Centrale Fies, l’antipasto si chiama Performativity 

Mostra legata alla rassegna. Dal 21 giugno il viaggio dentro l’universo della performance  In programma anche il progetto musicale “Storm Atlas” e l’”Orestea” di Anagoor



Dro. Non solo Festival Centrale Fies con la sua apertura annuale propone un percorso con cui condividere la sua vocazione a sviluppare progetti di “visioni sul futuro” . Su questa filosofia si basa “Performativity”, la mostra collettiva a cura di Denis Isaia e Sara Enrico, in allestimento a .

Un viaggio nell’universo della performace, l’arte che a Centrale Fies ha trovato il Luogo con la “g” maiuscola dove condividere il proprio linguaggio. Un naturale avvicinamento al festiva che per la sua 39esima edizione, in scena dal 19 al 2 luglio, ha scelto come tema e titolo “Ipernatural”. E se l’arte con la sua sensibilità riesce a indagare i lati nascosti del presente e intuire dove sta andando il mondo, Centrale Fies si interroga su dove stia volgendo il futuro lanciando la provocazione anche al proprio contesto territoriale. «Per decidere l’oggi - dice Dino Sommadossi “padre” e anima di Centrale Fies - è urgente intravedere dove ci si sta indirizzando per i prossimi 20 anni e per questo la Cultura può dare una importante mano con a sua capacità di farsi precursore dei tempi ed individuarne le direzioni». Ecco che la mostra, aperta a titolo gratuito con inaugurazione il 21 giugno, è un primo capitolo di tre tappe all’interno dell’arte performativa.

«Un’arte - sostiene Denis Isaia, curatore artistico di Performativity - che poco si conosce e di cui è giungo il momento di tirare fila o fermare alcuni punti base». La collettiva quindi accoglie e pone il focus sugli oggetti performanti, quelli che come l’arte contemporanea vivono di una vita “altra” nel momento in cui entrano nel raggio d’azione di un nuovo significato dato dalla performance. L’occasione oltre a visitare l’allestimento è anche quella di conoscere attraverso la mostra qualche capitolo di storia della performance. In mostra infatti non solo artisti del contemporaneo ma anche veri precursori del genere di cui “fare memoria”. Il 21 giugno in occasione del vernissage a Fies anche un momento musicale con il progetto “Storm Atlas” di Dewey Dell, studio sonoro sulle tempeste da quelle atmosferiche a quelle metafisiche. Ulteriore appuntamento speciale a Fies con “Orestea” sottotitolo “fin dentro la sera, fin dentro la notte”, spettacolo e installazione inmersiva e totalizzante firmata dal Leone d’argento alla Biennale di Venezia Anagoor.

Il 30 giugno dalle 18.30 per cinque ore CentraleFies si trasforma nell’ambientazione di questo monumentale lavoro di riflessione sul tempo e sulla morte ma anche su rapporto con l’altro.

Per l’occasione Anagoor firma un site specific pensato e voluto proprio per Centrale Fies che trova anche lo spazio per un omaggio a dieci anni di carriera legati a doppio filo con Fies che tenne a battesimo Anagoor agli inizi e col quale è sempre rimasto un feeling davvero particolare.K.C.

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