Da Bergonzoni a Anagoor ecco i percorsi “altri” 

Altre Tendenze. Gli spettacoli saranno suddivisi tra Teatro Sociale e Auditorium Melotti L’11 e 12 novembre doppio appuntamento con il “Trascendi e Sali” firmato da Bergonzoni



Trento. Se il calendario della Grande Prosa era già stato definito a marzo, quello per le Altre Tendenze invece ha richiesto tempi più lunghi. Suddivisa fra Teatro Sociale ed Auditorium Melotti, la stagione prevede una sola messa in scena, a parte lo spettacolo che apre il calendario e che aveva già realizzato il tutto esaurito nella scorsa stagione. Ecco il motivo per cui il Centro Culturale Santa Chiara nella figura del direttore Francesco Nardelli ha optato per le due repliche di “Trascendo e Sali” di e con Alessandro Bergonzoni.

A Teatro Sociale di Trento l’11 e il 12 novembre il pubblico potrà così assistere a questo spettacolo in cui il linguaggio bergonzoniano trascende e crea spunti su cui riflettere grazie alla capacità di porre interrogativi su quanto sta avvenendo per la sua attualità. Sempre a Teatro Sociale si prosegue con la stagione Altre Tendenze che ospita il 22 dicembre la versione femminile del mito in “Da Prometeo. Indomabile è la notte”. Di e con Oscar De Summa e interprete Marina Occhionero per la cui interpretazione le è valso il Premio UBU. In questo lavoro che guarda sempre al mito con Prometeo e la conseguente condanna ma anche la rottura del Vaso di Pandora, si riflette sul contemporaneo e l’ingerenza sempre più pressante della tecnologia fra bene e male riconducibile all’uso che ne viene fatto, ma che spesso si presta ad altro.

Il 13 gennaio Altre Tendenze si sposta in Auditorium Melotti con un godibilissimo “Supermarket”. Già in programmazione in Trentino nello scorso anno, torna il godibilissimo lavoro di Gipo Currado. Un no musical quello di Elsinor produzione teatrale, che apre una parentesi su uno spaccato sociale quello che si relaziona con il consumo, il tutto appunto in un supermercato condito da un pizzico di ironia e molta musica. Si torna a Teatro Sociale il 6 febbraio con il lavoro di Marco Martielli “Fedeli d’Amore. Polittico in sette quadri per Dante Alighieri”.

Omaggio al Sommo Poeta per i 700 anni dalla morte di Dante con sette personaggi che ne descrivono una sfumatura di questa personalità piena di sfaccettature. Sarà Auditorium Melotti di Rovereto invece ad accogliere la trentina Daria Deflorian che con Antonio Tagliarini presenta il 3 marzo il suo “Chi ha ucciso mio padre”. Su testo di Edouard Louis in scena Francesco Alberici per questo dramma ambientato negli anni ’70 fra crisi della società e del lavoro nel cui contesto si muove il dramma del difficile rapporto di un padre e di un figlio omosessuale. Dopo la prima a Centrale Fies, accoglie Auditorium Melotti l’ultimo lavoro di Anagoor, “Mephistopeles eine Grand Tour”, lavoro audiovisivo antologia di Anagaoor e dei suoi spettacoli con ausilio di colonna sonora eseguita in live elecronics.

«Ci sembrava giusto - specifica Nardelli - ospitare una delle realtà emergenti di maggior interesse come Anagoor anche in virtù del legame con il territorio e con Centrale Fies dove è stata proposta quest’anno la produzione che raccoglie il meglio dei lavori di questo collettivo». Sempre al Melotti di Rovereto l’8 aprile Silvia Marchetti rilegge Milan Kundera il “Jaques e il suo padrone”. La produzione locale Emit Flesti debutta con questo lavoro storico. A Teatro Sociale invece il 14 aprile torna Emma Dante che presenta il suo “Misericordia” in cui indaga lo squallore della vita e la durezza del vivere di una donna di giorno tessitrice e di notte meretrice per sopravvivenza economica.

Infine in chiusura di stagione il 23 aprile al Melotti di Rovereto arriva il Collettivo Radio Ghetto con il suo lavoro “Radio Ghetto Voci libere”. La presentazione scenica del collettivo si rifà al programma come Radio Ghetto rivolto al mondo dei braccianti del tavoliere pugliese, spettacolo selezionato da Trentatrè Trentino Kilowat Festival Infine la stagione si chiude il 18 maggio a Teatro Sociale con “Pigmalione” nella rilettura della trentina Angela Demattè da George Bernard Shaw. Nel contesto dell’Italia del Boom Economico un professor Higgins al femminile si cimenta con l’affrancare attraverso la cultura un giovane italiano all’ombra della tensione per la grande scissione fra un Nord industrializzato e un sud invece ancora arretrato. K.C.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano