Rovereto 

Alla Libreria Arcadia arriva Matteo Meschiari

Rovereto. Appuntamento oggi 10 luglio, alle ore 19, alla Libreria Arcadia di Rovereto, con lo scrittore Matteo Meschiari. «Matteo Meschiari è un nostro ospite abituale - dicono all’Arcadia - la prima...



Rovereto. Appuntamento oggi 10 luglio, alle ore 19, alla Libreria Arcadia di Rovereto, con lo scrittore Matteo Meschiari. «Matteo Meschiari è un nostro ospite abituale - dicono all’Arcadia - la prima volta che venne a trovarci, era stata appena coniata per lui l’espressione di “antropologo eretico”, un soprannome che da quel momento non lo ha mai più abbandonato; l’inquietudine intellettuale e l’irrequietezza sono i suoi tratti distintivi. Lo abbiamo avuto per presentare il suo “Artico nero” nel quale descrisse le popolazioni artiche che vennero massacrate dagli occidentali e da uno sviluppo frenetico ed incessante, il manifesto pedagogico “Bambini” ed ancora la favola nera di “Neghentopia” ed un testo sulla ‘geoanarchica’, basato sulle peregrinazioni di geografi anarchici dell’800, capaci di riscrivere le mappe del mondo».

Meschiari (1968), dal 2015 è professore associato all’ Università di Palermo dove insegna Geografia e Antropologia della comunicazione. Precedentemente, come ricercatore in Beni Demoetnoantropologici, ha insegnato Antropologia culturale e Antropologia del paesaggio. Ha inoltre insegnato in Francia nelle università di Lione, Avignone e Lille. Si occupa di diffondere in Italia la land art. Ora Meschiari ha affilato la sua prosa per realizzare “L’ora del mondo”, pubblicato da Hacca edizioni, la casa editrice di Matelica che da anni si occupa con successo di recuperare la buona narrativa italiana classica e lanciare nuovi autori. Il Corriere della Sera ha parlato di un riuscitissimo “meteorite editoriale” che ibrida romanzo di formazione ed un’epopea visionaria. Una bambina nasce senza una mano e per questo motivo, forse, la abbandonano nelle Terre Soprane, le regioni sospese tra leggenda e geografia sotto i crinali dell’Appennino modenese. Si chiama Libera.













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