La ripartenza del Muse con due nuove mostre e un mare di iniziative 

Il Museo di Renzo Piano. Ingresso a un solo euro fino a fine giugno, poi da luglio prezzo pieno Limitati gli ingressi: non potranno superare i 300 al giorno. Il direttore Lanzinger: «La stima per l’anno in corso con l’emergenza Covid è di mancate entrate per circa 800 mila euro»


Maddalena Di Tolla Deflorian


TRENTO. Si apre oggi il ricco programma estivo del Muse, seppure con ingressi contingentati e prenotazione obbligatoria. Si tratta di una scommessa per chi – come tutti – è stato costretto a vivere quasi sospeso per mesi. Per il Muse dei grandi numeri e del grande pubblico la ripartenza è ancora più significativa e foriera di domande.

L’estate permetterà più possibilità di accesso rispetto alle altre stagioni, di sicuro nel bellissimo parco esterno del Muse e delle Albere e nelle sedi periferiche, con spazi all’aperto. Oggi (dalle 15.30 fino alle 20) sarà dunque una giornata davvero speciale al museo, proponendo al pubblico un degno modo per festeggiare l’estate che inizia, al Muse, insieme ad una semi-normalità piena di incognite.

Ieri la conferenza stampa di lancio della Summertime del museo (svoltasi nell’atrio del Palazzo delle Albere) è stata occasione per fare anche i conti: il direttore Michele Lanzinger ci ha spiegato che il calo delle entrate stimato per tutto il 2020 sarà pari a ben 800.000 euro. Le perdite derivano dai mancati ingressi e dalla mancate entrate per le attività didattiche, che non si sono svolte, e dalla stima delle perdite sui biglietti che non si potranno staccare da qui alla fine dell’anno a causa delle permanenti regole di distanziamento e contingentamento.

Il prezzo del biglietto dal primo luglio tornerà pieno. Fino alla fine di giugno era stato di un solo euro al giorno per ogni visitatore. Gli ingressi potranno essere al massimo fra i 180 e i 300 al giorno, contro gli oltre mille del periodo preCovid.

L’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti è intervenuto alla conferenza, parlando del necessario dialogo fra scienza e società, verso la sostenibilità di cui il Muse – ha detto – è indicatore. Se da una parte le mostre e le attività nel calendario estivo rimandano tutte al concetto di rispetto dell’ambiente, chi si aspettava in sala un intervento forte e concreto sulla sostenibilità e su un Trentino davvero diverso da prima, o un dibattito aperto su questi temi, non lo ha ascoltato né dall’assessore Bisesti né dal presidente del Muse Stefano Zecchi.

La riflessione più concreta arriva sempre dal direttore Lanzinger, che ai margini della conferenza, davanti al nostro taccuino ha detto: «Dobbiamo ripensare a creare un sistema di valore del nostro sistema urbano, periferico e periurbano, riportando le persone a godere delle offerte culturali e ricreative prossime, se vogliamo affrontare con meno impatto ambientale il futuro postCovid e questa fase, dove si pensa che più persone resteranno in città. Per questo noi offriremo ai cittadini ogni sera e ogni giorno delle attività qui». Che questa sfida epocale possa essere affrontata con successo dai musei con meno soldi di prima, resta tutto da verificare.

Saranno infatti oltre 25 le iniziative in calendario ogni settimana, più di 40 tipologie diverse di attività fra visite, laboratori tematici e show scientifici, 5 mostre, 4 serate fotografiche, 2 rassegne cinematografiche e un ciclo di spettacoli.

L’assessore alla cultura di Trento, Corrado Bungaro, intervenuto ieri mattina, ha promesso che anche la sua amministrazione porterà iniziative al Muse.

Oggi si festeggia comunque il nuovo calendario estivo con Laboratori, body painting e tante attività per famiglie e adulti sono in programma.

Il lancio di Summertime coincide con i festeggiamenti per le Giornate Europee dell'Archeologia. Con Archeologi in giardino #Archeorama si potranno scoprire i segreti del patrimonio e della ricerca archeologica nell’ambito di Ice Age Europe - un network europeo che unisce musei, siti archeologici, centri di ricerca e associazioni con l’obiettivo comune di condividere temi interessanti riconducibili all’era glaciale.

Oggi si inaugurano anche due nuove mostre: Handimals e We Planet. La mostra Handimals – Manimali, Le mani dipinte (di Guido Daniele), è allestita al primo piano. Raccoglie alcune delle opere dell'artista: mani dipinte con un paziente e talentuoso lavoro di ore, frutto di una attenta osservazione del riferimento naturale.

WePlanet è invece un allestimento dal sottotitolo “Cento globi per un futuro sostenibile”, che arriva in anteprima italiana a Palazzo delle Albere e nel suo parco. Si tratta della prima tappa di una mostra itinerante: mostra cinque sfere realizzate da artisti, ciascuna dotata di realtà aumentata per comunicare la sostenibilità attraverso l’innovazione. Le sfere, su cui lavorano gli artisti per interpretarle alla luce dei 17 Obiettivi globali per la sostenibilità, sono sovvenzionate da altrettanti sponsor, e alla fine saranno messe all’asta da Sothebys, e il ricavato sarà usato per progetti a favore dell’ambiente (dichiarano gli organizzatori).

Le sedi periferiche offriranno, come ogni anno, tante attività per le famiglie. Si tratta del Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle sul Monte Bondone (alle Viote), del Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro.

Proprio una di queste sedi periferiche, quella di Predazzo, illustra bene cosa potrebbe essere il contributo di un ente come il Muse anche nel prossimo futuro, se pensiamo a dare ai territori elementi per mettere a sistema tutti i loro valori: è grazie ai bravissimi geologi e mediatori culturali del Muse, infatti, che quella struttura, dotata di una storia scientifica e culturale unica e di eccellenza e di un patrimonio di reperti materiali favoloso, ha potuto risorgere dalla ceneri di una incapacità territoriale di rilanciarla.















Scuola & Ricerca

In primo piano