Problema risolto: il paese ha finito il suo isolamento
Dopo una settimana di disagi, i tecnici Telecom hanno ripristinato le linee. I residenti: «Grazie per il vostro prezioso aiuto». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook
BIENO. Nel 2021, rimanere in un paese di montagna senza linea telefonica fissa equivale di fatto ad essere isolati. Soprattutto se la popolazione del paese è piuttosto anziana e quindi poco incline all’uso dei cellulari.
Ne avevamo scritto nei giorni scorsi a proposito di Bieno, in Valsugana, grazie alla segnalazione di una residente che ci aveva raccontato la vicenda e soprattutto la frustrazione di chi le aveva provate tutte per cercare di risolvere un problema che per alcuni abitanti era davvero pressante.
«C’è chi ha chiamato il Comune. Chi il medico. Chi la cooperativa per farsi portare la spesa a casa», aveva raccontato Nicoletta con una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it, «ci sono trenta centimetri di neve e le strade ghiacciate. Il telefono dà solo quel silenzio che irrita tantissimo. Non c’è verso di spuntarla con la Telecom».
Una settimana intera di isolamento, ma adesso finalmente c’è la buona notizia: ieri, giovedì 16 dicembre, i tecnici Telecom sono finalmente riusciti a risolvere il guasto alla linea e a riportare la situazione alla normalità.
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
E così Nicoletta è tornata a scrivere a “Dillo al Trentino” per raccontare la fine del “piccolo incubo”.
«Finalmente tutto risolto! In realtà gli anziani credo abbiano esclamato la stessa cosa che ha detto mia mamma, sentita come le mie orecchie, anziana pure lei: “Era ora! Che vergogna”.
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Ma la persona che in assoluto ha aperto un sorriso a trentadue denti è stato il sindaco Giorgio Tognolli che dopo innumerevoli chiamate al 187, la deviazione di linea fissa del Comune su un cellulare e ancora, sopralluoghi sul posto dove c’è la centralina per interrogare serratamente il tecnico di turno, ha potuto davvero tirare un sospiro di sollievo.
Posso aggiungere che in una settimana, perché tanto è durato il disservizio, c’è stata la corsa ai numeri di Vodafone da inserire in cellulari nuovi (quelli con i numeri grandi) adatti ad istruire mamme e papà, zie e zii sull’uso basico del telefonino: figlio 1 tasto 1, figlio 2 tasto 2, medico tasto 3.
No, medico forse meglio scriverlo sul tasto 1 e attaccarlo con lo scotch dietro, perché lui risponde sempre e di questi tempi non si sa mai.
Grazie mille per il vostro aiuto», conclude Nicoletta.
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