«I lupi si stanno spingendo sempre più a valle»

CASTELLO TESINO. Si è tenuto nella serata di venerdì scorso nella sala Auditorium di Palazzo Gallo l’incontro pubblico indetto dai tre Comuni del Tesino per dibattere in merito ad una delle questioni...


Fabio Franceschini


CASTELLO TESINO. Si è tenuto nella serata di venerdì scorso nella sala Auditorium di Palazzo Gallo l’incontro pubblico indetto dai tre Comuni del Tesino per dibattere in merito ad una delle questioni più spinose dell’ultimo periodo: i recenti e continui attacchi del lupo. Sì, perché con l’autunno ormai alle porte le aggressioni di questi grandi carnivori non accennano a diminuire, «anzi – raccontano gli allevatori capeggiati da Floriano Berti – i lupi si stanno spingendo sempre più a valle». Un vero problema per una comunità di certo non avvezza a questo tipo di grattacapi e che si sente sempre più stretta nella morsa del predatore.

«La serata – spiegano i sindaci del Tesino Ivan Boso, Angelo Buffa e Carola Gioseffi – costituisce un’anticipazione di quello che sarà il vero e proprio incontro informativo con i tecnici della Provincia che avverrà a breve. La nostra volontà come amministratori – proseguono – è, infatti, quella di raccogliere impressioni e suggerimenti da parte dei cittadini al fine di elaborare una linea di condotta comune». A Palazzo Gallo erano in tantissimi, cittadini, allevatori, albergatori e cacciatori, tutti preoccupati dalla cruenta piega che, purtroppo, sta assumendo la situazione.

Presenti in sala, oltre all’onorevole Mauro Sutto, anche i consiglieri provinciali Michele Dallapiccola e Ugo Rossi i quali hanno cercato di chiarire alcuni dei punti più controversi della questione. «Per proteggere le greggi e le mandrie di montagna – fa sapere l’ex assessore all’agricoltura Dallapiccola – le Provincia di Trento, così come quella di Bolzano, ha recentemente approvato una legge, la n. 9 dell’11 luglio 2018, che stabilisce la possibilità di prelevare, catturare o uccidere il lupo a condizione che non esista altra soluzione valida e che il prelievo stesso non pregiudichi il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente della popolazione della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale». Legge questa che, dopo essere passata al vaglio della Corte Costituzionale, è stata dichiarata legittima lo scorso mese di luglio, quando ricorrano le condizioni previste dalla normativa di derivazione europea in materia di conservazione degli habitat naturali.

«Un problema che sicuramente rimane di non facile soluzione – aggiunge l’ex presidente della giunta provinciale Ugo Rossi – poiché la norma in questione impedisce comunque un azzeramento totale della popolazione di lupi».

Certo è che la presenza di questo grande predatore in Tesino è sentita come particolarmente grave e la popolazione chiede a gran voce un celere intervento degli organi provinciali.













Scuola & Ricerca

In primo piano