 le opere artistiche del parco installate lungo il percorso ad anello fra Rifugio Agnello e Chalet Caserina, curato da Marco Nones e Beatrice Calamari. Per l’occasione dal 18 al 25 luglio verranno poste in opera nuove installazioni quella di Patrizia Giambi, artista di fama internazionale che vive e lavora in Romagna e quella della coppia artistica di Pordenone Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, fondatori di Humus Park. Il progetto della Giambi, “Reggia barbarica” si compone da legni di scarto e feltro lavorato a mano che si trasforma in una piccola costruzione priva di tetto che abbraccia il visitatore con una simbologia di fertilità. Titola “Punto e virgole” il lavoro di Meneguzzi e Sponga, creato con ferro, rami e zolle di muschio. Le due opere si aggiungono a quelle dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, l’artista dell’Ohio Olga Ziemska, la svedese Hannah Streefkerk e l’italo svedese Dullio Forte. Musica protagonista con la stagione di concerti al teatro all’aperto del parco a cui si aggiunge la novità 2020 ossia “Concerti per solo mucche”, un omaggio dedicato alle mucche di Pampeago di brani musicali da parte dei musicisti. Infine ulteriore iniziativa quella del pic nic ad’Arte. I visitatori saranno invitati a consumare cibo sulle panchine d’arte progettate da Marco Nones, oppure sul terrazzo dello chalet o in rifugio, oppure per un’immersione nell’arte presso Teatro del Latemar sempre di Nones, l’opera Harmonia dell’artista designer Doorota Koziara, Natura Viva di Mauro Olivotto o Conversazioni Virtuali di Piergiorgio Doliana, con i cestini pic nic dedicati ai grandi pittori mondiali, dal Caravaggio, ad Arcimboldo, Segantini, Fontana e Ligabue. Un totale di oltre una ventina di postazioni in cui rilassarsi e consumare volendo un pasto in pieno rispetto delle norme di distanziamento umano imposte dai decreti di emergenza sanitaria.K.C.













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