«Venti giorni per una raccomandata, e il postino non ha suonato anche se ero in casa. Ho le prove»
La segnalazione: «Ho dovuto mettermi io alla ricerca di quel pacco, che da Verona doveva giungere a Trento in 4-5 giorni garantiti». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook
TRENTO. Il problema dei disservizi legati alle Poste continua ad essere tra quelli più ricorrenti qui su “Dillo al Trentino”.
Le segnalazioni nelle ultime settimane sono state numerose, dal problema della raccomandata “fast” a Gardolo diventata una piccola odissea, alle numerose lamentele legate agli avvisi di giacenza messi nella cassetta delle lettere senza nemmeno suonare il campanello, poi il caso del collezionista di francobolli di Mezzolombardo e ancora la segnalazione di Pergine Valsugana di un portalettere che ha fatto passare pochissimi secondi da quando ha suonato il campanello a quando ha lasciato l’avviso di giacenza.
A fronte di tutte queste segnalazioni, le Poste hanno contattato la redazione per chiedere scusa per gli eventuali disservizi, sottolineando che «per quanto verificato il servizio di consegna della corrispondenza si sta svolgendo con regolarità», e invitando «i cittadini a fornire dati circostanziati per poter fornire un eventuale riscontro».
Apriti cielo. Le mail con i cosiddetti «dati circostanziati» stanno arrivando a valanga e cercheremo di pubblicarle tutte, sempre con l’intento di poter aiutare i nostri lettori a risolvere un problema e per dare alle Poste tutti i riferimenti (nel caso servissero) per poter arrivare a poter scrivere la parola fine alle singole vicende.
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
A scrivere una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it è stata Daniela, per raccontare quanto le è accaduto con le Poste.
Scrive Daniela: «Buongiorno, ho letto il vostro articolo relativo ai disservizi delle Poste Italiane nel recapito. Con grande stupore ho notato che tanti altri cittadini hanno vissuto le mie stesse peripezie a causa delle Poste e allora eccomi qui a raccontarvi la mia storia.
Il giorno 11 novembre 2021 mi è stato spedito da Verona un pacco con Posta Raccomandata, attendo i famosi 4-5 giorni lavorativi come indicato esplicitamente sul sito delle Poste ma consegna non pervenuta.
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Il 23 novembre ero in casa ed attendevo la consegna con suono del citofono (cognome ben esposto e chiaro), ma incredibilmente ed inspiegabilmente il postino arriva e senza citofonare, mi lascia nella cassetta della posta uno scontrino tra l'altro incompleto (tagliato proprio nella parte in cui indica a partire da quando poter recuperare il pacco all'ufficio postale)!
Vi direte, sarà mica finita andando all'ufficio postale indicato nello scontrino?
Eh no... eccomi allora all'ufficio postale dove mi dicono che in realtà il pacco non si trova lì... non lo possono rintracciare, però gentilmente mi dicono di contattare direttamente chi si occupa delle consegne dandomi dei riferimenti telefonici. Ma vi pare che il destinatario debba andare alla ricerca del pacco quando il servizio è stato pagato dal mittente?
Siamo alla frutta... in aggiunta la dipendente dell'ufficio postale mi mostra sul desktop aziendale come il postino incaricato della mia consegna abbia coscienziosamente indicato “di aver provato a contattare il destinatario senza alcun successo”... follia estrema oltre che falsità inaudita (sottolineo nuovamente che ero in casa ed il cognome era ben visibile!). Assurdo!
Ecco che la storia continua ancora... (ricordo solo che il pacco è stato spedito da Verona e la distanza Trento-Verona è nota a tutti... ma va bene). Detto questo, sempre la stessa dipendente dell'ufficio postale mi consiglia vivamente, per evitare di fare nuovamente la fila e scoprire ancora che il pacco non era pervenuto, di consultare il sito Poste e di rintracciare il pacco con il codice della consegna. A questo punto vi direte, quanto ancora ci vorrà?
Ancora diversi giorni purtroppo.
La faccio breve, sul sito per un'altra settimana (siamo al 30 novembre 2021) al codice di riferimento compare ancora “in lavorazione presso l’uficio postale”... assurdo veramente... allora sempre il 30 novembre mi reco in ufficio, rifaccio la fila e chiedo ancora una volta dove sia finito il mio pacco perché questa storia ha davvero del ridicolo.
Dopo alcune ricerche finalmente la dipendente riesce a trovare il mio pacco e finalmente questa storia volge al termine. In tutto questo ci tengo a sottolineare come abbia provato anche il giorno 30 a far presente alla dipendente dell'ufficio postale il disservizio ed aver ricevuto questa risposta "Dirlo a me, è come dirlo al muro". Ma scusate non sono tutti dipendenti della stessa azienda? E scusate ancora, è mai possibile rispondere in questo modo ad un cliente che sta facendo presente un disservizio? Una vergogna inaudita.
Concludo rivolgendomi all'azienda Poste Italiane... volete “segnalazioni che presentino dati circostanziati”?. Bene, allora ecco la prova che conferma la mia disavventura (vedi foto). Inviterei le Poste ad accettare con intelligenza le segnalazioni dei clienti che potrebbero solo migliorare il servizio e a selezionare dipendenti che conoscano il significato di gentilezza (essendo un lavoro a contatto con il pubblico) e di risposte sensate perché alla lunga sarà l'azienda a pagarne le conseguenze.
Qualora l'allegato non fosse sufficiente, avrei ancora il fatidico codice.
Grazie per la lettura e per dar voce ai cittadini, mi scuso per il papiro ma era davvero necessario per raccontare quanto mi è accaduto», conclude Daniela.
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