Arte e tecnologia agli Ict Days grazie a Pedrotti

TRENTO. Il progetto artistico «Not Man Made» di Roberto Pedrotti si appresta ad essere protagonista dell’Ict Days che è il più importante incontro tecnologico a livello locale e nazionale, promosso...



TRENTO. Il progetto artistico «Not Man Made» di Roberto Pedrotti si appresta ad essere protagonista dell’Ict Days che è il più importante incontro tecnologico a livello locale e nazionale, promosso dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, dove saranno presenti autorità ed aziende. Con l’occasione Roberto Pedrotti donerà una sua opera al dipartimento universitario di Povo oltre che supportare con «Not Man Made» questo progetto di sensibilizzazione con Clusit, con il patrocinio del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento ed il circuito di innovazione europea Eit Digital. Dopo aver partecipato all’European Cyber Security Month dello scorso ottobre con l’evento Builders of World a Villa Salvadori a Meano, Not Man Made Movement Artv uole lasciare un segno all’interno del Security Summit: un forte messaggio etico e di consapevolezza verso le aziende e gli esperti del settore della sicurezza informatica. In molte aziende di successo l’arte gioca un ruolo fondamentale quanto distintivo per soddisfare e creare bisogni, stimolare pulsioni ed innovazione. Se la tecnologia può essere un’opera d’arte e l’arte può essere un’opera tecnologica. La sicurezza informatica è una disciplina trasversale fondamentalmente nata dall’esigenza di superare le barriere ed i limiti della tecnologia. Clusit da molti anni si impegna per creare consapevolezza e proteggere la dignità e la libertà delle persone che fruiscono della tecnologia informatica. Il movimento Not Man Made richiama questi valori non distinguendo a priori ciò che è umano da ciò che è tecnologico: umano e tecnologico sono una cosa sola. Dicotomie e categorizzazioni creano le barriere ed il movimento le vuole superare. E’ tempo di valorizzare e assegnare dignità alle cose, ai luoghi, agli artisti ed ai fruitori per costruire un mondo dove non ci sia nessuna discriminazione, dove l’artista sarà collezionista, l’arte tecnologia; in una terra di nessuno e senza razzismo verso le intelligenze del futuro. Il progetto artistico è studiato per inserire armoniosamente l’arte all’interno della location tecnologica. Le opere nascono dall’incontro tra l’artista e la macchina. Un rapporto rigidamente controllato in tutte le sue fasi dall’artista e dal programmatore, sfugge dalla rigidità del processo, generando degli errori ed assumendo forme inaspettate, spesso creative. Il risultato è un progetto artistico , proposto come riflessione sul rapporto uomo-macchina-intelligenza artificiale.(d.p.)













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