Alla Libreria Arcadia di Rovereto 

Il “Permafrost” firmato Eva Baltasar

Trento. È un romanzo di formazione “Permafrost”, opera prima di Eva Baltasar, scrittrice e poetessa fra le più interessanti dell’attuale panorama letterario catalano, con cui nel 2018 ha vinto il...



Trento. È un romanzo di formazione “Permafrost”, opera prima di Eva Baltasar, scrittrice e poetessa fra le più interessanti dell’attuale panorama letterario catalano, con cui nel 2018 ha vinto il Premio Librai Catalani e che adesso la casa editrice Nottetempo ha pubblicato in Italia, affidandone la traduzione ad Amaranta Sbardella. Si tratta della “storia di una donna che combatte l’ipocrisia”, per riprendere il titolo dell’incontro che, presente l’autrice, domani lunedì 21 ottobre alle ore 19 viene organizzato dalla Libreria Arcadia, in via Fratelli Fontana a Rovereto. La protagonista, infatti, una donna borderline in bilico fra eros e thanatos, racconta se stessa con disincanto e ironia cinica, in nome di un libero arbitrio declinato in modo “sfacciatamente” femminile. Laurea in Storia dell’arte, una grande passione per la lettura di biografie e di opere filosofiche, ama il sesso. Lo confessa senza risparmiare i dettagli, con assoluto candore, in questo diario intimo, in cui si mette a nudo opponendosi a modelli di comportamento e di vita imposti da una società sclerotizzata. Ed è solo quando avviene il distacco da una madre ossessiva e perfezionista e da una sorella felice solo grazie ad antidepressivi, che inizia a incrinarsi lo “strato di permafrost” che avvolge l’io della protagonista. Il suo decisivo allontanamento dai legami familiari, che la tenevano ancorata a ricoprire un ruolo che non riconosceva come proprio, è un atto di forza, alla cui base sta un’inquietudine esistenziale che vena di infelicità il suo essere e che la porta a cercare “il limite”, per sentirsi “viva come non mai”. Il permafrost, ovvero lo strato permanentemente gelato che si trova alle alte latitudini sotto la superficie terrestre, diventa, quindi, palese metafora della membrana che avvolge l’interiorità della protagonista, personaggio vivo che, attraverso esperienze e sensazioni, si appropria gradualmente di ciò che appartiene al mondo esterno, esprimendo il suo travaglio interiore con descrizioni di pregnante forza sinestetica. Un’occasione davvero da non perdere per dialogare con un’autrice di primissimo piano.M.V.













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